FESTA DELLA LIBERAZIONE: IL PROGRAMMA DELLE CERIMONIE E GLI EVENTI IN ABRUZZO

di Loredana Lombardo

24 Aprile 2019 06:15

Regione -

L'AQUILA – Sono tante le commemorazioni ufficiali che coinvolgeranno tutto l'Abruzzo, in occasione del 75esimo anniversario della liberazione, che cade il 25 aprile.

Un giorno fondamentale per la storia d'Italia e che assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall'8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l'occupazione nazista.

Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (Clnai), il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani, proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane  di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate.

Il 25 aprile in Abruzzo è anche il giorno in cui si ricordano le vittime innocenti e indifese – in buona parte bambini, donne e anziani – degli eccidi perpetrati dal 1943 al 1945, dagli occupanti nazisti con la collaborazione dei fascisti locali: ben 359 stragi, per un totale di 903 vittime.

I casi più noti ed eclatanti: l'eccidio di Pietransieri, il 21 novembre 1943, con l'uccisione di 128 persone; quello di Sant'Agata di Gessopalena, 21 gennaio 1944, in cui furono uccise 36 persone, tra cui 22 donne e 9 bambini; Capistrello (33 vittime), il 4 giugno 1944; Santa Cecilia di Francavilla al Mare (20 vittime), il 30 dicembre 1943; Arielli (19 vittime), il 20 e 21 aprile del 1944; Onna (17 vittime), dal 2 all'11 giugno del 1944; Filetto (17 vittime), il 7 giugno del 1944,  L'Aquila, (9 vittime), il 23 settembre 1943.  

PROVINCIA DELL'AQUILA

Domani alle 9, nel piazzale dello stabilimento ex Thales Alenia, si terrà una cerimonia di commemorazione dei Caduti della Banca d’Italia. Alle 9.30, in piazza IX Martiri, verrà reso un omaggio ai Nove Martiri Aquilani, trucidati il 23 settembre 1943.

Alle 10.15, nella frazione di Filetto, si terrà una cerimonia di commemorazione della strage del 7 giugno 1944, mentre alle 10.30, alla Villa Comunale, avrà luogo l’omaggio ai Caduti della Patria, con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno nazionale, seguiti dalla deposizione di una corona, esecuzione del Silenzio e lettura della preghiera per i Caduti.

A seguire, consegna della medaglia di bronzo al merito civile conferita dal Presidente della Repubblica in favore del Comune di Ateleta per eventi della Seconda Guerra Mondiale.

Alle 11, a Onna, si terrà la cerimonia commemorativa delle vittime della strage dell’11 giugno 1944. Infine, alle 11.30, alla caserma Pasquali Campomizzi, vi sarà l’omaggio della Municipalità al sacrificio dei Nove Martiri Aquilani, nel luogo dove i giovani vennero uccisi.

Nello spazio sociale Casematte nel parco di Collemaggio dell'Aquila, per tutta la giornata mostre sulle ''Nuove Resistenti'', a cura di FuoriGenere e sulla storia della Resistenza. Alle ore 16 proiezione del docu-film “La bimba col pugno chiuso: La resistenza di Giovanna Marturano” a cura delle ass. Donne TerreMutate, Anpi, Anpia, a seguire assemblea aperta “Attraverso il 25 aprile. Liberi di spostarsi, liberi di resistere”, e finissage della mostra “Nati alle 3e32” per i 10 anni dalla prima assemblea del comitato.

A Luco dei Marsi, organizzate dal “Comitato Festa 1° maggio – Il Mondo del Lavoro” con il patrocinio dell'Amministrazione comunale, si terra' la manifestazione “Il nostro 25 Aprile, la nostra Libertà”, dalle 16.30, nella sala dell'ex municipio in piazza Umberto I, e si aprirà con l’inaugurazione dell'esposizione che includerà la mostra sulla Resistenza, a cura del Cnj, “Testa per Dente”, materiale documentale e fotografico sulla Resistenza e sui crimini nazifascisti nella ex Iugoslavia, la mostra sulla Resistenza e sui temi sociali dell'artista Sandro Melarangelo.

