FASE 2: BIONDI, ”PREFETTURA NON BOCCIA ORDINANZA” CHIARIMENTO CON PROFESSIONISTI SU NORME CANTIERI

5 Maggio 2020 14:33

L'Aquila - Terremoto e Ricostruzione

L'AQUILA – «Alla luce del vigente quadro normativo non è ammessa la possibilità da parte dei sindaci di emanare ordinanze confliggenti con le disposizioni emesse in sede centrale. Peraltro neppure a livello regionale si ravvede l’obbligo dello screening sanitario, posto che l’ordinanza presidenziale numero 54 del 3 maggio prevede la mera segnalazione e il conseguente monitoraggio delle persone che, a qualunque titolo, facciano ingresso in Abruzzo a partire dal 4 maggio. Ciò premesso, si ravvisa la possibilità di addivenire ad analogo risultato mediante la sottoscrizione di un’intesa fra istituzioni e associazioni del settore che preveda l’esercizio facoltativo della sottoposizione a tampone sanitario, nel rispetto della libertà di autodeterminazione dei lavoratori e tenuto conto della pari necessità di tutela della salute all’interno del cantiere». Il parere del prefetto dell'Aquila, Cinzia Torraco, sull'ordinanza emanata dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha creato ulteriore tensione sul tema dello screening preventivo a cui dovrebbero essere sottoposti gli operai che rientrano sui cantieri. 

 

“L’ordinanza con cui vengono disposte misure di prevenzione per il contenimento del coronavirus per il personale impegnato nei cantieri pubblici e privati del territorio aquilano non è stata bocciata dalla Prefettura dell’Aquila e il testo del relativo protocollo allegato era stato condiviso anche con il dipartimento di Prevenzione della Asl e l’Ispettorato del lavoro. Al prefetto ho rappresentato la richiesta di maggiore stretta da parte del Consiglio comunale. La sua nota di risposta, in tal senso, riscontra la mia, non dichiara illegittima e tantomeno annulla il provvedimento del 30 aprile che era e rimane vigente”.





Nei giorni in cui divampa la polemica per la mancata riapertura dei cantieri della ricostruzione post-sisma a L'Aquila, a seguito dell'ordinanza sindacale che impone i tamponi alle maestranze, a precisarlo è il sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi. Nella serata di ieri il primo cittadino ha sottoscritto con i rappresentanti degli ordini professionali di ingegneri, architetti, periti industriali, e del collegio dei geometri, l’addendum al protocollo contenente le buone prassi per garantire il contrasto e il contenimento alla diffusione del coronavirus. 

Ad attaccare è invece il deputato del Partito democratico, Stefania Pezzopane che sull'ordinanza “Sbagliato lo strumento: non andava fatta una ordinanza che e’ strumento impositivo ed è stato emanato senza averne l’autorità, ma semmai un protocollo tra parti consenzienti. Sbagliati i tempi: infatti andava sottoscritto, semmai, un mese fa e con la partecipazione della Regione e della Asl per rendere praticabile la raccolta dei tamponi. I cantieri insomma sono rimasti chiusi per un capriccio del sindaco, che non ascolta ed esercita pieni poteri che non ha. Come con i buoni spesa ed il TAR, ora con i cantieri e la Prefettura. Si ripete uno schema perdente”.

A confermare le parole di Biondi una nota dello stesso prefetto dell'Aquila, Cinzia Torraco: “In relazione a quanto apparso in mattinata su organi di informazione online, si precisa che il Prefetto non ha disposto alcuna “bocciatura” dell’ordinanza sindacale emessa dal Sindaco del Comune dell’Aquila in materia di contenimento di diffusione del Covid-19 nei cantieri edili. Il Prefetto Torraco nella sua nota ha esclusivamente rammentato, sul tema in questione, quanto contenuto nel Dpcm 26 Aprile 2020 e nell’Ordinanza n. 54 della Regione Abruzzo, ravvisando la possibilità di addivenire ad analogo risultato prefigurato dall’ordinanza sindacale, mediante sottoscrizione di un’intesa tra istituzioni, enti, ordini professionali e associazioni del settore interessato, che preveda l’esercizio facoltativodella sottoposizione a tampone sanitario, nel rispetto della libertà di autodeterminazione dei lavoratori e tenuto conto della pari necessità di tutela della salute e della sicurezza all’interno dei cantieri”.





Nei chiarimenti dell'ordinanza per “maestranze”, ad esempio, è stato chiarito che dovranno essere intesi tutti coloro che lavorano all’interno delle aree interessate dalle opere, così come le imprese subappaltatrici e gli autonomi dovranno essere già in possesso di dispositivi di protezione al momento della presa in servizio.

“L’integrazione al protocollo è uno strumento per l’ulteriore definizione di quelli che saranno compiti e responsabilità delle aziende e dei soggetti impegnati a vario titolo nella ricostruzione, al fine di garantire la sicurezza di lavoratori e dell’intera comunità aquilana”, dice Biondi

“In questa fase gli oneri dovranno essere a carico delle imprese ma, come ho già scritto il 20 aprile scorso, in maniera preventiva, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Paola De Micheli, è necessario un intervento normativo che consenta di riconoscere un contributo aggiuntivo alle imprese impegnate nella ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma 2009 per sostenere i maggiori oneri legati all’emergenza Covid-19. Che la questione sugli oneri per la sicurezza sanitaria nei cantieri sia aperta, peraltro, è stato ribadito oggi su Il Sole24Ore dal presidente nazionale Ance, Gabriele Buia”, ha concluso il primo cittadino.

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