FONDI SANITA': NELLA PRIMA SEDUTA IN VIDEOCONFERENZA INADEGUATEZZA DI TANTI ALLA TECNOLOGIA. BIONDI CONTRO PD: ''FANDONIE INSOPPORTABILI. AVREMO RISORSE. BENE OSPEDALE COVID A PESCARA''. REGIONE: COMPENSAZIONE ALTRE PROVINCE. DEM: NON RACCOGLIAMO PROVOCA

CORONAVIRUS: ACCUSE E PROBLEMI TECNICI L’AQUILA, BAGARRE CONSIGLIO COMUNALE

27 Aprile 2020 20:30

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – Alla fine il consiglio comunale straordinario dell’Aquila, il primo della storia svolto in videconferenza (con annessi problemi: non tutti hanno mostrato di saper gestire la cosa, convocato dal presidente, Roberto Tinari, di Fi, sui temi legati al coronavirus, in particolare sui fondi, e alla conseguente emergenza sanitaria, si è trasformato in una lunga, sfibrante, discussione dalla dubbia utilità. Dalla quale non sono mancate le polemiche, peraltro annunciate, quelle che stesse che hanno caratterizzato gli ultimi giorni.

Tutte le forze politiche hanno utilizzato il dibattito per rivendicazioni reciproche, non senza aspre accuse.

E' emerso, sostanzialmente, che i progetti attorno a cui ruota lo sviluppo prossimo dell'ospedale San Salvatore sono sempre gli stessi: Delta 7 (inaugurazione primo lotto 5 maggio, ha detto il manager Asl Roberto Testa), centrale unica del 118, potenziamento di Terapia intensiva e del laboratorio Analisi per i tamponi. 

Da registrare il duro atto d'accusa del sindaco Pierluigi Biondi, di FdI, che ha ulteriormente calcato la mano rispetto a concetti già espressi con fermezza nei giorni scorsi. Anche se il primo cittadino, prima di togliersi i sassolini dalla scarpe, ha difeso la operazione lampo del covid-hospital a Pescara, opera da 11 milioni di euro, di cui 10 statali, che prenderà corpo tra meno di 90 giorni con 214 posti letto.

Voluta fortemente dal governatore, Marco Marsilio, al quale Biondi è molto vicino, e dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Fi, è stata salutata da dubbi e polemiche politiche dei territori “esclusi” , innescate dalle opposizioni di centrosinistra. Tensioni che hanno coinvolto anche la maggioranza di centrodestra e che hanno portato alla seduta odierna del consiglio comunale.

“È assolutamente fuoriluogo – ha spiegato – la polemica circa un incremento di 215 posti letto dell’ospedale di Pescara perché in realtà si tratta di posti a disposizione in vista di un’eventuale recrudescenza del contagio da coronavirus, tanto è vero che il piano aziendale della Asl1 ne conta 280, quindi 65 in più rispetto a quelli della città adriatica”.

Biondi ha attaccato in particolare il Pd che, a suo avviso, con la precedente ammistrazione regionale ha lasciato la sanità aquilana al palo.  

Il primo cittadino ha messo nel mirino “una parte del Pd”, perché, ha detto, “c'è anche chi si è comportanto diversamente”.





Biondi si è riferito apertamente al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e al deputato aquilano Stefania Pezzopane, accusandoli di “fandonie clamorose, di dimensioni cosmiche”. 

La Pezzopane, nella replica, ha tenuto un profilo istituzionale: “Non raccolgo le provocazioni, avevo già offerto la mia collaborazione al sindaco e al presidente della Regione, ma non ho avuto risposta. L'unica cosa da non fare è buttarla in caciara politica. La cosa da fare, invece, è portare a casa cose buone”.

Pietrucci, dal canto suo, ha rintuzzato: ''Mi aspettavo un esordio del sindaco sui temi, non un atteggiamento così livoroso e rancoroso. Devo dedurre che il sindaco continua a vestire i panni dell'esponente politico e non del sindaco della città. Noi da subito ci siamo messi a disposizione”. 

Biondi ha attaccato sugli ospedali Covid, dicendo che L'Aquila potrà presto beneficiare sul potenziamento delle strutture esistenti che consentiranno di reperire 280 posti letto per il coronavirus.

“Questo non comporta, contrariamente a quanto si dice – ha tuonato Biondi -, che ci sarà un incremento dei posti letto. Magari avvenisse: L'Aquila passerebbe da 424 a 700. E' semplicemente una riorganizzazione. Questa è la prima bugia messa in giro ad arte da una parte del Pd. E anche se fosse vero, la città dell'Aquila ne avrebbe 65 in più di Pescara”.

