LIBERATORE, PROTEZIONE CIVILE ABRUZZO: ''TROVATI INNESCHI''

INCENDI: ”AL 90% DOLOSI”. COLPITO IL VIGNETO DI TRULLI

di Giorgio Alessandri

29 Agosto 2010 18:38

Regione - Cronaca

L’AQUILA –  “Il 90% dei roghi, almeno secondo una mia prima valutazione, è di tipo doloso – dichiara Silvio Liberatore, responsabile della Sala operativa della Protezione civile della regione Abruzzo – Il giorno più critico è stato ieri, sabato, con condizioni climatiche davvero difficili: grande afa e vento caldo che hanno fatto il gioco dei piromani che si sono voluti divertire ad incendiare zone boschive difficilmente raggiungibili con mezzi di terra.Il fatto che siano scoppiati incendi a pochi chilometri di distanza mi fa pensare ad una vera e propria organizzazione degli eventi: gli inneschi erano posizionati ad arte per creare quanti più danni possibile”.

Oltre 120 volontari, 40 squadre in campo e venti associazioni che fanno capo alla Protezione civile regionale hanno lavorato senza sosta nel weekend per domare e controllare gli incendi che hanno interessato le province di Teramo, Pescara e Chieti.





Nella zona di Pescara i problemi più grandi sono stati affrontati nei territori circostanti Alanno, dove più incendi sono stati registrati a distanza di pochi chilometri. Uno di questi ha interessato anche una parte del vigneto gestito dal pilota di Formula 1 Jarno Trulli: i danni verranno quantificati già dalla giornata di domani, ma anche in questo caso è evidente il dolo delle fiamme.

“Sono stati trovati degli inneschi – ci conferma Liberatore – Nella zona c’erano già stati dei ‘preavvisi” ed erano stati attivati dei controlli notturni congiunti tra uomini della forestale e volontari. Già da giovedì partito qualche focolaio. Era forte la sensazione che qualcuno volesse ‘divertirsi'”.

Nel teramano sono stati 3 i punti nei quali volontari, uomini del corpo forestale e vigili del fuoco sono stati più impegnati. A Montorio al Vomano, in località Villa Ripa nella zona di Collevecchio, l’ultimo focolaio è stato domato solo questa mattina alle nove mentre a nord di Teramo, nell’area conosciuta come “Magnanella”, è stato precauzionalmente evacuato l’albergo “Rifugio delle aquile”.





Addirittura a Castellalto i Carabinieri avrebbero voluto evacuare l’intero paese data la gravità della situazione: per spegnere le fiamme sono stati utilizzati oltre 40mila litri d’acqua.

Non senza difficoltà sono stati domati gli incendi, spenti ieri pomeriggio, anche nell’area attorno a Schiavi d’Abruzzo, in provincia di Chieti: anche in questo caso squadre di volontari hanno monitorato tutta la notte le zone interessate dai roghi.

UNA REGIONE IN FIAMME ROGHI A TERAMO E PESCARA

 

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