DANNI DA SISMA 2009 MA A MONTESILVANO, OK A 200 MILA EURO PER RICOSTRUZIONE CASA

13 Luglio 2020 07:42

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Circa 200.000 euro sono stati stanziati dall'Ufficio speciale di Fossa (Usrc) a beneficio del Comune di Montesilvano, in provincia di Pescara, che li girerà a un privato per ristrutturare la sua abitazione. 

Il terremoto dell'Aquila del 2009, dunque, come riporta Il Messaggero, avrebbe fatto danni fin sulla costa abruzzese, anche se il Comune di Montesilvano dal 2009 non ha mai ricevuto soldi per riparare case private compromesse dal sisma di 11 anni fa. 

La vicenda nasce da carte bollate e da una perizia che è poi risultata fondamentale per la decisione finale dei giudici del Tar di Pescara: Tutto parte nell'ottobre del 2009 quando il cittadino “protocolla al Comune di Montesilvano una domanda di concessione di contributo per la riparazione dei danni subiti dalla sua abitazione a causa degli eventi sismici dell'aprile 2009”. 





Passano i giorni, i mesi, e grazie al silenzio-assenso da parte dell'ente il privato matura l'idea che il contributo gli spetta e fornisce anche integrazioni progettuali. 

Il Comune però – si legge ancora sulle colonne del Messaggero – nel 2017 “preso atto della relazione istruttoria dell'Ufficio tecnico” comunica “che le richieste di concessione di contributo non possono essere accolte in quanto la mancanza delle condizioni di sicurezza delle parti strutturali, dichiarate dal tecnico-progettista, non sono attribuibili all'evento sismico ma alla vetustà del fabbricato in relazione alla tecnica strutturale adottata all'epoca della sua edificazione”. 

A questo punto il cittadino ha deciso di chiamare in causa il Tar: I giudici prima di decidere affidano a un tecnico una perizia per sapere se, alla luce delle relazioni dell'amministrazione e del ricorrente, appaia “più probabile che non” che i danni, per i quali è stata richiesta la concessione del contributo rientrino nelle ipotesi riconducibili al sisma del 2009. 

Il perito conclude che “Dal sopralluogo effettuato, dai riscontri effettuati, dalle relazioni dell'amministrazione e del ricorrente e in risposta al quesito richiesto si ritiene che appaia 'più probabile che non, che i danni, per i quali è stata richiesta la concessione, rientrino nelle ipotesi che danno diritto a tale contributo in quanto riconducibili al sisma del 2009'”. 





Il Tar nel gennaio 2019 dà quindi ragione al cittadino che a quel punto si aspetta di avere i soldi. Passa più di un anno, la sentenza non viene appellata e i soldi restano 'congelati'.

Il privato allora si rivolge di nuovo al Tar chiedendo che Usrc e Comune liquidino il dovuto. 

Il Tar si pronuncia a giugno 2020 e dà 30 giorni agli enti per ottemperare. 

Il 9 luglio l'Usrc con una determina è costretto a “passare” i 200.000 euro al Comune di Montesilvano che ora dovrà darli al cittadino.

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