FUMETTI: ZUCCO IL MARPIONE, STAR SOCIAL CON IL SOGNO DELLA MAGGIORATA CARMEN

di Alberto Orsini

21 Agosto 2016 09:30

Italia -

L’AQUILA – Prendere un’idea di fumetto, scriverla e disegnarla in tante tavole spassose e un po' pepate ma mai eccessive, far girare il prodotto sulle reti sociali fino a conquistarsi 3 mila sostenitori. Tutto questo senza avere un editore alle spalle, sperando di mettersi in luce e trarne prima o poi un introito.

È un fumettista dei tempi moderni, Fabio Valentini, 36 anni, laureato all’Accademia di Belle arti di Bologna, che affida al pelato marpione Zucco i suoi destini artistici. Per ora gli va bene, tante attenzioni del pubblico e un successo crescente come le risate.

Ammettendo delle radici autobiografiche del protagonista, Valentini si confessa ad AbruzzoWeb raccontando il mondo che ha creato e tutti i segreti del personaggio.

Chi è Zucco, quali sono le sue caratteristiche e prerogative?

Zucco è l’eterno marpione, colui che non sa tenere a freno la propria impulsività di fronte alla vista di una bella ragazza, che non riesce a contenere i propri ormoni, che non può trattenersi in nessun modo perché la sua natura non glielo concede. E quindi sarà costretto ad assecondare le sue caratteristiche e sbavare dietro qualsiasi essere umano di sesso femminile, a costo di riceverne le più terribili conseguenze.

Ti ricordi in che circostanza hai sviluppato l’idea?

Il personaggio l’avevo creato circa 11 anni fa, solo che allora non si chiamava Zucco, bensì Zuppo. A quei tempi riusciva anche a rimorchiare, cosa che gli è stata negata dopo il suo ritorno sulla scena. Per le sue fattezze mi ero ispirato ad un mio vecchio compagno di scuola superiore, che guarda a caso veniva chiamato Zucco (da Zuccolini). Oltre a lui mi aveva ispirato molto un videogioco: Leisure Suit Larry. Per me quello era il gioco perfetto per un ventenne, lo scopo era quello di girovagare per il college con questo personaggio basso e brutto e rimorchiare belle ragazze. Da lì mi era venuta l’idea per il fumetto il cui scopo fosse proprio quello.

Quanto c’è di autobiografico nel protagonista o nelle sue vicende?

Direi tantissimo. Le mie frustrazioni e l’eterna sfiga con le donne le ho riversate tutte in queste strip.





Una rapida carrellata sugli altri personaggi ricorrenti del tuo fumetto?

Ci sono quattro personaggi femminili: una è Carmen, il secondo personaggio per ordine d’importanza dopo Zucco, anche se a volte lo surclassa. Carmen è la ragazza dei sogni impossibili, colei che ti dà, sì, una speranza per conquistarla, ma il muro dell’amicizia lo impedisce. Carmen tortura inconsapevolmente Zucco con le sue continue provocazioni e lui si sente praticamente ingabbiato in questa situazione dal quale non riesce ad uscirne. E questa gabbia ha un nome, un terribile nome: friendzone.

Samantha invece è la mistress, colei che vorrebbe dominare gli uomini ma non ci riesce, vorrebbe essere crudele, anche più di Carmen, ma non ne ha le caratteristiche. Il suo rapporto con Zucco è quasi da consolatrice, difatti gli cura le ferite subite da Carmen e lo consola come meglio può, anche con il sadomaso.

Debby è la ragazza forte (in tutti i sensi), cinica, ma giusta. In lei non c’è traccia del gattamortismo di Carmen, anzi lo trova disgustoso. È la cosiddetta parte materna e severa di Zucco, colei che lo raddrizza, che lo corregge e in un certo senso vorrebbe renderlo forte, dignitoso. Non quella sorta di zerbino che è.

Pami è la controparte femminile di Zucco, marpiona quanto lui, ossessionata dagli uomini quanto Zucco lo è con le donne, solo che molto, molto più fuori di testa. Ogni strip con Pami diventa imprevedibile, esagerata, e può capitare di tutto.

Oltre ai personaggi femminili c’è qualche personaggio maschile, come Guglielmo. Lui è la spalla razionale e pacata di Zucco, quando Zucco esagera lui lo redarguisce, lo rimprovera. Difatti è quasi sempre accigliato nelle strip. Hai presente quando ti piace qualsiasi ragazza che ti passa davanti e il tuo amico ti scuote la testa? Ecco, quell’amico è Guglielmo! Poi c’è una new entry, Alex, un ragazzo muscoloso e belloccio che ogni tanto salta fuori nelle strip con Pami. È una sorta di “Carmen” per Pami, ma ancora non lo conosco e sto tentando di farlo venire fuori a poco a poco.

Carmen-Zucco è un amore impossibile?

Purtroppo per il momento sì. Anche perché rischierebbe di finire la serie se questo amore andasse in porto!

Le donne sembrano avere un taglio molto realistico, gli uomini più caricaturale. Scelta voluta? Perché?

Una mia amica psicologa (non dirò mai che in realtà è la mia psicologa) ha detto che questa differenza è causata dalla mia visione delle donne: alte, immense e irraggiungibili, mentre il mio alter ego lo rappresento basso e brutto, piuttosto cartoonesco. Insomma è come se tutte le donne che mi piacciono fossero delle Carmen, in un certo senso. Direi che questa visione è abbastanza azzeccata e la prendo per vera.





Quanto ha influito il web nella nascita e diffusione della tua opera?

Totalmente. Se non ci fosse il web nessuno saprebbe di Zucco.

Oggi è più efficace una tavola postata sul blog oppure su Facebook?

Oggi come oggi penso su Facebook, ma non so per quanto ancora potrà durare. Non è escluso che un domani non ci siano nuovi mezzi di diffusione, come per esempio un tempo lo era Myspace.

Hai avuto abboccamenti con qualche editore? Vorresti vederlo stampato?

Per il momento nessun cenno dagli editori, anche se ora come ora sto lavorando per la Shockdom per la realizzazione di una graphic novel. Vorrei assolutamente vederlo stampato!

Personaggio dei sogni del fumetto mainstream con cui vorresti cimentarti?

Groucho alle prese con una mega maggiorata.

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