GRAN SASSO: GIULIANI FA LO SPIRITOSO E RIVENDICA ”RISULTATI E SICUREZZA”

5 Marzo 2017 19:52

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Like toads beneath the stones!”, ovvero “come i rospi alle sassate”, come recita un noto detto aquilano: con questo ricorso all’inglese e un’ironia davvero incomprensibile, vista la stagione turistica fallimentare durata fin qui soli 16 giorni, la chiusura anticipata degli impianti, i dubbi sulla sicurezza e il futuro del personale della sua azienda a rischio, l’amministratore unico del Centro turistico Gran Sasso SpA, Fulvio Giuliani, commenta gli ultimi aggiornamenti della vicenda della montagna aquilana, alle prese con il suo momento più difficile.

Oggi sono spuntate due notizie nefaste: la chiusura in attesa di tempi migliori della Scuola Sci Assergi Gran Sasso, evidentemente impossibilitata a lavorare, e la diffusione, da parte del consigliere comunale di opposizione Guido Liris, della notizia di due lettere che parlano di dubbi sulle certificazioni e di uno “smarcamento” della ditta costruttrice degli impianti Leitner che invita il Ctgs a non rassicurare, e per questo l’organismo minsteriale di controllo Ustif ha deciso la chiusura d’imperio.

Giuliani, dalla sua, ribadisce “per quanto attiene alle procedure e ai controlli sulla sicurezza degli impianti e della stazione in generale”, “la scrupolosità degli interventi effettuati”, ma anche “i risultati già ottenuti e le prospettive di crescita e di attività organizzate su 11 mesi l’anno” che a suo dire sono “la risposta concreta” alle accuse di dilettantismo nella gestione.

LA NOTA COMPLETA

Per quanto attiene alla chiusura della seggiovia Fontari disposta dall’Ustif, anche se facciamo fatica a capire quale sia il vantaggio per la comunità tutta delle azioni intraprese, da alcune parti, nel sollevare e alimentare polemiche su ipotetiche responsabilità e inadempienze della società teniamo a precisare, ancora una volta, quanto segue.

La prima chiusura (temporanea) dell’impianto è stata disposta, in forma prudenziale, dal direttore di esercizio del Ctgs S.p.A. e non prescritta da alcuno al di fuori del Ctgs.





La riparazione dei pattini di alcune sedie della seggiovia è stata, in effetti, realizzata dalla ditta CIV- Carpenteria metallica di Violini Geom. Fausto. Officine di Flero (Brescia).

Ditta certificata per tali lavori e indicataci dalla ditta Leitner come ditta qualificata e certificata per queste lavorazioni particolari. Ditta alla quale la Leitner fa riferimento. Di seguito la certificazione: http://www.cslp.it/cslp/index.php?option=com_sobi2&sobi2Task=sobi2Details&catid=21&sobi2Id=5257&Itemid=61

Ci scusiamo, se del caso, con Leitner per aver semplificato la comunicazione verso l’esterno saltando alcuni passaggi, trattandosi di un avviso. Confermiamo, a scanso di equivoci, che tale segnalazione tecnica proviene, comunque, da Leitner.

La relazione del direttore di esercizio del Ctgs all’Ustif, che se ne assume per la carica la responsabilità totale, certifica il corretto funzionamento dell’impianto e ne ripristina il funzionamento (in allegato la certificazione dei lavori di manutenzione).

Nel pomeriggio di giovedì 2 marzo l’Ustif giudica, inaspettatamente, insufficienti le motivazioni tecniche riportate nella relazione del direttore d’esercizio e dispone la sospensione dell’attività per l’impianto “seggiovia Fontari”.

Il Ctgs, non potendo non prendere atto della disposizione, chiude l’impianto e predispone ed effettua (fa effettuare, per essere precisi, da ditta specializzata e certificata – Sacmif Srl), nella giornata di sabato 3 marzo le prove non distruttive, su tutte le sedie dell’impianto Fontari al fine di anticipare eventuali successive richieste di controlli.





Il Ctgs invia all’Ustif la documentazione richiesta in termini di relazione sui controlli effettuati per tutte le sedie componenti l’impianto e non solo per quelle riparate.

Per quanto attiene alle procedure e ai controlli sulla sicurezza degli impianti e della stazione in generale, ribadiamo ancora una volta, la scrupolosità degli interventi effettuati.

Per quanto attiene alla gestione della Società, in generale, accusata di dilettantismo e superficialità le accuse cadono miseramente nel vuoto.

I risultati già ottenuti e le prospettive di crescita e di attività organizzate su 11 mesi l’anno sono la risposta concreta.

Quindi, se ci sono ragioni a noi oscure, per le quali qualcuno si sta attivando per farci desistere dai nostri progetti sappia che non desisteremo.

Cinquanta famiglie di lavoratori e più di 200 persone dell’indotto producono il loro reddito da questo lavoro.  Noi andiamo avanti.

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