COVID HOSPITAL PESCARA: ECCO IL PROGETTO, ”A BREVE UN PICCOLO SPALLANZANI”

6 Aprile 2020 19:03

Pescara - Cronaca

PESCARA – Settemila metri quadrati complessivi per ospitare 214 posti letto per pazienti Covid: 40 posti di Terapia Intensiva, 174 di degenza. 

Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e l'assessore alla sanità Nicoletta Verì hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta oggi pomeriggio, il progetto per realizzare a Pescara un ospedale Covid-19. 

La struttura sanitaria verrà allestita nella struttura ex Ivap, adiacente al presidio ospedaliero “Santo Spirito”.

Ieri sera, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha comunicato il parere favorevole e autorizzato la spesa di 7 milioni di euro per i lavori di riqualificazione della palazzina; altri 3 milioni di euro saranno concessi dalla Banca d'Italia. 

“Con 10 milioni di euro si potrà realizzare il progetto dell’Ospedale Covid-19 a Pescara – ha esordito Marsilio – Se dovessero mancare i fondi, la Regione è pronta ad intervenire. Già martedì si procederà all’affidamento della progettazione dei lavori ed entro 24 ore si passerà all’apertura del cantiere”. 

“Secondo i tecnici, serviranno 14 giorni di lavoro – il cantiere sarà attivo notte e giorno – per allestire i primi 20 posti letto e successivamente si procederà a migliorare il progetto. Prima di scegliere la struttura di Pescara, secondo le linee guida dettate dal Ministero della Sanità e dagli infettivologi, i nostri tecnici avevano valutato anche altre ipotesi, tra cui gli immobili di Manoppello. Dopo attente valutazioni, la struttura ex Ivap è sembrata quella più idonea, poiché è collegata al nosocomio ma separata strutturalmente dai reparti dell'ospedale. È un progetto che ha ulteriore pregio: dopo l'emergenza la struttura sarà lasciata in eredità al sistema sanitario regionale. Questa pandemia – ha concluso Marsilio – ci porterà a rivedere l'intera organizzazione sanitaria regionale sul territorio”. 

L'assessore Nicoletta Verì ha annunciato che la Regione Abruzzo è pronta a entrare nella fase 2 dell'emergenza sanitaria. 





“Non dobbiamo allentare il livello di attenzione – ha detto l'assessore Verì – in quanto una cura certa ed un vaccino non li abbiamo ancora trovati. Ci sono dei posti liberi di terapia intensiva a testimonianza che nel nostro sistema sanitario ci sono stati buoni livelli di prevenzione e di cure. Abbiamo più di mille pazienti in osservazione familiare”.

Per il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, “Sono i numeri dell’ennesima realizzazione straordinaria decisa dalla Regione Abruzzo in poche ore e alla quale abbiamo saputo dare immediatezza e concretezza, come ormai consuetudine del nostro Governo di centrodestra, capace di dare il meglio di sé nell’emergenza Covid che ha colpito il mondo”. 

“Con l’esplosione della criticità, si è aperta nel capoluogo adriatico la ricerca di una possibile localizzazione di uno spazio ospedaliero dedicato in modo specifico al trattamento dei 'casi' Covid, non potendo oggi prevedere cautelativamente né quanto durerà l’attuale stato di trasmissione del virus né i possibili sviluppi – ha sottolineato il presidente Sospiri – D’altro canto è anche vero che prima o poi dovranno essere riprese anche le normali attività dei vari reparti del monoblocco, preparandoci anche a fronteggiare con strumenti eccezionali le probabili liste d’attesa che oggi si stanno creando”. 

“Durante la ricerca di spazi adeguati, giustamente la scelta è finita sulla palazzina rossa che, storicamente, ha ospitato vari servizi, dall’Astanteria alla Pediatria, e che oggi, nel pianterreno dell’ex Pronto soccorso ospita i servizi di diabetologia. Ecco, quel fabbricato è oggi l’idea migliore e più adeguata per il Covid Hospital, innanzitutto perché andiamo a utilizzare uno spazio logisticamente separato dal monoblocco principale dell’Ospedale di Pescara, ma pure a esso contiguo e collegato attraverso il piano interrato, con la possibilità di usufruire dunque di tutti i servizi clinici e di supporto del nosocomio, come la radiologia, il laboratorio analisi, la ristorazione, le pulizie e le manutenzioni. Anche in termini organizzativi ciò consentirà una ottimizzazione del personale sanitario e una maggiore efficienza gestionale”. 

“In più tale struttura ci permette anche di pensare al futuro, ossia a quando l’emergenza Covid sarà conclusa perché quell’edificio ristrutturato, riallestito e dotato delle più moderne tecnologie sanitarie d’avanguardia, farà parte integrante dei servizi clinici dell’Ospedale che oggi è sottodimensionato rispetto al volume di attività annualmente erogato. Con i nuovi spazi disponibili ed efficienti si potranno riorganizzare e rendere più razionali i servizi di cura e i reparti liberando spazi all’interno del monoblocco principale. Quindi sarà uno spazio funzionalmente utilizzabile quando, a fine Covid-19, dovremo riprendere le attività cliniche oggi sospese per le quali si creeranno, inevitabilmente, liste d’attesa importanti. Liberando il monoblocco dalla gestione dei pazienti Covid, la dirigenza generale della Asl potrà organizzare e potenziare al meglio i servizi di diagnosi e cura del dopo-emergenza”. 

