L'ASSESSORE DI MONTESILVANO ANTHONY HERNEST ALIANO (LEGA) INTERVIENE SULLA POSSIBILE FUSIONE COME AMMINISTRATORE DELLA CITTA' E AVVOCATO, LA VIDEO INTERVISTA

GRANDE PESCARA: ‘OLTRAGGIOSO GIUDICARE LEGGE OTTIMALE, COMUNI NON SONO PRONTI’

di Alessia Centi Pizzutilli

13 Gennaio 2020 08:57

Regione - Politica

MONTESILVANO – “Come avvocato sono esterrefatto, leggo la legge e la ritengo assolutamente fatta male, i tempi sono proibitivi e non consentono un processo tecnico di quella specie; sarebbe la più grande fusione operata dai Comuni a livello nazionale: non sono pronti i Comuni, non ne vedo l'esigenza e soprattutto l'utilità”.

Torna a parlare del progetto di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, l’assessore leghista del Comune di Montesilvano (Pescara) Anthony Hernest Aliano, che detiene le deleghe all’Urbanistica, Città metropolitana, Mobilità sostenibile e Sviluppo economico.

In un’intervista ad AbruzzoWeb, l’assessore della Giunta De Martinis, specifica che “a livello tecnico stiamo parlando di procedure che sono complicate a farsi in 10 anni ed è quindi difficile, se non impossibile, portare a termine questa fusione in pochi mesi”.





La delega Città metropolitana è stata infatti creata e voluta dal sindaco Ottavio De Martinis per valutare se ci sono i presupposti dell’applicazione pratica della Legge regionale, varata dall’amministrazione di Luciano D'Alfonso, per la fusione dei tre Comuni.

“Ritengo oltraggioso per un giurista valutare la legge sulla Grande Pescara come ottimale per i tre Comuni”, precisa ancora l'avvocato.

Aliano, anche in qualità di avvocato, sta valutando l’esistenza o meno di condizioni tecniche per la fusione, in termini non solo di bilancio, ma soprattutto di servizi.

“È evidente che bisognerà rimettere mano alla legge, la Regione Abruzzo dovrà ritoccarla e riqualificarla secondo le aspettative dei vari Consigli comunali, ma soprattutto secondo quanto sia davvero possibile a livello tecnico potersi adoperare con i dirigenti e con la dotazione e con il personale che abbiamo in questo momento”, conclude.





Il 25 maggio 2014 i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore si sono espressi, attraverso un Referendum, sulla Nuova Pescara: il 64 per cento dei votanti al quesito ‘Ritiene l’elettore che debba essere istituito il Comune di Nuova Pescara, comprendente i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore che vengono contestualmente soppressi?’ ha risposto ‘Sì’.

In particolare, a Pescara il Sì ha ricevuto 46.280 voti e il No 19.538; mentre a Montesilvano il Sì 13.719 voti e il No 12.548 voti, con una differenza minima rispetto all’esito a Pescara; infine a Spoltore il Sì ha ottenuto 4.892 voti e il No 4.672.

Per il ‘padre’ della Nuova Pescara, Carlo Costantini, avvocato e politico di lungo corso, candidato sindaco alle scorse elezioni amministrative del capoluogo adriatico, che hanno visto, come per Montesilvano, la vittoria del centrodestra, con l’elezione di Carlo Masci, le storie dei tre comuni si possono sovrapporre fino a delineare la storia di un’unica entità territoriale e socio economica.

Ma in nome della tradizione, delle differenze e “per difendere l’identità territoriale”, Montesilvano nicchia.

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