NOMINE SANITA' E SPOILS SYSTEM IN REGIONE, NERVI TESI E CAOS NEL CENTRODESTRA. DOPO GRAN RIFIUTO DI ZAVATTARO ATTESA PER SCELTA SOSTITUTO TRA I 25 MANAGER IDONEI. DECISIVA GIUNTA DI LUNEDI' PER AZIENDA TEATINA E TESTA A L'AQUILA?

DG ASL: TENSIONI, GIALLO SU SHORT-LIST, A CHIETI IL ”TEDESCO” SCHAEL IN POLE

6 Settembre 2019 07:21

Regione -

L'AQUILA – Sono 25 i profili ritenuti idonei dalla speciale commissione di valutazione che ha esaminato le domande di partecipazione al bando per il reperimento dei manager Asl vacanti delle aziende di L'Aquila e Chieti.

È giallo, invece, su una mini lista di sei “super idonei”, forse particolarmente graditi, che sarebbe nelle mani del governatore Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, consegnato, come dicono in seno alla maggioranza di centrodestra, dallo stesso organismo guidato dal capo Dipartimento della presidenza, Emanuela Grimaldi, fedelissima del governatore.

Un giallo che nessuno ufficialmente vuole chiarire, neppure Marsilio che finti a lui vicine ieri hanno definito infuriato.

Tutto ciò in un quadro nel quale anche all’interno della maggioranza di centrodestra c’è chi è imbarazzato e anche arrabbiato per l’impasse e le polemiche sulle nomine, a partire dalle Asl per finire con il resto dello spoils system, non chiuse a quasi sette mesi dalle elezioni del 10 febbraio scorso.





Tanto che per evitare una prima, seria, spaccatura interna, sarebbe stata fissata una riunione di Giunta risolutiva per lunedì prossimo, la prima dopo la pausa estiva, alla quale parteciperà anche l’assessore regionale al Bilancio e al Personale Guido Liris, di professione dirigente medico nella Asl provinciale dell’Aquila, in questi giorni in vacanza, la cui assenza alla luce della conquista dell’appellativo di uomo forte dell’esecutivo, oltre che di fiducia del collega di partito Marsilio, è stata molto sentita in termini di organizzazione e programmazione, soprattutto nella sanità.

Tornando alla short list, si tratta di uno sparuto drappello di manager, che nessuno, però, conferma ufficialmente, da cui attingere, senza tante alternative, il nome per sostituire Francesco Nicola Zavattaro, l'attuale coordinatore dell'intero comparto salute della Regione Friuli Venezia Giulia che dopo la designazione da parte di Marsilio ha rifiutato clamorosamente il ritorno all'azienda sanitaria provinciale di Chieti, in un cima di polemiche seguito al no della Regione ad accettare le sue richieste di garanzie da calare in un documento da allagare al contratto.

Per quel posto, c’è in pole position il “tedesco” Thomas Schael, ex dg a Bolzano, azienda che, sotto la sua gestione, ha ottenuto risultati lusinghieri in termini economici e di servizi. Azienda da cui però sarebbe stato cacciato per uno strano caso legato a una polizza assicurativa per dipendenti non rinnovata.

Uno scioglimento anticipato del contratto che ha provocato molto rumore, soprattutto alla luce della performance ottenute che sono state anche oggetto di studio.

La sua designazione, se i rumors dovessero essere confermati, potrà avvenire già nella giunta convocata per lunedì pomeriggio all'Aquila (al mattino Marsilio parteciperà alla manifestazione di piazza anti-governo indetta dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni). Tra l'altro la soluzione del rebus è tutta nelle mani di Marsilio, che ha accentrato la valutazione anche rispetto all'assessore alla Salute, Nicoletta Verì, della Lega, alla quale i vertici di partito hanno imposto di non intromettersi visto che la “frittata” è stata fatta proprio da Marsilio. Il governatore ha infatti designato Zavattaro e il romano Roberto Testa alla Asl provinciale dell’Aquila innescando prima di ferragosto una mini-crisi politica, non ancora del tutto risolta, da parte della Lega che ha ritirato gli assessori dalla giunta in attesa di chiarimenti perché non coinvolta nella scelte, oltretutto avendo individuato per il capoluogo regionale il professor Ferdinando Romano.





Il rifiuto Zavattaro ha prodotto ulteriore tensione su un tema, quello delle nomine Asl, che si stanno rivelando un duro ostacolo per il centrodestra: Marsilio ha incassato il “no” del manager che chiedeva integrazioni al contratto con una serie di punti politici e programmatici su cui fissare obiettivi e attività con l'intento di non rimanere con il cerino in mano rispetto, ad esempio, al caso del project financing del nuovo ospedale di Chieti.

La Giunta non ha ritenuto opportuno assecondare le richieste del manager, ritenendo che potesse crearsi un pericoloso precedente. Le aziende provinciali di L'Aquila e Chieti restano però ancora senza vertici a distanza ormai di quasi sei mesi dall'addio dei precedenti direttori generali. Una vacatio preoccupante che sta creando malumori anche all'interno della maggioranza.

Tanto che più di un esponente si attendeva già per oggi la convocazione di un tavolo di confronto. Cosa che non è avvenuta. La chiusura del caso Chieti è fondamentale anche per L'Aquila: la nomina di Testa è infatti legata a doppio filo all'altra. L'intenzione della Giunta è di portare le due delibere ad un'approvazione contemporanea.

In questo senso, La Lega già nel corso di una delle ultime giunte aveva sventato il blitz, chiedendo uniformità di provvedimento. Intanto, emergerebbe che della lista speciale farebbero parte oltre a Zavattaro, Testa, Romano e Scael, le due donne Coppola, attuale direttore amministrativo della Asl dell’Aquila e Silvia Cavalli, ex direttore amministrativo nell’azienda del capoluogo di regione. 

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