L’AQUILA – “Futuro e libertà, alle ultime amministrative, ha determinato un’alleanza alternativa al Popolo della libertà che è stata premiata dagli elettori ad Avezzano, Montesilvano e Spoltore, un accordo che potrà essere rodato alle prossime regionali”.
Daniele Toto, vice segretario nazionale di Futuro e libertà, deputato uscente e ricandidato alla Camera al numero due dietro il leader del partito, Gianfranco Fini, ha le idee chiare sul post-voto del 24 e 25 febbraio e annuncia la futura collocazione del movimento.
Per il momento, comunque, Fli, insieme all’Unione di centro e a Scelta civica, sostiene come candidato alla guida del Paese il premier Mario Monti: “l’attuale governo non ha avuto il tempo di avviare politiche di sviluppo, nel futuro bisognerà puntare sull’occupazione, anche attraverso una visione strategica industriale che per troppi anni è stata abbandonata”.
A livello locale, per Toto “la ricostruzione mancata dell’Aquila è l’esempio plastico dell’inettitudine del governo precedente, l’esecutivo Monti ha affrontato la vicenda con serietà, il ministro Fabrizio Barca ha rimesso ordine in quella che sembrava una lotta tra galli nel pollaio: il capoluogo non meritava una politica da due soldi, ora sono finalmente ottimista e fiducioso”.
“Un parlamentare non dovrebbe mai fare ciò che è conveniente per qualcuno, ma ciò che è giusto per tutti, andare via dal Popolo della libertà è stata la scelta politica migliore che potessi fare, non sono per nulla pentito”, conclude rivendicando l’abbandono del Pdl: “scriveva Confucio che ‘chi vede il giusto e non lo fa, manca di coraggio'”. (pi.bi.)
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