L’AQUILA – È partita la corsa dentro il Partito democratico abruzzese per la scelta dei nuovi segretari provinciali in attesa del congresso nazionale dell’8 dicembre, chiamato a scegliere tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Giuseppe Civati e Gianni Pittella.
Le proclamazioni ufficiali sono previste entro il 13 novembre, nel frattempo si stanno svolgendo le consultazioni dei vari circoli sparsi sul territorio, e non mancano le prime polemiche e i veleni.
PROVINCIA DELL’AQUILA
In particolare, nell’Aquilano, c’è stata la sollevazione di Loreto Ruscio, esponente democrat di Celano, che ha accusato la senatrice Stefania Pezzopane di aver messo in atto “un’azione di regime per indurre a ritirare la propria candidatura ai due giovani Stefano Albano e Francesco Piacente in favore del segretario uscente, Mario Mazzetti, che adesso resta l’unico sulla piazza”.
La Pezzopane, convertita al verbo renziano dopo essere stata una convinta sostenitrice di Pier Luigi Bersani alle primarie del dicembre 2012 per la indicazione del candidato premier del centrosinistra alle politiche del febbraio successivo, per Ruscio avrebbe consumato “ingerenze e pressioni incredibili” per “blindare” il nome di Mazzetti.
Quest’ultimo, ex sindaco di Carsoli bocciato alle ultime amministrative, alle prese con la quadratura dei complicati equilibri interni che gli consentirebbe di riaccomodarsi sulla poltrona di coordinatore senza passare per la conta dei voti, non rivela le sue preferenze per la leadership del partito e, sentito da AbruzzoWeb, si trincera dietro un “ho preso la mia decisione ma non ve la dico”.
Albano, attuale segretario comunale del capoluogo, invece, è schierato con Cuperlo: all’Aquila sarà in buona compagnia con il sindaco, Massimo Cialente, e con l’ex deputato Giovanni Lolli, gli altri due componenti della triade, con la Pezzopane, che ha governato il centrosinistra cittadino negli ultimi 20 anni.
Ancora incerta, infine, la collocazione di Piacente: il suo telefono squilla continuamente a vuoto e nel Pd non si conosce quale sarà il suo approdo finale.
PROVINCIA DI CHIETI
Per una provincia alle prese con il caos, L’Aquila, ce n’è un’altra, Chieti, in cui, al contrario, i giochi sono già fatti.
La candidata unica alla segreteria è la vice uscente, Chiara Zappalorto, cuperliana molto vicina al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giovanni Legnini.
Sarà supportata anche dalla componente renziana che, fino a poco fa, era guidata dall’arrembante consigliere comunale teatino Alessandro Marzoli, ma che nelle ultime settimane ha incassato l’adesione di un pezzo da 90 dei democrat, il capogruppo all’Emiciclo Camillo D’Alessandro.
PROVINCIA DI PESCARA
A Pescara sarà lotta a quattro: in lizza ci sono i renziani della prima ora Giacomo Cuzzi, ex socialista, e il responsabile dei Giovani democratici, Luigi Di Marco. C’è poi l’altro competitor, il consigliere comunale Gianluca Fusilli, fresco di adesione alla mozione del sindaco di Firenze.
A chiudere la lista Francesca Ciafardini, responsabile regionale delle donne del Pd, ex democratica di sinistra che fa il tifo per Cuperlo.
PROVINCIA DI TERAMO
È una sfida egemonizzata dagli amministratori locali quella in provincia di Teramo, che vede il numero più alto di candidati dell’intero Abruzzo, ben sei.
Ai nastri di partenza i sindaci di Castellalto, Vincenzo Di Marco, di Cortino, Gabriele Minosse, e di Mosciano Sant’Angelo, Orazio Di Marcello, cui si aggiungono l’ex primo cittadino di Controguerra Mauro Scarpantonio, alla guida del centro della Val Vibrata per due mandati, dal 2004 al 2013, e l’assessore di Montorio al Vomano Marco Citerei.
Il sesto è Mahmoud Tosson, responsabile provinciale Immigrazione del Pd.
Di Marco e Scarpantonio sono seguaci di Renzi da tempi non sospetti, sin dalla sfida con Bersani dell’anno scorso.
Minosse è vicino al deputato Tommaso Ginoble e, quindi, dovrebbe posizionarsi con Cuperlo. Stessa cosa per Di Marcello che è legato all’ex assessore regionale diessino Marco Verticelli.
Per Citerei la situazione è più articolata, si dichiara per un “rinnovamento democratico del partito”, cosa che indurrebbe a collocarlo tra le schiere del primo cittadino toscano, ma precisa di voler “tenere slegato l’aspetto locale da quello nazionale”.
Infine Tosson è considerato pro-Civati.
SPINOSA (PD SULMONA): “SMENTISCO VELENI SU CONGRESSO L’AQUILA”
“Smentisco quanto dichiarato da Loreto Ruscio sulla riunione in cui è stato deciso di arrivare al congresso provinciale del Pd dell’Aquila con una candidatura unitaria”.
Lo scrive in una nota il segretario del Pd di Sulmona, Roberto Spinosa.
All’incontro, riferisce Spinosa, hanno partecipato “la senatrice Stefania Pezzopane, l’ex deputato Giovanni Lolli, i consiglieri regionali Giovanni D’Amico e Giuseppe Di Pangrazio, vari consiglieri provinciali, alcuni sindaci, segretari dei circoli delle città più grandi, alla presenza del presidente dell’assemblea provinciale Americo Di Benedetto nonché degli stessi candidati alla segreteria Mario Mazzetti, Francesco Piacente e Stefano Albano”.
“Pertanto,al fine di ristabilire la verità dei fatti, ma anche per tutelare l’immagine della Pezzopane e del partito stesso – aggiunge Spinosa – faccio presente che è stata una riunione molto pacata e serena dove non si è esercitata alcuna pressione su Albano e Piacente”.
“La Pezzopane, a fine riunione, ha solo registrato la volontà emersa dalla stragrande maggioranza delle persone intervenute (una ventina circa), che si sono pronunciate a favore di una candidatura unitaria convergente sul segretario in carica Mazzetti”.
“Detto ciò sarebbe sì auspicabile l’intervento dei garanti, ma allo scopo di stigmatizzare il comportamento di quanti, come Ruscio, criticano il partito al quale appartengono e i suoi dirigenti,
senza avere contezza di come si sono svolti realmente i fatti”.
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