Nel corso dell’incontro saranno ricordate, anche attraverso le testimonianze dei familiari, le figure di Giovanni Amadoro, Antonio Fatato, Quirino D'Alò, Antonio Ripaldi, partigiani Garibaldini di Luco combattenti in Iugoslavia; Dante Di Berardino, Carmine Grossi, Silvio Bove, Antonio Venditti, deportati di Luco nei campi di concentramento; Domenicantonio Palma, Ezechiele Di Giammatteo, Pasquale Ciangoli, “Martiri di Capistrello” luchesi; Giovanni Ripaldi, Giuseppe Angelucci, martiri luchesi della ferocia nazifascista.

È stata conferita inoltre questa mattina la Medaglia di Bronzo al Valore Militare al Gonfalone del Comune di Pratola Peligna, in memoria del militare di leva, Vittorio Mondazzi.

L'onorificenza è stata conferita dalle mani del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, in una cerimonia solenne che si è svolta a Roma, nella sede del Centro Alti Studi della Difesa, presente una delegazione del Comune peligno, guidata dal sindaco Antonella Di Nino.

Dopo l'armistizio dell'8 settembre del 1943, Vittorio Mondazzi, nato a Pratola nel 1913, fu catturato in terra straniera dai nazifascisti e, rifiutandosi di arruolarsi con il loro esercito, venne internato.

Fu liberato soltanto dopo mesi di sofferenze, ma scelse di proseguire la lotta di Resistenza al nazifascismo, sacrificandosi fino alla morte, per difendere alcuni commilitoni.

Il suo esempio di fierezza e coraggio, a difesa della libertà e della democrazia, è stato premiato questa mattina con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, posta sul Gonfalone del Comune dal Ministro della Difesa.

“Finalmente la Repubblica nata dalla Resistenza rende il dovuto riconoscimento a questo figlio dell'Abruzzo – é il commento di Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista, presente insieme ai nipoti di Mondazzi alla consegna dell' onorificenza – Negli anni scorsi Rifondazione Comunista e l'Anpi si attivarono per l'intitolazione di una strada nel suo paese natale”. Domani, giorno della Liberazione, Vittorio Mondazzi, sarà ricordato a Pratola Peligna”.





PROVINCIA DI CHIETI

San Giovanni Teatino si prepara a celebrare la Festa della Liberazione, con una cerimonia in programma per domani; ci sarà il raduno in piazza del Municipio da dove, alle 10.45, partirà il corteo.

Alle 11 ci sarà la cerimonia di commemorazione davanti al Monumento dei Caduti della Seconda guerra mondiale, dove il sindaco Luciano Marinucci deporrà una corona di alloro. Durante la cerimonia, sono previsti interventi e letture degli alunni della classe III B della scuola secondaria di primo grado dell'istituto comprensivo “G.Galilei”.

“Forse oggi è difficile capire quanta concretezza avesse il concetto di libertà 74 anni fa – commenta il sindaco Luciano Marinucci – Se oggi siamo liberi di agire, liberi di scegliere, liberi di viaggiare, liberi di scrivere e persino liberi di parlare, lo dobbiamo a chi ci ha messo dolore, lacrime e sangue per garantire a noi questa libertà. Dobbiamo ricordarcene più spesso ed essere profondamente grati a chi si è sacrificato per un futuro migliore, ogni giorno della nostra esistenza”.

Una manifestazione anche a Chieti, organizzata dall'Anpi con l'adesione di Cgil, Cisl e Uil, dalle 10.45 ci sarà un presidio in largo Martiri della libertà, sempre l'Anpi, durantre la mattinata farà il dovuto omaggio al sacrario della resistenza teatina nel cimitero di S. Anna, dove alle 10 di giovedì 25 aprile deporrà corone di fiori.

La festa nazionale della Liberazione, sarà celebrata a Pizzoferrato in modo particolare e molto sentito, poiché ricorrono all'unisono due importantissimi eventi.

Il 74 Anniversario della Liberazione d'Italia e il 75esimo Anniversario della Battaglia di Pizzoferrato e della sua Liberazione.

