DECRETO SISMA: MARSILIO, ”DA COMMISSIONE POCHI PASSI AVANTI”

21 Novembre 2019 17:32

Regione -

ROMA – “Questa mattina ho personalmente seguito alla Camera i lavori della Commissione Ambiente, e ho parlato con diversi soggetti, tra i quali il sottosegretario Castaldi, la relatrice Pezzopane, i deputati D’Eramo, Trancassini, Patassini e Baldelli“.





Così, in una nota, il presidente della Regione, Marco Marsilio, poco dopo aver lasciato Montecitorio dove sono ripresi i lavori della Commissione Ambiente per la conversione in legge del Decreto Sisma.

“A tutti – spiega Marsilio – ho rappresentato la preoccupazione per i risultati, che al momento giudico scarsi, prodotti dai lavori della Commissione. Troppi gli emendamenti respinti o dichiarati inammissibili, troppe le questioni importanti su cui finora si è preferito ‘accantonare’ i relativi emendamenti. Pochi quelli approvati, e tra questi anche uno del tutto inefficace: la norma per consentire di avvalersi delle società in house per l’assistenza tecnica, così come è stata riscritta dalla maggioranza che l’ha approvata, non serve a niente e a nessuno. Si prescrive, infatti, la condizione che questo avvalimento può avvenire solo con convenzioni ‘non onerose’ e nel rispetto ‘della normativa italiana ed europea’”.





“Non ci voleva una legge per ‘autorizzare’ la Regione ad avvalersi gratuitamente di una propria società, ed è pleonastico scrivere che si debba fare nel rispetto della legge italiana, neanche fossimo in un altro paese. Argomenti fondamentali come il trattamento del personale precario, il reclutamento di nuove risorse umane, i fondi per le maggiori spese e minori entrate dei comuni, sono stati tutti demandati ad altri ‘tavoli’, con il Ministro della Funzione Pubblica piuttosto che con il Mef in sede di Bilancio”.

“Ho rivolto a tutti un estremo appello ad avere coraggio, ad affrontare di petto i ministeri che frappongono ostacoli (per fare un esempio, il Mibact continua a osteggiare l’emendamento per risolvere il problema altrimenti insuperabile delle ‘lievi difformità’ nei comuni fuori cratere), reclamando l’urgenza e l’inderogabilità di risolvere le questioni rimaste aperte. Voglio sperare che il Parlamento abbia la forza di raccogliere questo appello, che non proviene da una parte politica ma dai territori. Si tratta, infatti – conclude Marsilio -, di richieste condivise da tutte le istituzioni e da tutte le parti sociali”. 

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