CRISI ABRUZZO: TAGLI AL CREDITO, PRESENTAZIONE STUDIO DELLA CNA

25 Aprile 2017 17:51

Regione - Economia

PESCARA – “Rubinetti delle banche sempre più a secco per il sistema produttivo abruzzese, a meno di pagare tassi di interesse stellari. Tutto ciò mentre nella 'pancia' degli Istituti cresce il risparmio delle famiglie”. 





Questo quanto rilevano alcune anticipazioni dello studio realizzato da Aldo Ronci per la Cna Abruzzo, relativo al quarto trimestre dello scorso anno, che sarà presentato domani, alle 10.30, a Pescara nel corso di una conferenza stampa, presenti il presidente e il direttore della confederazione artigiana, Italo Lupo e Graziano Di Costanzo. 

“Tra ottobre e dicembre, in base alle cifre ricavate da Bankitalia – secondo la ricerca – il credito erogato ha subito una flessione di 223 milioni rispetto al trimestre precedente: 23 miliardi e 131 milioni di euro, contro 23 miliardi e 354 milioni di euro, con un valore percentuale (0,95%) superiore allo 0,38% nazionale. 





A fare le spese del taglio è stato il sistema produttivo che ha subito una sforbiciata di 228 milioni, suddivisi tra i 220 milioni in meno alle società non finanziarie e gli 8 alle micro imprese; tutto il contrario di quanto accaduto alle 'famiglie consumatrici', in attivo di 5 milioni”. 

“Ma se le forbici hanno colpito pesantemente e nel suo insieme il sistema produttivo – conclude Ronci – sul piano territoriale i tagli non sono stati affatto omogenei nelle quattro province abruzzesi. Perché a fronte del picco registrato a Teramo (-88, con il 3,87% in meno), le altre aree hanno subito cadute più lievi, come Chieti (-57), L'Aquila (-51) e Pescara (-32)”.

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