ALL'EMICICLO ULTIMA SEDUTA PRIMA DELLE VACANZE ESTIVE, RINVIATA NORMA URBANISTICA, VIA LIBERA A RIMBORSI STUDENTI PENDOLARI PER MESI DI LOCKDOWN, SOSTEGNO A MALATI ONCOLOGICI E A SETTORE ENOTURISTICO

CONSIGLIO: PRECARI ASL, NO STABILIZZAZIONE, E’ SCONTRO, VERI’ ”PUNTEGGIO AI CONCORSI”

6 Agosto 2020 09:34

Regione - Politica

L'AQUILA – No alla stabilizzazione per oltre 2.000 precari della Asl, ma solo punteggi aggiuntivi nei concorsi, in virtù dell’esperienza maturata. Nulla di fatto e rinvio a settembre, dopo un duro scontro in aula, sulla modifica della legge urbanistica, che intende introdurre semplicazioni burocratiche e tra le altre cose, l'utilizzazione temporanea di immobili, o parti di essi, a fini commerciali.

Questo l’esito dei due punti all’ordine del giorno più importanti del consiglio regionale di ieri a palazzo dell'Emiciclo a L'Aquila. L’ultimo prima della pausa agostana. 

Sul fronte scuola, via libera invece ai rimborsi per il trasporto pubblico agli studenti rimasti fermi durante il lockdown.

Esultano consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle a seguito dell'approvazione del regolamento della legge riguardante i rimborsi per i malati oncologici e sottoposti a trapianto.

Approvata all’unanimità la norma sull’enoturismo, con la quale la Regione si prefigge di valorizzare i comparti dell'agricoltura e del turismo. Tra le iniziative previste dalla legge quella della vendita diretta del vino all’enoturista che visita l’azienda con possibilità di poter far degustare prodotti a chilometro zero. 

Per quanto riuguarda i precari della Asl: sarà possibile grazie ad una specifica legge regionale che è stata approvata  dal Consiglio regionaleIl riconoscimento dell'anzianità di servizio attraverso l'attribuzione di un punteggio per il lavoro prestato negli ospedali pubblici ora 

Nella giornata di ieri, la V Commissione del Consiglio regionale aveva dato il via libera ad una proposta di legge presentata, in prima battuta, da membri di un gruppo di opposizione ma poi modificata da un emendamento della maggioranza di centro-destra ispirato dalla Giunta regionale.





La posizione espressa dall'Esecutivo è che la proposta di legge sulla stabilizzazione del personale sanitario dei servizi esternalizzati dalle ASL abruzzesi, peraltro copiata dalla Regione Lazio, difettava di chiarezza in una parte della normativa.

Il Consiglio regionale, ha, perciò, approvato, a maggioranza, solo una parte delle proposta di legge di partenza, peraltro supportata anche da una sentenza della Corte Costituzionale. 

“Un importante passo in avanti”, in ogni caso, per l’assessore alla Salute Nicoletta Verì, della Lega, in quanto “con questa legge c’è il riconoscimento dell’anzianità di servizio. Il fatto è che la proposta di legge di Paolucci sulla stabilizzazione del personale sanitario dei servizi esternalizzati dalle Asl abruzzesi, peraltro copiata dalla Regione Lazio, difettava di chiarezza in una parte della normativa e questa circostanza ci ha impedito di approvarla. Anche al fine di tutelare gli stessi lavoratori”.

“D’altro canto, c’è una delibera di Giunta regionale, la numero 5 del 2018, – ha ricordato l’assessore Verì – che fornisce linee guida chiare alle Asl al fine di disciplinare le procedure di stabilizzazione riconfermando, in toto, le procedure previste a livello nazionale. Abbiamo, perciò approvato solo una parte delle proposta Paolucci, peraltro supportata anche da una sentenza della Corte Costituzionale”. 

“Infatti, – ha aggiunto l’assessore – era importante fissare in una legge regionale il principio secondo cui il personale esternalizzato che non ha un rapporto diretto con la Pubblica amministrazione ma ha lavorato presso le Asl garantendo assistenza diretta o indiretta ai pazienti, potesse vedersi riconosciuto in termini di punteggio il servizio prestato, nell’ambito delle procedure concorsuali che le Asl bandiranno o che hanno già avviato”.

Dura la reazione del caprogruppo del Pd Silvio Paolucci: “il centrodestra non si smuove sulle stabilizzazioni dei precari della sanità, che avevamo richiesto con un disegno di legge che applicava la legge Madia e che invece è uscito stravolto dall’esame in aula, producendo una norma che scontenta centinaia di lavoratori delle cooperative sanitarie e permette solo la valutazione di punteggi per l'esperienza maturata, possibilità già vigente”.

