FESTA ALLA RSA INI DI CANISTRO: NONNA ELENA COMPIE 106 ANNI, ”E’ MOLTO ATTIVA E CHIAMA TUTTI ‘AMORE”’

3 Giugno 2019 15:49

L'Aquila -

CANISTRO – Taglia oggi il venerando traguardo di 106 anni Elena Iacobucci, nonnina originaria di Morrea, frazione del comune di San Vincenzo Valle Roveto, ospite dal luglio del 2007 della residenza sanitaria assistenziale (Rsa) Ini divisione Canistro (L’Aquila). 

Oggi la nonnina è stata festeggiata alla presenza amorevole di figli e nipoti e degli altri 55 ospiti della Rsa. La nonnina, dopo il matrimonio si è trasferita a Santa Restituta, altra frazione del comune di San Vincenzo Valle Roveto, ha due figli Enzo e Sebastiano che vivono a Roma con i loro figli.





“La nostra Elena mangia poco anche se non ci ha detto qual è il suo segreto – spiega Maria Cristina Musto, animatrice della Rsa -. È molto attiva, racconta con precisione il passato. È amata da tutti, gli stessi figli, nonostante siano ormai anziani, ed i nipoti sono presenti. Visto che alla sua veneranda età la memoria breve non la assiste, chiama tutti ‘amore’, non ricordando i nomi. Fa terapia occupazionale e le piace molto la musica dei suoi tempi e delle comunità di paese”. 

Nella struttura del gruppo nazionale Ini ci sono stati altri ultracentenari, in particolare tre, uno di 108 anni, un altro di 106 e la terza di 100, che sono scomparsi nel corso degli anni. “Per noi è un primato di particolare riguardo rispetto alla longevità dei nostri nonni e alla capacità di poter assicurare loro un ambiente sereno e confortevole.





Ciò viene garantito dalla assidua collaborazione del personale sanitario che si adopera, ognuno secondo le proprie specifiche competenze, orgoglioso dei risultati ottenuti e della fiducia ottenuta negli anni”, spiega la responsabile della Rsa, Paola Murgano.

“I risultati sono così efficaci grazie al lavoro di squadra assicurato dall’equipe diretta dalla dottoressa Murgano, dalla caposala Maria Luisa Lavarone, e dal resto del team costituito da infermieri, fisioterapisti, terapisti occupazionali e operatori socio sanitari – spiega la coordinatrice delle terapiste occupazionali, dottoressa Domenica Santomaggio -. La grande collaborazione ha permesso di attuare metodiche e procedure ben definite sottoposte a obiettivi e verifiche”. 

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