FALLIMENTO MERCATONE UNO: PAURA PER I 100 DIPENDENTI DELLE SEDI ABRUZZESI

25 Maggio 2019 16:43

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Amara sorpresa per i circa 100 dipendenti abruzzesi di Mercatone Uno che, senza alcun preavviso da parte della proprietà, questa mattina si sono recati normalmente al lavoro, trovando però chiusi centri commerciali e magazzini.

La chiusura è l’effetto della sentenza con cui, nella giornata di venerdì, il tribunale fallimentare di Milano ha decretato il fallimento della Shernon Holding srl, che nell’agosto del 2018 aveva a sua volta rilevato i punti vendita dello storico marchio emiliano, mitico sponsor di Marco Pantani e di tanti altri campioni del ciclismo negli anni 90.

Serrande abbassate nei 55 punti vendita della nota catena della grande distribuzione di mobili in tuta Italia, compresi i punti vendita di Sambuceto 8Chieti9, Pineto (Teramo) e Colonnella (Teramo).





Sono oltre 500 le aziende fornitrici coinvolte dalla vicenda della Mercatone Uno, che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro.

Di fronte alla sentenza di fallimento, l'Associazione Fornitori Mercatone Uno rende noto di seguire attentamente “il percorso giuridico che si evolverà, soprattutto per capire le conseguenze tra questo fallimento e il procedimento di amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone, al fine di tutelare i crediti dei propri associati e i livelli occupazionali”.

I fornitori, ha dichiarato William Beozzo direttore dell'Associazione, “hanno sempre manifestato a tutti gli organi competenti le proprie perplessità sull'operazione con Shernon Holding. Sono stati persi altri 8 mesi e ulteriori risorse finanziarie. Ricordiamo che in gioco non ci sono solo i 1.860 dipendenti del Gruppo, a cui mandiamo tutta la nostra solidarietà, ma anche tutti i dipendenti delle nostre aziende, un indotto che coinvolge in Italia quasi 10 mila persone”.





“C'è un problema serio anche con la clientela: molta gente si è presentata stamattina nei punti vendita per ritirare merce sulla quale aveva già versato degli acconti nei giorni scorsi per migliaia di euro”.

A raccontarlo è Luca Chierici, segretario della Filcams-Cgil di Reggio Emilia, in presidio con i lavoratori della Mercatone Uno nel punto vendita di Rubiera. “Le persone, trovando il negozio chiuso, in alcuni casi se la prendono con i dipendenti che ovviamente non hanno alcuna responsabilità”, spiega.

Scene analoghe si stanno ripetendo anche negli altri punti vendita in giro per l'Italia, dal momento che fino a ieri l'attività di vendita era proseguita senza problemi. “Al momento non sappiamo se domani o lunedì saranno in grado di riaprire, abbiamo provato a contattare il curatore fallimentare, ma invano”, ha aggiunto Chierici.

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