CINEMATIK: ROMAN POLANSKY NON NE SBAGLIA UNO ‘VENERE IN PELLICCIA’, SENSUALE DA APPLAUSI

di Daphne Leonardi

11 Dicembre 2013 08:03

Mondo -

L'AQUILA – Un’altra sensuale opera francese in questi giorni ottiene ottimi apprezzamenti di pubblico e critica sul grande schermo.

Si tratta di Venere in Pelliccia, in concorso all'ultimo Festival di Cannes, film del celebre Roman Polansky, ispirato allo spettacolo di Broadway di David Ives, a sua volta tratto dall'opera di Sacher Masoch, romanziere e giornalista austriaco dell’800 da cui deriva il termine masochismo.

Un’unica ambientazione, quella di un teatro, due soli attori che danno prova di grande abilità e tenuta di scena: Mathieu Amalric che abbiamo visto nei panni del cattivo in Quantum of Solace, che qui interpreta il regista Thomas e Emmanuelle Seigner, moglie di Polansky, coprotagonista nel film Frantic del 1988 con Harrison Ford, nella veste della svampita, apparentemente sempliciotta e ambigua attrice Vanda.

Proprio mentre Thomas sta lasciando il teatro, al termine dei non soddisfacenti provini della giornata, nella sala irrompe Vanda, in disordine e semi struccata a causa della pioggia battente, che, sebbene rea di essere notevolmente in ritardo, lo implora di poter indossare i panni di scena e di sostenere l’audizione.

In un momento di distrazione di Thomas, Vanda approfitta dell’occasione per imporre il proprio volere e dopo poco i due si ritrovano sul palco a provare alcune battute.





Strabiliato, Thomas si accorge che Vanda è perfetta per la parte ed è lui, a quel punto, ad insistere per proseguire nel leggere il copione insieme, non curante delle chiamate della ricca fidanzata che lo aspetta per cena.

All’inizio sembra che sia Thomas ad avere il ruolo dominante, ma le parti si invertiranno facilmente, parallelamente al fatto che i confini tra finzione e realtà si attenuano e che, mentre la carnalità e l’erotismo accrescono, i due protagonisti assumono un ruolo sempre più ambivalente e metaforico.

In un gioco di luci un po’ troppo apatico, con un doppiaggio che non rende merito alle finezze della pellicola in lingua originale, l’ottantenne Polasky, due anni dopo il similare Carnage, ancora una volta dà vita ad un piacevole, umoristico, acuto, perverso gioco di dialettica, che abbatte il muro tra arte e vita, tra uomo e donna, tra seduzione ed inganno, competizione e complicità.

Vanda è la Venere che si cela in ogni donna, tentatrice e remissiva, spietata dominatrice e ammaliante e comprensiva compagna; la Seigner è bravissima nel cambiare registro e nel passare in rassegna le diversi componenti dell’essenza femminile, e le differenti coloriture dell’esser donna, passando per la magnetica psicologa, l’austera e algida gran dama, la spontanea e schietta attricetta squattrinata, che fa shopping nei mercatini vintage.

Thomas è uno scrittore e regista un po’ perverso, presuntuoso, ancorato alla propria maschera di intellettuale progressista ma nonostante questo non sarà capace di opporsi al raffinato scambio delle parti inscenato dalla sua controparte, tanto da uscirne infine totalmente sottomesso allo sprigionarsi della pura energia qui rappresentata con l’apparire di una figura tragica, ennesima trasformazione della Venere Vanda, una voluttuosa Baccante, che tragicamente danza sulla propria vittoria, in un’aurea sovrannaturale e dionisiaca; Mathieu convincentissimo.

Un film che asseconda i gusti di chi ama anche il teatro, che trasporta in una dimensione dove il maschile ed il femminile si scorporano per poi riamalgamarsi, confondersi, rigettarsi in una chiave allusivamente erotica e masochista, che l’esperienza di Polasky ha abilmente adattato al contesto cinematografico.





Un omaggio, ci piace immaginare, anche al talento sottovalutato della moglie Emanuelle, la fulminante sentenza del finale: E l’Onnipotente lo colpì, e lo consegnò nelle mani di una donna.

TRAILER: http://www.youtube.com/watch?v=9dOIyEkVLeY

GENERE: Commedia, Drammatico REGIA: Roman Polanski SCENEGGIATURA: Roman Polanski ATTORI:  Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric FOTOGRAFIA: Pawel Edelman MONTAGGIO: Margot Meynier MUSICHE: Alexandre Desplat PRODUZIONE: R.P. Productions DISTRIBUZIONE: 01 Distribution PAESE: Francia 2013 DURATA: 96 Min FORMATO: Colore

CINEBISCOTTINO
da “Velluto Blu” (1986) di David Lynch
http://www.youtube.com/watch?v=c1HxnwOC_bs

Sandy: “Papà beve la Bud”.
Jeffrey: “Ah! La regina delle birre!”
Presentatore: “Signori e signore, la signora in blu, Miss Dorothy Vallens!”

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