WWF, COMITATI E CONSAB SI OPPONGONO ALLA REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO

DISCARICA SPOLTORE: CONTINUANO LE POLEMICHE

14 Settembre 2010 16:36

Pescara - Cronaca

Continuano le polemiche sulla nascita di una discarica di Fosso Grande a Spoltore (Pe) che dovrebbe essere realizzata dalla Deco Spa.

Non è bastato neanche il comunicato diffuso dall’azienda stessa in cui si specifica che non vi è nessun progetto di realizzazione corso per placare gli animi accesi delle vari associazioni ambientaliste e dei comitati che si oppongono al progetto.

Prima il Wwf si dichiara assolutamente contrario all’impianto cvhe modificherebbe il territorio e la perdita delle sue caratteristiche ambientali, urbanistiche e paesaggistiche.

Si fa poi sentire anche il Comitato contro la discarica che nonostante le spiegazioni della Deco, non indietreggia e chiede un confronto con la società per chiarire la situazione.

Si unisce all’invito anche l‘unione dei consumatori Consab che sottolinea l’esigenza di valutare ogni aspetto la vicenda “che necessariamente non può non rilevare l’esigenza di massima trasparenza circa l’interesse pubblico prevalente alla tutela dell’ambiente”.

WWF BOCCIA LA DISCARICA: “SITO SBAGLIATO”

Il Wwf non ha dubbi: “Il sito è sbagliato, gli impianti di trattamento sono necessari ma vanno localizzati in aree dedicate”. Anche gli ambientalisti bocciano l’ipotesi della discarica di Fosso Grande a Spoltore (Pe), nel giorno in cui anche l’azienda che ha proposto l’impianto, la Di Zio, è uscita con un comunicato nel quale si cerca di sottolineare che “la Deco non si propone e non ha mai presentato alcun progetto per realizzare una discarica in territorio di Spoltore e nell’area oggetto delle citate notizie giornalistiche. Dunque, non vi è alcuna discarica in corso di progettazione o realizzazione in quell’area”.

Ma è lo stesso Wwf Abruzzo ad “associarsi alle preoccupazioni espresse da cittadini, urbanisti ed amministratori esprimendo il proprio dissenso sulla localizzazione del progetto. L’associazione è consapevole dell’imprescindibile urgenza di potenziare la raccolta differenziata e della conseguenza necessità di realizzare impianti dove i rifiuti siano raccolti, lavorati e avviati al recupero”.





“E’ del tutto evidente, però, che l’installazione di un simile impianto comporta inevitabilmente la modifica del territorio e la perdita delle sue caratteristiche ambientali, urbanistiche e paesaggistiche. Pur rispettando il legittimo diritto di un privato a presentare una simile proposta, la scelta localizzativa non può che essere compiuta da un ente pubblico a rilevanza territoriale in grado di avere una visione complessiva delle dinamiche in atto e titolare di strumenti di pianificazione e programmazione territoriale”.

COMITATO: “LE AZIONI LEGALI NON CI SPAVENTANO. VOGLIAMO CONFRONTO CON DECO”

Anche il Comitato dei cittadini si oppone alla discarica di Fosso Grande e dichiara di andare avanti con l’opera di informazione su quanto dovrebbe essere realizzato, nonostante la Deco, società che realizzerà l’impianto, abbia minacciato provvedimenti legali e civili.

“Andiamo avanti – afferma il Comitato – Abbiamo iniziato da due mesi e mezzo  un’azione di sensibilizzazione sociale nei confronti dei residenti di Spoltore e Pescara riguardo un centro di lavorazione dei rifiuti che dovrebbe sorgere a Fosso Grande”.

“Non crediamo – continua il Comitato – al contrario del privato che vuole realizzarlo, che ‘questa attività sia del tutto compatibile con il contesto territoriale circostante e che non interferisce minimamente con la diversa destinazione delle aree limitrofe’. Non siamo d’accordo con il privato quando sostiene che ‘la destinazione agricola è residuale”.

