DECISIONE PRESIDENTE CONSIGLIO POTREBBE ARRIVARE IN GIORNATA, RISCHIO RICORSO DI EX ASSESSORE DESIGNATO CON DELIBERA; MARIANI, ''PERCHE' SI ATTENDE A FARE PASSO INDIETRO, ANCHE LEGA FORZA ITALIA CONTRARIE''; MARCOZZI, ''RISPARMI DA UN MILIONE''

GATTI A CORTE CONTI: SOSPIRI VERSO REVOCA OPPOSIZIONE CHIEDE SEDUTA STRAORDINARIA

29 Gennaio 2020 13:30

Regione - Politica

PESCARA – Caso Gatti: ieri durante il Consiglio regionale convocato a Pescara, i consiglieri del centrosinistra e del Movimento 5 stelle hanno fatto richiesta formale al presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, di convocare una seduta straordinaria, per il voto palese sulla designazione del componente regionale nella sezione di controllo della Corte dei Conti. Contestualmente si chiede la revoca della contestata designazione già avvenuta, con deliberazione di Sospiri, a favore di Paolo Gatti, ex assessore regionale di Forza Italia. Una carica  che vale uno stipendio da un milione di euro per cinque anni di mandato, a carico delle casse regionali. 

Sospiri, che assieme al presidente della Regione, Marco Marsilio, è il principale fautore della designazione, potrebbe però giocare di anticipo, anche nella giornata di oggi, procendendo alla revoca.

Questo per evitare una spaccatura all'interno del centrodestra, visto che contrari ad essa ci sono la Lega, come ha detto chiaro e tondo il capogruppo Pietro Quaresimale, nela conferenza dei capigruppo del 21 gennaio, a nome della prima forza di maggioranza con 10 consiglieri e 4 assessori. E la stessa Forza Italia, escluso Sospiri, visto che la designazione è guardata con il fumo negli occhi dal coordinatore regionale, il senatore Nazario Pagano





Resterà da valutare con attenzione il rischio di contenzioso, visto che Gatti, avvocato d'esperienza, potrebbe rivalersi e chiedere i danni, tenuto conto che la designazione c'è stata, a seguito di un regolare bando, e conseguente atto deliberativo, ed è ora al vaglio della Presidenza della Repubblica e della Corte dei conti nazionale.

Un dietrofront, ha confidato Sospiri ai suoi stretti collaboratori, è del resto oramai inevitabile, per evitare lacerazioni dolorosissime, in maggioranza. Ai cronisti a margine del consiglio ha ribadito che “dal punto di vista formale la designazione è stata fatta in del tutto maniera legittima”. 

Nella richiesta di consiglio straordinario si ribadisce che “il Presidente del Consiglio Regionale, nel corso della seduta della conferenza dei capigruppo del 21 gennaio,, aveva garantito nell'arco di pochi giorni, di provvedere a revocare il decreto in autotutela dandone successiva comunicazione ai capigruppo”. 

Considerato però che “ad oggi, tale atto non sia stato compiuto e che, pertanto, si ritiene necessario che il Consiglio Regionale dia chiaro indirizzo con un voto palese in merito all'intendimento di procedere con propria votazione alla designazione del Componente Regionale della Sezione di Controllo Conti”, si chiede al “Presidente del Consiglio Regionale ad annullare il decreto di designazione dell'Avv. Paolo Gatti “quale componente regionale della Sezione di Controllo della Corte dei Conti”.





Commenta Sandro Mariani, di Abruzzo in Comune: primo firmatario della richiesta di consiglio straordinario: “Ci chiediamo perchè Sospiri stia prendendo tempo, anche la lega e forza vuole la revoca, i tre quarti del consiglio nel suo complesso, la vuole, a noi pare che la strada sia obbligata, e se non ci saranno novità, sarà il consiglio ad agire e decidere, come doveva accadere già prima”.

Esulta il capogruppo M5s, Sara Marcozzi

“Finalmente l'intera maggioranza si è decisa – si legge in una nota – , con settimane di ritardo, a seguire posizione da noi indicata fin dall'inizio della discussione, dando ragione alle nostre considerazioni giuridiche e ai dubbi di legittimità che abbiamo sollevato in Consiglio regionale. Questa procedura non è stata però seguita dalla maggioranza, che ha invece utilizzato l'iter valido per le nomine, mischiando così due istituti giuridici nettamente distinti tra loro. Noi abbiamo segnalato immediatamente questa violazione e suggerito di revocare la designazione in autotutela. Stiamo parlando, è bene ricordarlo, di un ruolo da circa un milione di euro per i prossimi cinque anni, e i dubbi giuridici che abbiamo sollevato avrebbero potuto esporre Regione Abruzzo al serio rischio di ricorsi e richieste di risarcimento”.

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