L’AQUILA – Un’interessata presenza abruzzese tra i 1.500 partecipanti alla convention dei “Ricostruttori” di Forza Italia che si è celebrata oggi all’Auditorium Massimo dell'Eur di Roma, dove Raffaele Fitto ha lanciato ufficialmente la sua corrente.
Spettatore attento il consigliere regionale Mauro Febbo, portabandiera del gruppo dei fittiani che, in Abruzzo, considerata un’isola felice per il ‘ribelle’, fa capo al deputato forzista Fabrizio Di Stefano.
Quest’ultimo sta duellando con il leader degli oltranzisti berlusconiani, l’ex presidente della Regione, Gianni Chiodi, per conquistare la poltrona di presidente regionale di Nazario Pagano, che peraltro, punta a tenersela stretta.
Cercato al telefono da AbruzzoWeb per commentare gli ultimi sviluppi della guerra fratricida, Pagano ha preferito non rispondere, dedicandosi a postare sulla rete sociale di Facebook status su altri temi locali e nazionali.
“Oggi siamo qui grazie al coraggio, alla determinazione e alla convinzione di un gruppo di colleghi: li voglio ringraziare uno a uno – ha esordito Fitto – È grazie a loro che oggi siamo qui, per svolgere una manifestazione che non è contro nessuno, è per qualcosa, è per guardare avanti”.
Di Stefano non è stato della partita romana, così come un altro sospettato fittiano, l’altro consigliere regionale Lorenzo Sospiri, ma la loro adesione alla causa viene data per certa.
Ancora in dubbio, invece, sarebbe il quarto all’Emiciclo, Emilio Iampieri, il cui legame con Maurizio Gasparri sembra duro da rescindere, ma si spera comunque di averlo prima o poi tra i Ricostruttori abruzzesi.
C’erano anche altri abruzzesi presenti. Tra questi l’ex portavoce del Popolo della libertà in Consiglio regionale, Riccardo Chiavaroli, l’ex consigliere dell’Unione di centro Antonio Menna, l’ex consigliere regionale e sindaco dell’Aquila per 9 anni, Biagio Tempesta, l'ex assessore provinciale chietino e primo dei non eletti forzisti in Consiglio regionale, Daniele D’Amario.
Tra i dati emersi, quello che Fitto sarà in Abruzzo dopo metà marzo. “Il suo è stato un discorso programmatico molto chiaro – ha commentato Febbo – Intendiamo rimanere dentro il partito anche se in minoranza perché i partiti si fanno dalla base. In Abruzzo stiamo registrando sempre più adesioni”.
Febbo ne ha approfittato per il canonico ‘selfie’ con il portavoce di Fi, Daniele Capezzone, e Maurizio Bianconi, già tesoriere del Pdl e di Fi, uomo di fiducia berlusconiano che ora sta con Fitto.
Sul tema dell’unità di Forza Italia, intanto, è intervenuta la senatrice Paola Pelino con un breve status su Facebook.
“Mi preme sottolineare, in qualità di membro dell’ufficio di presidenza nazionale di Forza Italia – ha scritto – che in Abruzzo il partito è unito e compatto sulla figura del presidente regionale Nazario Pagano e che l’attività politica sui nostri territori viene svolta con impegno e costanza seguendo le linee guida del nostro leader Silvio Berlusconi”.
“Ritengo che lo spirito unitario sia indispensabile anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali”, ha concluso. Ma i Ricostruttori sembrano avere intendimenti ben diversi.
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