FASE 2: RAINALDI, ”AREA CRISI PER CRATERE SISMICO ITALIA CENTRALE”

27 Maggio 2020 15:26

Regione - Terremoto e Ricostruzione

L'AQUILA – “Lo spopolamento delle zone dell'Abruzzo interno, colpite dal sisma 2009 e dal terremoto centro-Italia, e aggravato dall'emergenza coronavirus, richiede un intervento straordinario: il riconoscimento di un'area di crisi per tutto il cratere dell'Italia centrale”.





E' la proposta avanzata dal delegato regionale di Confindustria Abruzzo alla ricostruzione, Ezio Rainaldi, che ieri ha preso parte al tavolo regionale sulla ricostruzione.

“La crisi economica innescata dall'emergenza Covid-19, nonostante gli sforzi messi in campo da Governo e Regione a sostegno dell'economia – dichiara Rainaldi – non può essere gestita con misure e strumenti di sostegno ordinari. E' arrivato il momento di sostenere congiuntamente, parte politica, sindacati e organizzazioni di categoria, il riconoscimento dell'area di crisi per l'Italia centrale colpita da eventi sismici che hanno indebolito il tessuto imprenditoriale rendendolo meno competitivo. Se quattro regioni come Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria riuscissero a unire le forze per ottenere il riconoscimento economico di area di crisi, al di là del maggior peso per il rifinanziamento dei rispettivi crateri sismici, potrebbero anche utilizzare strumenti, come l'area a burocrazia zero, per andare in deroga ai procedimenti burocratici ordinari che frenano lo sviluppo e gli investimenti nei vari territori”.





Rainaldi pone in evidenza “la debole strategia di accompagnamento economico di cui hanno potuto beneficiare le imprese nel periodo dell'emergenza economica legata al coronavirus.

“Basti pensare – sottolinea il delegato alla ricostruzione di Confidustria Abruzzo – al bando Invitalia che, a fronte di 50 milioni di stanziamento ha raccolto una richiesta di 500 milioni di euro su scala nazionale, tagliando fuori dalla possibilità di accedere ai rimborsi per l'acquisto dei Dpi la stragrande maggioranza delle imprese abruzzesi, con l'utilizzo di un sistema click-day che resta iniquo e inadeguato”. 

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