IL CAOS IN MUSICA DEL RAPPER ‘UNLUCKYMAD’ MIX DI STILI PER EXTRADRY, VIDEO GIRATO A PESCARA

di Alessandra Renzetti

4 Novembre 2013 08:03

Pescara -

PESCARA – Il rap di Marco Unluckymad Lagonigro, la cultura popolare di Manuel Virtù, chitarrista e voce, il basso, la chitarra e il clarinetto di Antonio Valoroso stanno dando vita a un nuovo, grande progetto noto come Extradry, un lavoro di gruppo che ha visto anche da poco l’ingresso del flauto traverso e della voce di Valeria Di Pietro, novità assoluta: tutti insieme hanno festeggiato lo scorso Il 18 ottobre l’uscita del video Cresci, regia Med Production per la Groova Studio, che in sole 48 ore ha registrato quasi 2 mila visualizzazioni sul canale Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=yxUIgNk2H4Q&feature=youtube_gdata_player)

Il pezzo è inserito all’interno di un disco che verrà lanciato all’inizio del 2014 su cui i giovani pescaresi stanno ancora lavorando e che si intitolerà Alla Musica: il titolo è un invito a brindare in onore dell’arte musicale e non è un caso se  proprio con un brindisi è iniziato questo progetto in cui si uniscono amore per la musica, tenacia, amicizia e un duro lavoro ripagato da grandi soddisfazioni.

Il video è stato girato a Pescara e dintorni e ha come protagonisti Giulia Cipollone e Massimo Leone, quest’ultimo già presente in uno spot McDonald’s.

In occasione dell’uscita di questo singolo è stato ascoltato il grintoso Lagonigro, rapper 31enne cresciuto come solista ma ora totalmente dedito al progetto Extradry con i suoi compagni di percorso. Il rapper crede particolarmente in questo progetto che per primo ha lanciato ed è intenzionato a portarlo avanti con tutte le sue forze e con tutto il suo amore per la musica.

Lagonigro, l’impegno costante in questo progetto testimonia un grande amore per la musica.

Io amo la musica, penso che sia il mezzo di comunicazione più forte al mondo, anche il nostro istinto per esempio è mosso dalle vibrazioni sonore che sono in grado di trasmettere qualsiasi cosa. La musica è un sentimento senza limiti allo stato puro ed è in grado di tirare fuori la personalità effettiva di tutte le persone. Questo aspetto mi affascina molto.

Quando si è reso davvero conto dell’importanza della musica nella sua vita?





Avevo 13, forse 14 anni. Guardavo i video su Tmc2, rimanevo colpito dalla splendida unione tra suoni e immagini, in quei momenti mi liberavo di tutti i complessi tipici dei teenager. Poi con la scoperta del rap la passione è aumentata sempre di più fino al punto in cui ho deciso di provare a comporre. E non ho più spesso, in pratica non mi sono più arreso.

Quanto sono importanti le parole di un testo rispetto alla musica?

Farò un esempio che, soprattutto per gli abruzzesi, è facile da comprendere: comporre un brano musicale è come cucinare gli arrosticini, se la carne è buona ma è cotta e condita male non ottiene il giusto gradimento. Così funziona anche per il testo scritto di una canzone, è giusto che sia ben condita dalla musica. Il  brano musicale dev’essere piacevole da ascoltare, deve avere suoni piacevoli e un testo non troppo complesso che insieme entrino nelle orecchie dell’ascoltatore senza essere banali.

 Come definirebbe il suo stile?

Un mix personalizzato di tutte le mie esperienze e di tutti gli ascolti musicali della mia vita fino a oggi. Più cresco e più il mio stile si ‘nutre’ dei miei giorni e della mia esistenza.

Parliamo del progetto Extradry. Com’è nato questo nuovo percorso intrapreso in compagnia e non come solista?

A dire il vero conoscevo da tempo Manuel Virtù, il chitarrista. Aveva realizzato anche il rif di Vorrei avere, un mio album del passato Percorsi. Insieme avevamo già provato a realizzare qualcosa ma è svanito tutto e ci siamo persi di vista per un po’. Poi magicamente ci siamo riavvicinati dopo poco quando eravamo musicalmente più maturi ed avevamo molta più determinazione e grinta nell’andare avanti: ci siamo messi subito al lavoro. Inizialmente in tre cioè io, Manuel e Antonio Valoroso, il chitarrista sacrificato come bassista, e l’intento era sempre quello di unire la  cultura popolare, gipsy, acustica di Manuel e Antonio al mio mondo che è quello del rap.





La sua Pescara quanto e come ha influito sullo stile e sul modo di fare musica?

Ha sempre influito sulla mia attività musicale, ha influito moltissimo. Penso una cosa: le origini escono fuori in ogni cosa che si fa e in ogni progetto che si ha. È un aspetto innato che portiamo dentro sin dalla nascita e non ci abbandona mai.

Per questo Pescara è stata scelta come location del video?

Certo. La stessa Med Production ci ha consigliato di girarlo qui. Chi conosce Pescara potrà riconoscere il mare, l’aeroporto, il parco del fiume.

Domanda scontata e necessaria: progetti per il futuro?

Ce ne sono diversi. Usciranno presto altri due video e intanto, con l’ingresso di Valeria Di Pietro nel gruppo) lavoriamo al pezzo Alla Musica.

Tutte le info all’indirizzo www.unluckymad.it

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