ESTATE DA TUTTO ESAURITO NONOSTANTE TIMORI PANDEMIA MA RESTA NODO CICLABILE, SINDACI FANNO FRONTE COMUNE, ''ULTIMARE LAVORI''

COSTA DEI TRABOCCHI: IL COVID NON FERMA IL TURISMO, ”ORA COMPLETARE VIA VERDE”

2 Luglio 2020 08:10

Chieti -

FOSSACESIA – Un'estate da tutto esaurito a Fossacesia (Chieti), “bandiera blu” da 19 anni, dove stanno arrivando soprattutto i proprietari di seconde case per godere del mare pulito. 

Il post pandemia non ha fermato l'afflusso di turisti ed è soddisfatto il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, soprattutto per lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali animate da giovani. 

Un contesto nel quale la “Via Verde della Costa dei Trabocchi” – pista ciclopedonale che attraversa Fossacesia per i suoi 5 km, dal confine con Rocca San Giovanni (Chieti) fino al fiume Sangro – di fatto è accessibile a ciclisti e pedoni, ma formalmente non è ancora aperta, in quanto sono ancora attivi cantieri, anche nei comuni limitrofi. 

“Eppure sarebbe un valore aggiunto per il nostro turismo – dice Di Giuseppantonio – Come sindaci abbiamo sollecitato la conclusione dei lavori, abbiamo chiesto alla Provincia di Chieti e alla Regione Abruzzo di decidere chi dovrà gestire la Via Verde, perché ci saranno costi da sostenere. Ritengo sia arrivato il momento di riunirsi intorno a un tavolo, Provincia e Regione invitino i sindaci, occorre sollecitare le imprese a completare i lavori”. 

Una pista ciclabile di 134 km che attraversa 19 Comuni con una vista sul mare Adriatico che cambia aspetto a metà percorso e consente in più punti di raggiungere più o meno agevolmente anche le località dell'entroterra.





Sarà così in Abruzzo la “bike to coast” una volta chiusi gli ultimi cantieri; in realtà è già percorribile per circa il 70%.

Sono già tante le strutture ricettive e i servizi complementari a disposizione dei cicloturisti, ora facilmente rintracciabili grazie ad “Abruzzo Bike Friendly” (https://abruzzoturismo.it/abruzzo-bike-friendly), rete costituita dal Dipartimento Turismo della Regione Abruzzo per agevolare gli spostamenti di chi ama vivere il territorio in modo sostenibile.

Altra questione fondamentale per il sindaco di Fossacesia è cosa fare delle ex stazioni ferroviarie. 

“Le abbiamo in comodato gratuito, ma il contratto ormai è scaduto – sottolinea Di Giuseppantonio, in passato presidente della Provincia di Chieti – Insieme ai sindaci di San Vito Chietino e di Torino di Sangro voglio sapere cosa dobbiamo farne”. 

“Abbiamo intanto risolto il problema delle auto che parcheggiavano sulla pista, facendo chiudere bene gli accessi dopo i parcheggi selvaggi del 2 giugno – aggiunge – Non possiamo però impedire alla gente di passeggiare sul tracciato. Quindi è il caso di affrettarsi, trovare risorse, per provvedere alla pulizia, alla sistemazione e quindi all'apertura”. 

Intanto il presidente regionale di Cna Turismo, Claudio Di Dionisio chiede di trovare soluzioni alternative per la mobilità “per rilanciare la Costa dei Trabocchi e l'offerta turistica che questo gioiello può produrre per l'Abruzzo”. 





E chiede la convocazione di un tavolo di lavoro per risolvere i problemi che il puntuale assedio delle auto pone in quel tratto di costa alla sicurezza delle persone e al sereno svolgimento delle attività economiche. 

La nota è indirizzata ai presidenti della Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti, ai sindaci di Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto, San Salvo, alla Camera di Commercio di Chieti-Pescara, a Rete Ferroviaria Italiana, Anas, Agenzia del demanio, Trenitalia e Tua. 

Quel “tratto di costa, attraente e suggestivo, è letteralmente preso d'assalto, soprattutto nei week-end, da un esercito di auto”, fa notare, senza che la contestuale offerta di posti o di mobilità alternativa sia adeguata all'impatto. 

“La Costa dei Trabocchi, con la realizzazione della pista ciclo-pedonale – scrive Di Dionisio – tende ad assumere caratteristiche di un grande attrattore di turismo naturalistico e sostenibile, ogni giorno è meta di visite ed escursioni di italiani e stranieri”. 

A questa forte capacità di attrazione, aggiunge il responsabile regionale di Cna Turismo, Gabriele Marchese, “fanno ostacolo carenze quali insufficienza di parcheggi e di aree di sosta attrezzate, servizi essenziali sia per chi va in bici sia per chi voglia raggiungere spiagge e cale; ancor più per le tante attività che hanno carenza di parcheggi”. 

Per Cna Turismo occorre mettere a punto un piano affinché trabocchi, attività di ristorazione, artigianali, commerciali e agricole, strutture ricettive possano operare senza temere rischi per l'incolumità dei clienti, il tutto anche con soluzioni alternative per la mobilità affidate a bus e treni. 

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