L'AQUILA – “Il cosiddetto e sbandierato 'Sindacato del rinnovamento' guidato da Ezio Cerasi (giunto penultimo nella sua lista e poi nominato alla segreteria) è in realtà il 'Sindacato delle incapacità'. Il segretario sbaglia persino a convocare il direttivo a norma di statuto e si inventa all’improvviso una convocazione d’urgenza dello stesso in un giorno festivo (l’Immacolata)”.
Così Donato Fioriti e Massimiliano Spiriticchio di Fare Squadra (Sga).
“Siamo quasi alla farsa – aggiungono Fioriti e Spiriticchio – e ci sarebbe da sorridere se tale modo di pensare, di fare e di agire, non andasse a detrimento dell’intera categoria. Purtroppo questo sindacato, ipertrofico di proclami e attualmente molto attivo sì, ma in tour elettorali, è stato persino incapace di votare il bilancio entro il 30 giugno, ma è stato caparbio nell’imputare alla vecchia dirigenza una situazione contabile fantasiosa, quando invece il Sga è stato da essa salvato dal crack e consegnato alle mani dell’attuale con un attivo di cassa”.
“Non vorremmo neppure ipotizzare – spiegano Fioriti e Spiriticchio – che questo sia il motivo per cui a tutt’oggi, nonostante le reiterate richieste formali di avere a disposizione i documenti contabili a norma di statuto, esse siano rimaste puntualmente e stranamente inevase. Così come la richiesta di conoscere chi sostituisca l’impiegata in malattia, con quale procedura sia stata scelta e con quali criteri a fronte di un’ampia platea di colleghi disoccupati e in difficili condizioni economiche: neppure il segreto di Fatima è così ben custodito”.
“Sull’operato di questa segreteria – continuano gli esponenti di Fare Squadra – pesano già 4 ricorsi ai Probiviri, al quale si aggiungerà anche quello inerente questo fantasioso direttivo. Poi non resterà altro modo che ristabilire la lealtà dei rapporti, la correttezza e il rispetto delle regole, attraverso un esposto alla Procura della Repubblica, che si rende a questo punto inevitabile”.
“Fare sindacato – concludono Fioriti e Spiriticchio – non significa solo usufruire di permessi sindacali, e neppure fare unicamente propaganda autoreferenziale in vista delle elezioni, si spera non a spese del sindacato stesso”.
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