IL MINISTERO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE E L’AGID HANNO LAVORATO PER OFFRIRE AGLI ITALIANI UNA VIA DI FUGA DURANTE IL LOCKDOWN, MA SENZA USCIRE DI CASA

COME LA TECNOLOGIA HA AIUTATO L’ITALIA IN TEMPI DI PANDEMIA

3 Luglio 2020 12:54

Italia -

Il lockdown è un ricordo ancora troppo forte per non fare paura, anche se negli ultimi mesi la situazione in Italia è nettamente migliorata, e il Covid-19 sembra meno aggressivo. Tuttavia, molti esperti si dicono sicuri che in autunno, con l’arrivo dei primi freddi, la pandemia potrebbe riprendere vigore, tanto che nuovi provvedimenti restrittivi non sono da escludersi.

Quel che è certo è che l’Italia ci arriverà più preparata di quanto non lo sia stata tra febbraio e aprile. Anche dal punto di vista tecnologico, con l’app Immuni, già scaricata da milioni di cittadini, utile per tenere traccia dei contagi e limitarne la diffusione.





Proprio la tecnologia ha in qualche modo alleviato la pressione di dover rimanere chiusi in casa, nel periodo tra marzo e maggio. Merito del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, che ricopre questo ruolo dallo scorso 5 settembre 2019 e che si è data un gran daffare per proporre soluzioni che potessero aiutare la ‘clausura’ degli italiani.

In collaborazione con l’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale, e di concerto con imprese, associazioni e finanche privati cittadini, il Ministero ha messo a disposizione numerosi servizi quali abbonamenti gratuiti a piattaforme digitali di intrattenimento.

Un settore, quest’ultimo, messo in ginocchio dalla pandemia: da cinema e teatri chiusi, passando per lo sport bloccato (e con esso le scommesse sportive), a salvarsi è stata solo l’area digitale, con la crescita esponenziale di sale da poker virtuali e casino online, che durante il lockdown hanno visto il volume d’affari crescere fino al 40%.





L’emergenza coronavirus ha se vogliamo spinto le istituzioni ad accelerare ulteriormente quel processo di digitalizzazione e sburocratizzazione che, a onor del vero, è stato fin troppo ritardato. Non a caso nel decreto Rilancio sono stati stanziati 50 milioni di euro per il Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.

L’obiettivo del fondo è aumentare il numero di pratiche della Pubblica amministrazione che le imprese italiane potranno svolgere in via telematica, semplificando e snellendo i processi e spingendo aziende innovatrici e start up a creare software che servano proprio a questo genere di scopi.

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