Dalle cime dei Monti Pizzi 75 anni fa prendeva inizio la lunga marcia che porterà alla Liberazione dell'Italia.

Quella di Pizzoferrato fu sul piano militare una battaglia di importanza europea, sul piano umano, cruenta e dolorosa, per la Brigata Majella, il battesimo di fuoco, per gli inglesi, che subiranno la tragica scomparsa del Maggiore Lionel Wigram e il Terzo Reich, che nonostante il risultato dello scontro dovettero abbandonare la roccaforte di Villa Casati, una prova fatale.

Vicende come quella di Pizzoferrato, ispirarono le nobili parole al Padre costituente, giornalista, giurista, politico e docente universitario, Piero Calamandrei, negli anni '50, che rivolgendosi e pronunciando il “Discorso agli studenti universitari milanesi”, affermava “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani”, e aggiungeva poi, “La Costituzione: un testamento di centomila morti”.

Il Comune di Pizzoferrato è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignito della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Le celebrazioni inizieranno nella mattina di domani con l'arrivo dei membri del Club Alpino Italiano sezione di Lanciano a Pizzoferrato con escursioni ai Luoghi della Memoria, come Valle Rocca, antico sito del paese presso il quale la popolazione locale si era rifugiata durante l'occupazione nazista.

Alle 11 verrà celebrata la Santa messa celebrata del parroco don Vincenzo Di Pietro.

Alle 12 presso piazza San Rocco deposizione della corona e dei fiori presso il monumento ai caduti della Battaglia e della Medaglia d'oro Amelio De Juliis, accompagnati dalla banda musicale del paese.

Alle 15 presso la sala consiliare del Municipio proiezione del Documentario originale, proveniente dagli archivi del Imperial War Museum e girato dagli operatori dell'VIII Armata.

Alle 15,30 passeggiata della Memoria sul Pizzo fino a Villa Casati, roccaforte nazista e luogo della morte di Wigram, dei partigiani, dove verrà rievocata la Battaglia di Pizzoferrato.

Alle 16,30 presso la Chiesa Santa Maria del Girone concerto del Coro Cai di Lanciano.

La giornata sarà anche un'occasione per far visitare conoscere luoghi e i paesi oggi ritenuti marginali e ai confini degli interessi che invece ebbero un ruolo fondamentale nella storia italiana.

PROVINCIA DI PESCARA

“Una Festa della Liberazione unitaria, collettiva, ampia e democratica”: è ciò che accadrà il 25 aprile a Pescara, dove istituzioni, partiti, sindacati e associazioni daranno vita a una giornata ricca di appuntamenti il cui filo conduttore è “la fierezza della identità democratica di Pescara, il rifiuto di ogni neo fascismo, accoglienza, uguaglianza e diritti sociali”.





Comune di Pescara, Arci, Anpi, Rete Oltre il Ponte, Cgil, Critical Mass, Deposito dei Segni daranno il via a diverse iniziative, a partire dall’omaggio ai 9 partigiani uccisi dai nazifascisti, per poi concludersi con la marcia antifascista in centro a Pescara alle ore 17,30.

La giornata ha inizio alle 9,30, davanti al cippo della scuola 11 febbraio, con l'omaggio ai caduti e gli interventi di sindaco ed esponenti dell'Anpi.

Alle 10, all'antistadio, si terrà il 'Primo trofeo dell'inclusione', un torneo di calcetto organizzato dalla Cgil con l'obiettivo di celebrare un 25 aprile nel segno dell'anti-fascismo, dell'accoglienza e dell' integrazione.

Alle 11, in Piazza Garibaldi, avranno luogo le celebrazioni ufficiali.

Al 12,15, al Circolo Aternino, verrà reso omaggio al partigiano pescarese Adolfo Ceccherini e a seguire andrà in scena lo spettacolo della Compagnia dei Guasconi 'Banditen'.

Alle 13,30, al Parco De Riseis, pranzo sociale in collaborazione con l'Arci. Alle 14 presentazione del libro di Francesco Filippi 'Mussolini ha fatto anche cose buone' e alle 15.30 dibattito con i candidati alla carica di sindaco.

