IL RIESAME: ˝OPERAZIONI DISSIMULATORIE PER NASCONDERE SOSTEGNI'', NEL MIRINO PARCELLA AVVOCATO PER CONTENZIOSO SU AUTOSTRADE

INDAGINE A FIRENZE: ”IL GRUPPO TOTO HA FINANZIATO ATTIVITA’ POLITICA DI RENZI”

21 Novembre 2019 07:09

Regione - Cronaca

L’AQUILA – Il Gruppo Toto avrebbe finanziato, con operazioni che i giudici definiscono “dissimulatorie”, l’attività politica dell’ex premier Matteo Renzi

Il tutto indirettamente attraverso fondi che sono finiti, per il tramite di due imprenditori, alla “Fondazione Open” e al Comitato per il sì al referendum del 2016, quello che portò alle dimissioni dell’ex segretario del Pd. 





Lo sostiene il Tribunale del Riesame di Firenze che ha confermato il sequestro preventivo operato a settembre ai danni di Alberto Bianchi, avvocato ed ex presidente di Open.

L’accusa ai suoi danni è quella di traffico di influenze. La Toto Costruzioni Generali,  avrebbe affidato all’avvocato Bianchi un incarico nell’ambito di un contenzioso con Autostrade. Secondo i giudici, l’ex presidente di Open avrebbe poi girato i soldi alla Fondazione e al Comitato.

«I contributi volontari alla Fondazione Open e al comitato referendario (entrambi orientati all’appoggio all’attività politica di Matteo Renzi) – hanno scritto i giudici del Riesame – erano stati elargiti utilizzando la provvista esistente nel conto di Bianchi, che dal settembre 2016 mostrava un saldo attivo pari a 1.095.550, formatosi proprio grazie al versamento effettuato dalla “Toto costruzioni”. Queste operazioni, tenuto conto del loro peculiare profilo temporale e dell’entità delle somme versate alla Open, appaiono dissumulatorie di trasferimento di denaro da Toto costruzioni generali alla Open”.





Per i legali di Bianchi i versamenti sono giustificati come pagamento per le sue prestazioni professionali, mentre per i giudici il finanziamento dissimulato alla Open.

A questa si aggiunge una ulteriore vicenda. Quella di Patrizio Donnini, fondatore della Dot Media, una società di comunicazione che ha lavorato anche per la Leopolda. In un’indagine diversa, sempre a Firenze, Donnini, è accusato di appropriazione indebita e auto riciclaggio per le compravendite tra la sua Immobil Green e la Renexia del Gruppo Toto, nel settore dell’energia eolica. Donnini avrebbe ricevuto 4,3 milioni.

Il gruppo Toto, per ora, non ha replicato.

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