8 MORTI REGISTRATI, TOTALE VITTIME SALE A 206; 190 I GUARITI; A L'AQUILA ATTIVATO PICCOLO COVID HOSPICE, MARINANGELI, ''MASSIMA ATTENZIONE A FASE 2''; POSITIVI PAZIENTI E SANITARI REPARTO GERIATRIA ORTONA, STOP A RICOVERI

CORONAVIRUS: 106 CASI NELLE ULTIME ORE, IN ABRUZZO NUMERO CONTAGI SALE A 2.120

11 Aprile 2020 16:46

Regione - Cronaca

PESCARA – Salgono a 2.120 ci casi di Coronavirus n Abruzzo, con un'impennata di 106 nuovi positivi su un totale di 1.101 tamponi (9.6 per cento di positivi sul totale), mentre ieri i positivi erano stati 83 su un totale di 833 tamponi analizzati (10 per cento).

Dei 106 casi positivi al Covid 19 registrati oggi, 5 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che si conferma la Asl con il minor numero di contagi, 48 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 33 alla Asl di Pescara e 20 alla Asl di Teramo.

Cresce il numero dei morti, 8 in più registrati nelle ultime ore, per un totale di 206, ma cresce anche il numero dei guariti che sono 190, di cui 157 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 33 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi.

Ad oggi 315 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (49 in provincia dell’Aquila, 91 in provincia di Chieti, 95 in provincia di Pescara e 80 in provincia di Teramo), 54 in terapia intensiva (14 in provincia dell’Aquila, 11 in provincia di Chieti, 19 in provincia di Pescara e 10 in provincia di Teramo), mentre gli altri 1355 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (121 in provincia dell’Aquila, 258 in provincia di Chieti, 568 in provincia di Pescara e 408 in provincia di Teramo).

Per quanto riguarda i nuovi decessi (alcuni dei quali avvenuti nei giorni scorsi, ma la cui positività al virus è arrivata oggi) riguardano una 80enne di Atri, un 78enne di Giulianova, un 65enne di Teramo, un 85enne di Spoltore, una 96enne di Montesilvano, un 66enne di Chieti, una 88enne di Roccaspinalveti, un 70enne di Manoppello (spetterà in ogni caso all’Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone che potrebbero già essere state affette da patologie pregresse); 

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 19.441 test, di cui 12.858 sono risultati negativi.

La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.

Del totale dei casi positivi, 218 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 441 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 869 alla Asl di Pescara e 592 alla Asl di Teramo.

 Sono 218 i casi positivi al Covid-19 presenti in provincia dell'Aquila, di cui 49 ricoverati non in terapia intensiva (4 ricoverati in altra Asl), 14 in terapia intensiva e 121 in isolamento domiciliare (di cui 5 in altra Asl).

Dall'inizio dell'emergenza, sono complessivamente 16 i guariti e 18 i deceduti (11 provenienti da altra Asl).

218 CASI IN PROVINCIA DELL'AQUILA, 5 IN PIU' NELLE ULTIME ORE

Lo rendono noto il direttore generale della Asl 1 Avezzano, Sulmona, L'Aquila, Roberto Testa, e il sindaco dell'Aquila e presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl, Pierluigi Biondi.

Dei positivi Covid-19 finora registrati 33 sono dell'Aquilano (2 ricoverati non in terapia intensiva, 2 terapia intensiva, 24 in isolamento domiciliare, di cui 2 in altra Asl, e 5 guariti), 85 della Marsica (19 ricoverati non in terapia intensiva, di cui 2 in altra Asl, 4 in terapia intensiva, 48 in isolamento domiciliare, 9 guariti e 5 deceduti), 53 dell'area Peligna (13 ricoverati non in terapia intensiva, 2 in terapia intensiva, 37 in isolamento domiciliare, di 3 in altra Asl, e 1 deceduto) 15 dell’area Sangrina (4 ricoverati non in terapia intensiva,  di cui 1 in altra Asl, 0 ricoverati in terapia intensiva, 9 in isolamento domiciliare e 1 deceduto) e 32 di altra Asl (11 ricoverati non in terapia intensiva, 6 in terapia intensiva, 1 in isolamento domiciliare e 11 deceduti).





In sorveglianza attiva ci sono complessivamente 276 persone, di cui 88 dell'Aquilano, 74 della Marsica e 114 dell'area Peligno-Sangrina.

In sorveglianza passiva ci sono complessivamente 6 persone, di cui 0 dell'Aquilano, 6 della Marsica e 0 dell'area Peligno-Sangrina.

A L'AQUILA ATTIVATO PICCOLO COVID HOSPICE ''MA MANCA PERSONALE''

Nell'ospedale Covid dell'Aquila è stato insediato un piccolo covid-hospice per pazienti positivi al Covid con patologie croniche degenerative e con patologie neoplastiche. 

Lo fa sapere il primario del reparto di Rianimazione dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, Franco Marinangeli, che è anche responsabile degli hospice nella Asl provinciale. 

L'ospedale Covid si trova nel cosiddetto “G8”, il piccolo ospedale limitrofo al San Salvatore, realizzato dopo l'evento che si è svolto all'Aquila dopo il terremoto del 2009, e riaperto per l'emergenza. 

Ci sono 14 posti di terapia intensiva con una potenzialità di 30. 