Alle 17,30 l'evento clou della giornata, con la marcia anti-fascista che muoverà dalla Nave di Cascella verso Piazza Sacro Cuore.

Alla stessa ora, in piazza Zambra a Manoppello (Pescara), si terrà l'evento intitolato “Pietransieri, una storia di resistenza civile pagata con il sangue”, a cura di Anpi Val Pescara

PROVINCIA DI TERAMO

In occasione della ricorrenza del 74° anniversario della Liberazione d'Italia, domani a Teramo si svolgeranno le consuete manifestazioni celebrative, secondo il seguente programma: alle 10,30 – Largo Madonna delle Grazie, monumento ai Caduti della Resistenza: deposizione corona d'alloro; alle 11,15 – viale Mazzini, monumento ai Caduti di tutte le Guerre: alzabandiera, inno, deposizione corona d'alloro, interventi celebrativi; alle 12,15 alle Villa Comunale “Stefano Bandini” commemorazione dei teramani Alberto Pepe, Mario Capuani, Berardo D’Antonio, Romolo Di Giovannantonio.

In caso di maltempo le manifestazioni si terranno nella sala polivalente della provincia.

L'Assocazione Teramo Nostra festeggia invece con un concerto organizzato per questa sera alle 21, nell’auditorium di Santa Maria a Bitetto a ingresso libero. Suoneranno: Franco Di Donatantonio al pianoforte e le violoncelliste Giovanna Famulari ed Emilia Slugocka.

Nell’occasione Piero Chiarini e Sandro Melarangelo proporranno una riflessione sulla libertà riconquistata 74 anni fa, prendendo spunto dal libro di Melarangelo, La Resistenza a Teramo: documenti e immagini.

A Montorio al Vomano torna l'appuntamento con l'evento “Aspettando il 25 aprile…”, giunto alla sua terza edizione. Si parlerà della Resistenza come patrimonio di ideali, ieri come oggi.

La manifestazione, ideata e promossa dalla sezione Anpi di Montorio al Vomano, è patrocinata dal Comune e dallo Spi, Cgil Teramo; in collaborazione con l’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche e dell’Età Contemporanea, l’Istituto Comprensivo Statale Montorio-Crognaleto, Consorzio Libero-Biblioteca Civica, Centro di Aggregazione Giovanile di Montorio al Vomano, Associazione Monte d’Oro, Primavera del Libri 2019 e anteprima al Maggio dei Libri 2019.

Il 25 aprile, è previsto il secondo appuntamento alle 18, presso la Sala Conferenze dell’ex Convento degli Zoccolanti a Montorio al Vomano.

La giornalista Evelina Frisa modera l'incontro pubblico: “Presente resistente. L'eredità della lotta partigiana per affrontare le sfide e le diseguaglianze del mondo contemporaneo”, in cui interverranno il professore Angelo Staniscia, ex onorevole del Pci, che
enuncerà le sue recentissime ricerche sull'antifascista teramano Ercole Vincenzo Orsini, Leonardo Persia, che nella veste di mediatore culturale proporrà una riflessione sulla condizione dei migranti, visti come i “nuovi Resistenti” e sulla sfida globale dei movimenti migratori nell'era della globalizzazione e, infine, la presidente della sezione Anoi di Montorio al Vomano, Sabrina Evangelista, parlerà della lotta di Resistenza come esperienza, non solo di ribellione armata e civile, ma come esempio di movimento di massa contro il pensiero unico, il cui patrimonio ideale e valoriale è da prendere, oggi, in seria considerazione, alla
luce di una contemporaneità in crisi, liquida, sfuggente e sempre più impaurita e conformista.

All’interno della manifestazione saranno esposti i lavori dei partecipanti al concorso artistico per
adulti “Le Resistenze”, con relativa premiazione dei vincitori.

Il concorso, promosso dalla sezione Anpi di Montorio al Vomano, è stato finanziato grazie ai contributi degli enti patrocinanti, Comune di Montorio al Vomano e lo Spi Cgil Teramo e realizzato in collaborazione con le corsiste/i del corso di pittura
del centro di aggregazione giovanile di Montorio al Vomano, coordinato e diretto dalla pittrice montoriese Anna Maria Magno.

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