Poi Biondi ha attaccato Pezzopane e Pietrucci anche per la “giravolta” sull'ospedale di Pescara: “Affermavano il 24 marzo scorso che “Pescara si sta muovendo rapidamente per attrezzare un ospedale Covid. I modelli delle zone che sono state colpite prima di noi dall'onda d'urto sono a disposizione. Sarebbe criminale non guardarvi”. Per cui proponevano le riconversione di una struttura privata, la Reiss Romoli”.

Non solo. Biondi ha bollato Pietrucci e Pezzopane come “neo paladini di una presunta salvaguarda delle aree interne solo a chiacchiere, come dice il segretario provinciale di un autorevole sindacato (Lombardi dell'Anaao, ndr), che evidentemente ha perso il lume della regione nel corso della notte”.  

“Non ricordo levate di scudi nel Pd – ha proseguito il sindaco – quando c’è stato lo sdoppiamento della centrale 118, la cui sede unica regionale era stata individuata nel capoluogo d’Abruzzo dal piano delle emergenze urgenze varato dall’allora presidente di Regione Gianni Chiodi e che invece, con il decreto 95 del 2015 voluto dalla maggioranza guidata da Luciano D’Alfonso, ha avuto una seconda struttura a Pescara”.

“C’è un Accordo di programma che prevedeva l’erogazione di 4,2 milioni ad integrazione delle risorse messe a disposizione dell’Emilia Romagna fermo dal 2016 perché il centrosinistra non è stato in grado a provvedere a un piano di riordino della rete ospedaliera che potesse essere approvato dai ministeri della Salute e delle Finanze e che, quindi, consentisse lo sblocco delle liquidità previste dall’articolo 20 della legge 67 del 1988. – ha sottolineato il primo cittadino – Gli investimenti sull’edilizia sanitaria non hanno nulla a che vedere con il riordino della rete ospedaliera e l’eventuale individuazione di un Dea di secondo livello, che deve poter contare su specialistiche sanitarie e caratteristiche territoriali. A tal proposito L’Aquila vanta un’Università di valore assoluto, scuole di specializzazione e personale ormai abituato alla gestione delle emergenze che va implementato e valorizzato”.





“Era doveroso ricostruire con precisione i fatti oltre che ristabilire un principio di verità e correttezza di comunicazione di cui, ora più che mai, ha bisogno questa città” ha concluso il sindaco.

Dopo una seduta fiume, il consiglio ha stabilito di votare un documento unico nella prossima assise, non esaminando quello proposto dal capogruppo Pd, Stefano Palumbo.

Tanti gli interventi, il deputato aquilano della Lega Luigi D’Eramo, segretario regionale, ha ventilato l'ipotesi di configurare il San Salvatore come ospedale Covid-Free, ripristinando le specialità che fino ad ora sono state sospese, come detto dal suo coordinatore dell’ufficio politico, Pierluigi Cosenza, primario del reparto di Degenza Breve dell’ospedale dell’Aquila e componente della Tsk force di area costituita dall’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, anche lei salviniana. 

“Il terzo piano del Delta 7 sarà inaugurato il 5 maggio, è già pronto” ha detto il manager Asl, Roberto Testa.

L'assessore regionale Guido Liris ha asupicato il ritorno alla normalità dell'attività ospedaliera e ha parlato del Covid hospital di Pescara come di “un regalo di Arcuri alla città”, garantendo compensazioni sugli altri territori, ovviamente anche all'Aquila.

Il vice presidente della giunta, Emanuele Imprudente, ha spiegato che i 31 milioni nelle casse della Regione sono vincolati all’assunzione di personale o all’utilizzo di strutture private”.

Il consigliere regionale di centrosinistra Americo Di Benedetto (Legnini presidente), ex Pd, ha detto che saranno utilizzabili anche i fondi del Mes.

“Chiedo scusa agli aquilani per lo spettacolo indegno che si è consumato in Consiglio Comunale – ha commentato Paolo Romano, di Italia Viva -. Parlo di una seduta rivelatasi inutile allo scopo divulgativo sulla situazione della sanità aquilana che si incardina giocoforza in quella abruzzese ma che non ha avuto tra i suoi ospiti neanche tutti i parlamentari eletti in regione.
Una seduta aperta dallo stesso sindaco esclusivamente per un vergognoso regolamento di conti con alcuni esponenti del PD, operando persino personali classifiche di simpatia all’interno di un gruppo politico che si pone alla sua opposizione.

Una seduta, la prima dopo due mesi e in videoconferenza che è diventata solo riflesso di una classe dirigente scomposta, caciarona, digitalmente impreparata, neanche in grado di spegnere i microfoni durante gli altrui interventi”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: