COVID: PEZZOPANE PRESENTA INTERROGAZIONE CONTRO LIRIS MEDICO E ASSESSORE

3 Aprile 2020 19:03

Regione - Politica

L'AQUILA – Approda in parlamento il caso Guido Liris, l’assessore regionale al Bilancio e al Patrimonio, tornato a fare il medico con un contratto part time alla Asl provinciale dell’Aquila, continuando a svolgere il ruolo di componente di giunta. 

Parlando di “scandalo di portata nazionale”, per la incompatibilità di legge dei due ruoli, il deputato aquilano del Pd Stefania Pezzopane ha annunciato la presentazione di una interrogazione urgente al Ministro della Salute Roberto Speranza, chiedendo la rapida acquisizione degli atti della Direzione generale della Asl. 





A difendere, ed anzi lodare, invece la scelta di Liris, è stato invece, dopo il presidente della Regione, Marco Marsilio, anche il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, nella consueta diretta facebook. Come Liris, anche Marsilio e Biondi sono di Fratelli d'Italia.

Dalla parte opposta il consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci, si è recato oggi alla Asl per chiedere la documentazione relativa al contratto di Liris minacciando di chiamare i carabinieri. Errico D'Amico, responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza della Asl, ha assicurato che tutte le carte richieste gli saranno consegnate lunedì. 

Tuona intanto Pezzopane: “Ci sono gravi responsabilità amministrative e temo penali, se l’assessore Liris voleva offrire il suo contributo come medico, avrebbe potuto farlo come volontario ed il gesto sarebbe stato sicuramente apprezzato da tutti noi. Il Pd ha immediatamente denunciato la vicenda e ci aspettavamo le scuse ed un gesto di autotutela”





“Invece di annullare immediatamente l’atto Amministrativo della direzione generale della Asl, c’è chi si prodiga a difendere l’indifendibile, sancendo così irrimediabilmente la verità: siamo di fronte ad una operazione di carattere prettamente partitico – prosegue Pezzopane -. La incompatibilità tra il ruolo di consigliere assessore regionale e dipendente Asl è sancita da norme chiare ed evidenti, che chi riveste responsabilità politiche ha l’obbligo di conoscere e di far rispettare. È vero o non è vero che c’è un atto amministrativo della Direzione generale della Asl che affida all’assessore Liris un incarico di dirigenza con relativa indennità? È vero che con questo atto amministrativo si assegna un vero e proprio compito dirigenziale? E’ vero che l’assessore Liris dovrebbe, secondo l’atto amministrativo adottato, assumere la responsabilità della Direzione strategica?È vero che questo incarico è prettamente amministrativo e come tale finalizzato alla gestione delle risorse erogate alla Asl dalla regione di cui l’assessore Liris è proprio assessore al bilancio? È vero che è stato attribuito un ruolo di Direzione strategica, con stipendio ed indennità dirigenziale?” 

“Sconcertanti quindi le affermazioni di Marsilio e di Biondi evidentemente complici di questa allucinante operazione, fatta in disprezzo delle leggi e delle competenze interne alla Asl che certo vengono per l’ennesima volta umiliate. Marsilio, Biondi, Testa ed i suoi dirigenti sono tenuti a conoscere le leggi. E non possono ignorare la legge 165/2001 ed altre norme in materia di anticorruzione. Con tutta questa faccenda, come è chiaro, il camice bianco ed il ritorno all’impegno in corsia non c’entra proprio nulla. Chiedo al Ministro di fare luce su questa vicenda allucinante e che vengano acquisiti gli atti anche attraverso una ispezione ministeriale. Tutto ciò avviene mentre l’Abruzzo è in piena emergenza covid19 ed i medici ed il personale continuano ad operare senza tutele e senza tamponi. Le risorse per la direzione strategica all’assessore Liris le trovano, mentre per il personale no. Davvero una vergogna”, conclude la deputata.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: