IN COMMISSIONE LEGA STOPPA PROVVEDIMENTI SANTANGELO E TESTA, VIA LIBERA AD AGENZIA PROTEZIONE CIVILE E MODIFICA VITALIZI E INDENNITA'; SU CASO GATTI A BREVE PARERE LEGITTIMITA' DESIGNAZIONE CORTE DEI CONTI

CONSIGLIO: MAGGIORANZA IN FIBRILLAZIONE, NORME RITIRATE, PASSI FALSI CENTRODESTRA

10 Dicembre 2019 21:24

Regione -

L'AQUILA – Già dalle prime battute di una giornata campale per il centrodestra che dal 10 febbraio governa la Regione Abruzzo dopo il trionfo elettorale, i lavori di commissioni e Consiglio sono stati chiaramente influenzati dalle fibrillazioni in maggioranza, peraltro annunciate ieri, anche se alla fine il centrodestra ha trovato la quadra sul Bilancio, tanto che l'assessore Guido Liris ha tenuto a precisare che i lavori si sono svolti “in un clima molto tranquillo”.

Questo nonostante il comunicato della Lega contro l'assessore al Bilancio, che ha incontrato il commissario prefettizio del Comune di Avezzano, sui temi della sanità: “Inopportuno sia nel merito che nel metodo”.

La giornata all'Emiciclo non è cominciata bene per il centrodestra: nel corso delle riunioni di commissioni previste prima della seduta del consiglio regionale, infatti, sono stati ritirati due provvedimenti, su richiesta della stessa Lega, in particolare il consigliere regionale, Emiliano Di Matteo. 

Il primo riguarda il progetto di legge 74, proposto da Roberto Santangelo di Azione Politica, per stanziare 150 mila euro (poi ridotti a 90), per celebrare il 50esimo anniversario dell’istituzioni delle Regioni. L’iniziativa, che già era stata oggetto di resistenze, da parte dell’opposizione, ma anche della maggioranza, è stata definitivamente accantonata. 

Così come è stato costretto al temporaneo rinvio il consigliere di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, che aveva presentato un emendamento al progetto di legge 87, finalizzato ad apportare alcune modifiche alle leggi regionali 9 del 2019 e 40 del 2010 con riferimento all’istituto del vitalizio e della indennità a carattere differito, nonché a rifinanziare ulteriormente per l’esercizio 2019 la legge regionale 49 del 2017 che disciplina i benefici economici a favore delle piccole e piccolissime imprese del cratere del sisma 2016 e 2017. 

Un emendamento, quello di Testa,  per stanziare contributi a pioggia, pari a 150 mila euro, per l’acquisto di attrezzature specifiche di Protezione civile e assistenza alla popolazione. Beneficiari diversi Comuni. La spesa sarebbe stata coperta con economie di un capitolo di bilancio relativo al “Soccorso civile”.

Anche in questo caso le tensioni in maggioranza hanno portato al ritiro. Testa ha annunciato che ripresenterà il provvedimento. 





Rinviata poi la decisione sulla legittimità della designazione dell’ex consigliere ed assessore regionale di Forza Italia, l’avvocato teramano Paolo Gatti come giudice non togato della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, incarico retribuito con circa un milione di euro lordo per cinque anni, a spese della Regione, che ha provocato una spaccatura in seno al centrodestra (Lega e parte di Fi non d’accordo) e nelle opposizioni.

Il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, Fi, ha annunciato che nella prossima seduta della conferenza dei Capigruppo darà la risposta ufficiale sul quesito posto dal Movimento cinque stelle nel corso dei lavori del Consiglio regionale, secondo il quale “la designazione è illegittima perché sarebbe dovuta passare in Consiglio in attuazione dell’articolo 142 del regolamento secondo cui la conferenza dei capigruppo può delegare al presidente del Consiglio le nomine, ma non le designazioni che invece vanno votate dal consiglio”.