E aggiunge: “Il no alle assunzioni tramite la legge Madia, ipoteca il futuro dei circa duemila operatori sanitari irregolari, nonostante vi siano ben 150mila prestazioni in attesa nella sanità abruzzese dell’era Marsilio – chiarisce Paolucci – La stabilizzazione che era cosa realizzabile, dopo la sentenza della Corte Costituzionale del mese di febbraio che ha riconosciuto la possibilità di estendere i diritti per combattere il precariato e quindi applicare anche a questi lavoratori gli effetti della legge Madia”. 

Scontro ma questa volta nulla di fatto sulla legge  'Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 18/1983 e n. 11/1999 e misure urgenti e temporanee di semplificazione in materia urbanistica', già bersaglio delle opposizioni e del fronte ambientalista. 





Se ne riparlerà a settembre, audite in commissione le associazioni di categoria.

Esultano le opposizioni secondo cui la norma di fatto “con la scusa dell’emergenza economica determinata dalla pandemia da coronavirus” non fa altro che “esautorare le residue competenze delle Province in materia di governo del territorio, senza peró definirne i nuovi ruoli e obiettivi; allarga la casistica delle varianti ai piani urbanistici comunali vigenti; per modificare le disposizioni del PRG con un semplice atto di giunta, esautora la competenza che è del Consiglio; consentire un utilizzo del suolo in deroga alle disposizioni vigenti, consente anche un utilizzo diverso degli immobili rispetto al titolo vantato”.

Da parte sua ha precisato il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia: “siamo disponibili ad ascoltare i buoni consigli dei partiti d'opposizione, dopo aver espletato tutti i percorsi in commissione ed essere stata legittimamente approvata, la legge era arrivata in consiglio regionale. Accogliendo con senso di responsabilità una richiesta legittima ricevuta dalle opposizioni, la legge non è stata ritirata, ma abbiamo solo sospeso la discussione generale per consentire alcune audizioni e riportare la legge in aula nella prima seduta utile”.

Ma ha tenuto a sottolineare che la legge approvata in Commissione, “dopo alcune sedute di approfondimento, non stravolge la legge urbanistica, che peraltro data 1983 ed è gravata da una serie di superfetazioni, tanto che porteremo la nuova norma in Consiglio prima della fine dell’anno. Con la legge odierna di semplificazione ci siamo limitati a poche, ma significative modifiche tese soprattutto ad alleggerire il lavoro dei Comuni, eliminando il peso delle Province, ancora previsto sulla carta, ma di fatto non più cogente anche rispetto alle competenze e ai ruoli delle stesse Province”. 

Per quanto riguarda il regolamento dei malati oncologici, in una nota i consiglieri del Movimento 5 stelle affermano che “dopo aver dovuto attendere per mesi che la Giunta di centrodestra portasse a termine il proprio compito, diventa realmente operativo questo testo che abbiamo fortemente voluto. Il nostro obiettivo è, da sempre, quello di dare un sostegno concreto, anche attraverso il rimborso economico per le spese di viaggio, alle persone che vivono in situazioni di disagio e sono affette da patologie oncologiche invalidanti, che le costringono a recarsi presso centri autorizzati per sottoporsi a trattamenti. Adesso ci auguriamo che i fondi stanziati possano arrivare il prima possibile nelle tasche dei pazienti che, col supporto delle proprie famiglie, devono affrontare il percorso di cure e meritano di essere sostenuti fin da subito”.

L’assemblea ha licenziato anche il regolamento attuativo della legge regionale numero 28 del 2011 sul rischio sismico che prevede modifiche sul deposito sismico (articolo 5) e il controllo sui depositi sismici (articolo 6) in attuazione della Linee Guida del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture del 30 aprile 2020.

Il Consiglio ha infine approvato anche la norma su “disposizioni per l’attuazione del principio di leale collaborazione ed ulteriori disposizioni”, con la quale la Regione intende apportare alcune modifiche alle leggi Cura Abruzzo 1 e Cura Abruzzo 2, provvedimenti a sostegno di famiglie e imprese messe in ginocchio dalla emergenza covid: ciò al fine di recepire le osservazioni sollevate dai Dipartimenti ministeriali in sede di esame preliminare e in modo da evitare l’impugnativa del Governo ed il conseguente giudizio di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte Costituzionale. 

 

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