“È inevitabile che un insediamento quale quello in esame vada realizzato, previo adeguamento formale dello strumento urbanistico e previa riqualificazione dell’area interessata, in zona agricola”. L’insediamento produttivo, per sua natura deve essere ubicato in zona artigianale o industriale”.

“Le opinioni del privato  – aggiunge – non corrispondono con le nostre: la differenza di opinioni si chiama democrazia, per qualcun altro é evidentemente un pericolo e ci risponde con azioni civili e penali. Crediamo che la viabilità della zona subirà un pesante incremento di traffico con il via vai dei camion e non si tratterà solo di un ‘ipoetico impatto negativo’. Da mesi abbiamo chiesto gli atti amministrativi previsti dal codice ambientale e non ci sono stati forniti”.

“Il privato investe nove milioni di euro? – chiede il Comitato – L’iniziativa economica è garantita dalla Costituzione non siamo certamente noi né a volerla ledere né limitare e, comunque, non è beneficenza. Noi stiamo chiedendo solo trasparenza rispetto a quelli che possono essere definiti impatti ambientali collegati alla localizzazione di un impianto che il comitato ha sempre dichiarato essere tale ovvero quello della proposta al comune”.

In conclusione il Comitato rinnova l’invito al privato a essere presente alla riunione pubblica che si svolgerà venerdì 17 settembre alle 19,30 presso la sala del Consiglio della circoscrizione Colli in Via di Sotto, davanti tutta la cittadinanza “in modo da chiarire – ribadisce – una volta per tutte, la regolarità e la correttezza delle procedure rispetto la materia della normativa ambientale”.





CONSAB: “CONFRONTO PUBBLICO CON DECO”

L’Unione Consumatori Consab “invita l’azienda Deco a un incontro pubblico in data da concordarsi con l’amministrazione comunale di Spoltore ed il Comitato, al fine di valutare in ogni aspetto la vicenda che necessariamente non può non rilevare l’esigenza di massima trasparenza circa l’interesse pubblico prevalente alla tutela dell’ambiente nei confronti di ogni eventuale ipotesi di impatto ambientale, nella comparazione con il consentito interesse privato dell’impresa alla localizzazione dell’impianto.

In una nota i consumatori spiegano che nel frattempo hanno “avuto modo di verificare sin dal primo incontro costitutivo, la puntualità e l’assoluta serietà e buona fede con la quale il Comitato ha esaminato e diffuso gli atti ed i progetti pubblici presentati al Comune di Spoltore”.

“Con altrettanta chiarezza la Consab – prosegue – ha richiesto all’amministrazione comunale di Spoltore gli atti riferiti agli adempimenti richiesti dal Codice Ambientale per la parte riferita al progetto di impianto di selezione di rifiuti provenienti esclusivamente dalla raccolta differenziata, con esclusione di ogni forma di trattamento di rifiuti organici ed indifferenziati, senza avere risposte in merito, (esattamente quello di cui si è sin qui parlato).

La stessa richiesta la Consab la formula pertanto a codesta azienda, che contava di incontrare peraltro alla riunione a cui era stata invitata, riunione tenutasi presso il Consiglio di Circoscrizione di Pescara Colli quale occasione di confronto sereno, democratico e costruttivo”.

Un confronto sereno “che l’azienda è tenuta – a parere della Consab – per la responsabilità sociale di impresa che nel settore ambiente e rifiuti, deve necessariamente animare l’azione imprenditoriale nei confronti dei diversi attori pubblici, privati ed i particolare dei portatori di interessi diffusi, i quali giammai hanno inteso entrare a gamba tesa sull’iniziativa economica dell’azienda, ma solo ed esclusivamente esercitare il sacrosanto diritto alla trasparenza amministrativa ed alla tutela dell’ambiente e delle sue ricchezze”.

 

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