Quindi i numeri del Covid Hospital Pescara: “L’edificio rosso è composto da 7 livelli in tutto, di cui 6 fuori terra, per 7mila metri quadrati complessivi – ha puntualizzato Sospiri – L’intervento per allestire l’Ospedale Covid riguarderà l’adeguamento di quattro livelli del fabbricato, quarto, quinto, sesto e settimo, per una superficie lorda pari a 3.904 metri quadrati. Entro tre mesi tali spazi andranno a ospitare 214 posti letto per pazienti Covid: 40 posti di Terapia Intensiva, 174 di degenza”. 

“I tre piani, dal quarto al sesto livello, avranno un’identica distribuzione interna degli spazi per attrezzare, su ciascun piano, 58 posti letto Covid; il settimo livello sarà destinato all’elevata intensità di cura con la Terapia Intensiva, a pressione controllata, e la sub-intensiva oltre ai servizi accessori. Già fissati gli step dei lavori e di apertura: la prima fase prevede la realizzazione di 98 posti letto distribuiti al quarto e settimo piano, ovvero entro 35 giorni dall’avvio del cantiere verranno allestiti i primi 58 posti letto di degenza al quarto livello, i primi 36 saranno pronti dopo 25 giorni al massimo, gli altri 22 entro i successivi dieci giorni; entro i successivi 30 giorni saranno pronti anche i 40 posti letto di Terapia intensiva al settimo piano”. 





“Il costo della Fase I delle opere ammonta a 6milioni 957mila euro, oggetto di finanziamento della Protezione Civile. Quindi scatterà la Fase II con il completamento, entro massimo i 30 giorni successivi, del progetto e la realizzazione degli ulteriori 116 posti letto di degenza Covid al quinto e sesto piano e tutte le postazioni pazienti saranno dotate delle più moderne attrezzature di monitoraggio e controllo dei ricoverati”. 

“L’Abruzzo punta a diventare un modello sanitario di eccellenza e la nostra capacità di risposta all’emergenza improvvisa dimostra che ne abbiamo tutte le potenzialità”, ha concluso Sospiri.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa ha espresso la sua “massima soddisfazione per l’operato della Giunta Marsilio che, in poche ore, ha realizzato un progetto miracoloso e lungimirante che consentirà da un lato di separare i pazienti affetti da coronavirus dagli altri reparti, e dall’altro di dotare la Asl di un ulteriore ed efficiente impianto permanente”. 

“I tempi celeri riguarderanno anche la messa in opera immediatamente dopo Pasqua, infatti, si darà il via all’apertura dei cantieri con turni di lavoro di 24 ore. Un’operazione di oltre 11 milioni di euro per la quale va un doveroso e speciale ringraziamento alla Protezione civile e alla Banca d’Italia con il suo vice direttore generale, l’abruzzese Piero Cipollone, per l’importante contributo mosso di 3 milioni”.

“E’ un risultato storico, per Pescara e l’Abruzzo, quello ufficializzato oggi pomeriggio. La riconversione del cosiddetto palazzo rosso, ex sede Ivap, a Pescara, ad ospedale covid. Una struttura sottoutilizzata da anni che, in tempi brevissimi potrà diventare un piccolo Spallanzani”, ha concluso Testa. 

E proprio sulla struttura è intervenuto il vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, del Movimento 5 Stelle: “Per anni ho fatto denunce e chiesto alle istituzioni regionali di intervenire sull'ex sede Ivap, la palazzina rossa di Pescara, affinché venisse riattivata dopo essere stata lasciata inutilizzata. Nessuno mi ha mai ascoltato, men che meno Marsilio da quando, ormai da più di un anno, è diventato presidente di Regione Abruzzo. Adesso che la Giunta si è finalmente decisa a riconvertire la struttura in ospedale Covid viene da dire meglio tardi che mai, ma se fossero state ascoltate prima le richieste che ho lanciato decine di volte in tempo di pace, adesso avremmo una struttura già funzionante e non dovremmo aspettare ancora per vedere i primi pazienti all'interno dell'edificio”.

“Invito, inoltre, la Giunta a non dimenticarsi anche di altre strutture lasciate senza alcun motivo in stato di abbandono. Penso al palazzo in Via Rigopiano, a 50 metri dalla struttura Ex Ivap, di proprietà della Asl di Pescara. È costata tre milioni di euro nel 2014 ed è ancora inutilizzata. Sono anni che faccio battaglie anche per questa riattivazione, e nessuno ha mai mosso un dito. Il Presidente Marsilio e l'Assessore alla sanità Verì, dovrebbero spiegarci perché non si siano attivati per sanare questo spreco e lo stato di abbandono prima che esplodesse l'emergenza Coronavirus. Se fosse successo, adesso avremmo posti letto in più per affrontare la situazione e aiutare concretamente gli abruzzesi. Adesso l'importante è che non si perda altro tempo, perché siamo già in ritardo e le risposte concrete, nella vita reale e fuori dalle conferenze stampa, devono arrivare in fretta”, ha concluso Pettinari.

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