In sostanza, alla luce delle polemiche in seno alla maggioranza, è stata una soluzione per prendere tempo da parte del forzista Sospiri, firmatario del documento inviato per la nomina definitiva alla presidenza della Repubblica, che, stando alla Lega e parte del suo partito, ha agito, senza condividere la scelta, insieme al governatore, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, che ha voluto l’avvvocato teramano.

Dopo la riunione della conferenza dei Capigruppo di oggi, il capogruppo del M5S conferma in una nota che “la procedura di designazione è sbagliata e la revoca in autotutela è l’unica soluzione percorribile”.

“Dal nostro punto di vista – ha spiegato Sara Marcozzi – non c'è margine per interpretazioni diverse rispetto a quanto ho esposto nel corso del Consiglio. Riteniamo che sia necessaria la revoca della designazione in autotutela, in modo da evitare il rischio di nullità della nomina e un eventuale danno erariale non indifferente alle casse della Regione, che altrimenti pagherebbe profumatamente una persona incaricata attraverso una procedura sbagliata e impugnabile”.

“Al presidente del Consiglio regionale, infatti, è stata conferita la delega per quanto riguarda le nomine e non le designazioni, come previsto dall’art. 142 del Regolamento del Consiglio regionale. Nel caso di specie, ci troviamo di fronte a una designazione. Si tratta di due istituti diversi e che hanno efficacia attraverso procedimenti difformi l'uno dall'altro. La designazione non prevede, ai sensi del 142, la possibilità di delega e, dunque, deve passare attraverso il voto del Consiglio regionale”, ha concluso Marcozzi. 

Via libera, a fine seduta, al progetto di legge che istituisce l’Agenzia di Protezione civile regionale. Il provvedimento, di iniziativa della Giunta regionale, è stato approvato a maggioranza con l’astensione del M5S e del Centrosinistra.

L’Agenzia avrà sede all’Aquila e sarà dotata di piena autonomia organizzativa, gestionale, contabile e finanziaria.





Sono organi dell’agenzia: il direttore e il revisore legale. L’incarico di direttore dell’Agenzia viene conferito dalla Giunta regionale e il suo trattamento economico è parificato a quello degli altri direttori regionali. Il revisore viene nominato dal Consiglio regionale e dura in carica tre anni.

La giunta regionale approva ,su proposta del direttore dell’Agenzia, il programma annuale dell’Agenzia, la cui approvazione è subordinata all’acquisizione , da parte della Giunta, del parere del Revisore legale e della competente Commissione Consiliare.

L’Agenzia, oltre ai compiti di Protezione civile, avrà anche il compito di fare informazione e comunicazione, sensibilizzazione e attività di educazione civica, con particolare riferimento alle popolazioni sottoposte a rischio. Il controllo sull’Agenzia è esercitato dalla Giunta regionale che applica sulla stessa il controllo analogo come per le società in house della Regione Abruzzo. 

“L'istituzione dell'Agenzia regionale di Protezione Civile rappresenta per la Regione Abruzzo un fiore all'occhiello. La legge sulla nuova Agenzia definisce un modello di organizzazione tra le più avanzate che si possano avere. L'Abruzzo ha l'ambizione di diventare una regione pilota a livello nazionale per far fronte in maniera tempestiva e organizzata alle emergenze che purtroppo sono sempre più frequenti”, ha commentato Marsilio.

Ma in aula, mentre si discuteva la legge è venuto a mancare il numero legale. Silvio Paolucci, del Pd, ha attaccato: “Dapprima sono stati costretti al ritiro delle solite 'leggi mancia', successivamente è venuto meno il numero legale durante i lavori del consiglio regionale. Come al solito gli effetti di questo duello fra alleati lo sconteranno gli abruzzesi”. 

Approvato poi modifiche alle leggi regionali 9 del 2019 e 40 del 2010 con riferimento all’istituto del vitalizio e della indennità a carattere differito,  e per rifinanziare la legge regionale 49 del 2017 che disciplina i benefici economici a favore delle piccole e piccolissime imprese del cratere del sisma 2016 e 2017.

 

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