“Al 'G8' c'è questa possibilità – spiega Marinangeli – e abbiamo attivato il percorso per farci trovare pronti a curare questi pazienti, evitando che ci siano contagi e focolai negli hospice. Grazie a questa attenzione, siamo riusciti a ridurre al minimo contagi anche negli ospedali della provincia aquilana”. 
 
“Il problema dei ventilatori e dei respiratori si sta risolvendo, ora l'emergenza nell'emergenza è formare medici e infermieri per la terapia intensiva e per reparti Covid. Mi chiedo cosa si stia facendo in tal senso e quale grande piano si stia preparando. È la carenza di personale che non permette di aprire nuovi posti e di affrontare al meglio il futuro”. 

“Un ventilatore da solo non basta, un rianimatore e personale di area critica sì. Questo è il grande tema per le maxi emergenze che ci troveremo ad affrontare. Questo ci dovrebbe insegnare a evitare che si brucino soldi per i prossimi dieci anni senza investire dove serve, per poi ritrovarsi in un'emergenza peggiore – conclude il primario di rianimazione – Non ci si può più permettere di improvvisare”.

''MASSIMA ATTENZIONE NELLA FASE 2''

“La fase due la attiverei in maniera oculata e graduale con persone molto ben educate ed edotte sulle misure da mantenere, non dobbiamo scherzare”, dice Marinangeli. 

Marinangeli è stato tra i protagonisti principali della riapertura a tempo di record del cosiddetto G8, il piccolo ospedale limitrofo al San Salvatore, realizzato per l’evento mondiale che si è svolto all’Aquila dopo il terremoto del 2009, dove è stato insediato il covid hospital con 14 posti di terapia intensiva, quasi tutti occupato da pazienti provenienti da fuori L’Aquila e provincia. 

“Al di là dei messaggi tranquillizzanti le terapie intensive sono piene di pazienti covid, non abbiamo il picco dei primi giorni, ma anche se non sono oberati come nelle settimane scorse, i positivi gravi entrano ed escono con i posti che sono sempre occupati – spiega ancora il rianimatore – Quindi, massima attenzione, non è vero che la situazione è sotto controllo per il calo dei contagi, è più tranquillizzante ma il fatto che la curva sia discendente, non significa nulla, non bisogna abbassare guardia e rispettare in maniera ferrea le regole”, conclude uno dei medici maggiormente in prima linea in Abruzzo.

CONTAGIATI PAZIENTI  E SANITARI GERIATRIA A ORTONA, STOP A RICOVERI

Casi di contagio da Coronavirus si sono verificati tra 16 pazienti e sei operatori sanitari della Geriatria dell’Ospedale di Ortona. 





La positività è stata individuata grazie ai tamponi e ai test che la Asl Lanciano Vasto Chieti sta facendo eseguire sul personale e sui ricoverati all’interno delle proprie strutture preventivamente, anche in assenza di sintomi.

I pazienti al momento non saranno trasferiti, in quanto il reparto, sito al V piano, è stato completamente isolato e messi in sicurezza i degenti, i quali, peraltro, non mostrano i segni di contagio da Coronavirus e sono tutti in buone condizioni. 

Per questa ragione la Direzione sanitaria aziendale ha ritenuto essere la migliore soluzione, al momento, non disporre il trasferimento dei ricoverati in altre strutture, salvo nel caso intervengano diverse esigenze di assistenza a più alta intensità. 

I malati hanno già iniziato la terapia farmacologica somministrata a tutti i pazienti affetti da Coronavirus, così come il personale seguirà i protocolli previsti, compresa la dotazione di dispositivi di protezione destinati ai reparti Covid, qual è in questo momento la Geriatria di Ortona.  

Per precauzione sono stati sospesi i ricoveri nel Pronto soccorso.

PRIMI PAZIENTI AL COVID HOSPITAL DI ATESSA

“Ciao a tutti” ha detto arrivando ad Atessa la prima paziente trasferita da Chieti, seguita da un altro che ha aggiunto: “E mi raccomando, adesso curateci bene!”. 

Ad accoglierli c'era un nutrito gruppo di infermieri e medici che hanno atteso all'ingresso l'arrivo dei mezzi, ambulanze per le persone più fragili e un pulmino per altre cinque in via di guarigione. 

I primi dieci sono arrivati alle ore 16 al Covid Hospital della provincia di Chieti, mentre altri sei sono attesi per le ore 19 di questa sera.

“I trasferimenti da Chieti saranno costanti – ha sottolineato Francesco Cipollone, direttore del Dipartimento di Medicina della Asl, presente anch'egli stasera ad Atessa – man mano che i pazienti avranno necessità di un regime assistenziale a minore intensità arriveranno qui. Con i medici che sono sul posto avremo un contatto costante, per seguire al meglio l'evoluzione del quadro clinico dei pazienti. Questa differenziazione del setting assistenziale ci permette di lasciare liberi a Chieti posti letto per pazienti che richiedono cure di maggiore complessità”. 

Al momento ad Atessa sono stati assegnati 15 infermieri, 9 operatori socio sanitari e 13 medici, ma la dotazione di personale sarà ampliata proporzionalmente al numero dei pazienti ricoverati. 

Intanto il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, ha disposto l'acquisto della Tac 64 strati, accantonando l'ipotesi iniziale di un noleggio: “Desidero che una tecnologia così evoluta resti un investimento per il territorio, che, a emergenza finita, rappresenterà per tutti una grande opportunità di diagnostica avanzata”.

 

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