CROGNALETO, MARSILIO A DE MICHELI: ”LE HO RICORDATO URGENZE NOSTRA REGIONE”

21 Ottobre 2019 09:39

Regione -

CROGNALETO – “Ho ricordato al ministro le urgenze per la nostra regione, che per decenni dal punto di vista delle infrastrutture ha avuto troppo poco, rispetto al fabbisogno, e il risultato è questo tremendo solco, che si e scavato tra l'Abruzzo e le regioni circostanti”.

Così il presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, che oggi ha incontrato a Crognaleto, in provincia di Teramo, assieme ai sindaci del territorio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, del Partito democratico, ex commissario per la ricostruzione post-terremoto del Centro Italia.





Oggetto dell'incontro, il nodo delle infrastruttture, della viabilità e della messa in sicurezza idrogeologica delle aree interne, e anche in generale lo stato dell'arte di una ricostruzione post-sismica 2016 e 2017, che dopo tre anni, ancora non muove i primi tangibili passi, anche nelle decine di frazioni del comune “diffuso” di Crognaleto, colpito anche, per di più, dal sisma del 2009.

A De Micheli, dopo l'incontro, è stato consegnato dal sindaco di Crognaleto, Giuseppe D'Alonzo, il Premio della Castagna d’Oro, nell'ambito della Sagra della castagna, che si e' svolta nella frazione di Senarica, che ogni anno viene insignito ad “un personaggio che si è distinto per l’attenzione e l’impegno profuso a favore del territorio”.





“Al ministro – prosegue Marsilio – ho elencato le opere infrastrutturali in corso, quelle già finanziate e programmate, per le quali il tema è l'apertura dei cantieri, in tempi possibilmente celeri. Ma soprattutto ho elencato le opere che non sono finanziate, ma di cui abbiamo bisogno, innanzitutto le ferrovie Pescara-Roma e L'Aquila-Sulmona, che devono diventare ferrovie vere, con potenziamenti, raddoppi, velocizzazioni, sistemi di segnalamento”. “Lo stesso vale per le strade e le autostrade – prosegue Marsilio – e per i nostri porti, che devono diventare finalmente efficienti, sia per la funzione commerciale, che per quella turistica”.

“Un complesso di attività – tiene infine a sottolineare Marsilio – su cui il ministero deve assumere un impegno forte, vincendo le resitenze di campanile di altri territori, e vincendo anche la sottocultura secondo la quale, visto che in Abruzzo non abitano dieci milioni di persone, non ci sarebbe 'mercato' sufficiente a giustificare questi investimenti. Credo al contrario che la mobilità sia un diritto anche nelle aree interne, nei territori fragili, a scarsa densità di popolazione”. (f.t.)

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