PER EX ASSESSORE FI IN SALITA NOMINA A GIUDICE NON TOGATO, PER IL NO DELLA LEGA, MA E' IN CORSA PER INCARICO TRIENNALE A SOCIETA' IN HOUSE

IL PIANO B DI GATTI: SE SALTA CORTE CONTI, UN POSTO DA DG A GIULIANOVA PATRIMONIO

4 Marzo 2020 07:34

Regione - Politica

TERAMO – L’ex assessore regionale di Forza Italia Paolo Gatti ha un piano “b”. Se non andrà in porto, come spera in cuor suo, la nomina alla Corte dei Conti, potrà forse accontentarsi di un posto di direttore generale di Giulianova Patrimonio, società in house del comune teramano che si occupa di verde pubblico e gestisce i parcheggi e il mercato ittico.

Come rivela infatti il quotidiano Il Centro, è proprio il teramano Gatti, uno dei tre candidati che hanno risposto al bando indetto dall’amministrazione di Jwan Costantini, sindaco civico di centrodestra, che alle vittoriose elezioni del giugno 2019 è stato sostenuto in primis da Gatti e dalla sua formazione politica Futuro in, che nel teramano continua ad avere un peso non trascurabile.

Certo è che Gatti, che di professione fa l’avvocato, dopo aver lasciato la politica nell’ambito della quale ha fatto il consigliere comunale e l’assessore sia a Teramo sia in Regione Abruzzo,  sempre molto votato, meritandosi il nomignolo di “mister 10mila preferenze”, ambirebbe al ben più prestigioso e ricco posto da giudice non togato della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, incarico retribuito con circa un milione di euro lordo per cinque anni, tutto a spese della Regione.





Ma la strada è sempre più in salita, dopo che la Lega ha abbandonato oggi l’aula, dove all’ordine del giorno c’era proprio la designazione, e mettendo in crisi la maggioranza di centrodestra, ribadendo la sua contrarietà ad una manovra che ha come fautori, il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Fi, e il presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia.

Sospiri del resto Gatti lo aveva designato a gennaio in autonomia, con una sua delibera e scavalcando il consiglio regionale, con la benedizione di Marsilio.

Delibera che poi Sospiri ha dovuto ritirare, perchè anche qui la Lega ha fatto le barricate. Subito si sono scatenate le dietrologie: l’accanimento sulla designazione di Gatti, osteggiata anche dalla parte di Forza Italia che resta fedele al coordinatore regionale, il senatore Nazario Pagano, per non parlare delle opposizioni di centrosinistra e Movimento 5 stelle, sarebbe motivata da un approdo di Gatti a a Fratelli d’Italia, stessa terra promessa, questo almeno dicono i boatos, di Sospiri, e partito di Marsilio.





E l’ex assessore porterebbe in dote un buon numero di voti, di sindaci amici, che rafforzerebbe di non poco il partito in Abruzzo.

Ma Sospiri e Marsilio non possono certo tirare la corda oltre un certo limite, visto che la Lega resta di gran lunga il primo partito, con 10 consiglieri su 18 e 4 assessori su 6, e non ci sta a ingoiare questo boccone per lei indigesto.

Più agevole dunque, visto il curriculum di tutto rispetto, la candidatura di Gatti a Giulianova patrimonio. Dove lo stipendio non sarebbe neanche male, seppure non paragonabile a quello della Corte dei conti: 54.377 euro lordi l’anno per tre anni. Il bando è scaduto il 26 febbraio, e la scelta dovrà essere fatta, tra i tre candidati, dall’amministratore unico Luca Ranalli, in accordo ovviamente con il sindaco Costantini.

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