ELEZIONI: MAZZALI (GRANDE SUD) ALLONTANA PDL, ”CI E’ INDIFFERENTE”

17 Febbraio 2013 17:24

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L’AQUILA – “I rapporti di Grande Sud con il Popolo della libertà abruzzese? Di indifferenza totale. Siamo in coalizione con loro, abbiamo scelto a livello romano e Silvio Berlusconi ha preso un impegno sul nostro programma. In Abruzzo ho creato una forza di persone che rappresentano quasi tutte liste civiche. Oggi con il Pdl nulla abbiamo a che fare, ci riteniamo assolutamente un’alternativa che intercetta gli scontenti e i delusi”.

Così la capolista alla Camera in Abruzzo di Grande Sud, Barbara Mazzali, ai microfoni di AbruzzoWeb segna la distanza tra il suo movimento, che guida in regione da quattro anni, e il partito più grande del centrodestra. C’è invece comunanza di obiettivi con altre liste civiche di scontenti, ma con una differenza.

“Abbiamo motivi di condivisione con Rialzati Abruzzo, è un concetto assolutamente simile al nostro, la grossa appartenenza al territorio, con il limite di non avere una rappresentanza governativa, che invece è il vantaggio di Grande Sud – spiega, marcando la differenza – Senza la rappresentanza parlamentare, le civiche difficilmente danno risposte e sopravvivono”.





La candidata parla anche del presidente della Regione, Gianni Chiodi, che di recente ha difeso in una nota.

“A Chiodi riconosco un ruolo istituzionale che credo abbia condotto dignitosamente, ma la politica che lo circonda non è stata così lungimirante e di supporto – attacca – Tra Giunta e Consiglio ormai è un presidente abbandonato. Per quanto riguarda la figura personale, è una bravissima persona e merita tutto il rispetto e non certo le parole che ho letto ultimamente”.

Scontata la domanda successiva, se sarà lui il prossimo candidato alla presidenza della Regione di Grande Sud.





“Intanto bisogna vedere se si vuole ricandidare o se pensa nella sua vita di fare dell’altro, in questo momento non lo so – premette la Mazzali – Tutte le nostre alleanze saranno sui programmi, sul ‘progetto Abruzzo’. Se Chiodi lo metterà nel suo programma sarà il nostro candidato naturale”.

Si parla anche del ‘fare’ politica. “Ho una visione molto diversa da quella che ho incontrato in questa regione: propensione ai tavoli con gli addetti ai lavori, a condividere le problematiche, senza questo il politico non deve prendere decisioni”, spiega.

“Una donna ha una propensione in più, è abituata a gestire una famiglia e le dinamiche non sono molto diverse rispetto a quelle della vita sociale”, conclude. (alb.or.)

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