CHIETI: TORNA A RIVIVERE LA MAGIA ANTICA DEL PALIO DE ‘LU RACCHIAPPE’, MA SENZA CAVALLI

di Stefania Pazienza

7 Maggio 2019 06:00

Chieti -

CHIETI – Per secoli, e ogni anno, a partire dal '600, protagonisti del palio de “Lu Ricchiappe” di Chieti erano i cavalli lanciati in corsa e senza fantini, in onore di San Giustino patrono, dal piazzale Sant’Anna al cimitero, lungo via Valignani e via Arniense, fino all’antica pescheria, fra due ali di panni stesi  e folle urlanti.

Oggi i cavalli non ci sono più: a competere saranno un uomo e una donna in coppia, legati da una specie di briglia,  in rappresentanza dei vari quartieri della città, mantenendo inalterato il percorso storico.

E sarà comunque un appuntamento da non perdere,  ricco di suggestione, il nuovo palio de “Lu Ricchiappe”, che si svolgerà venerdì 11 maggio, dalle ore 17,  organizzata dall’associazione Culturale ScopriTeate

“L'obiettivo – spiega ad Abruzzoweb Stefano Marchionno, uno degli organizzatori della manifestazione-  è quello di far rivivere vecchie tradizioni sensibilizzando un coinvolgente senso di appartenenza che, con l'inserimento della gara podistica, diventa a 360 gradi un evento che tocca tutti gli aspetti: da quello culturale a quello storico, antropologico, sportivo, turistico e commerciale”.





Saranno ben undici i quarti che prenderanno parte alla prima edizione del Palio de Lu Ricchiappe: Madonna del Freddo, Sant'Anna, Sacro Cuore, Sant'Angelo, Trivigliano, Madonna delle Grazie, Santa Barbara, Madonna degli Angeli, Colonnetta, Madonna delle Piane e Fornace. I quarti parteciperanno poi alla processione in onore del santo patrono Giustino, dove verranno successivamente benedetti da monsignor Bruno Forte, arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto.

“Ovviamente, questa nuova edizione del Palio  – spiega Marchionno – non vedrà la presenza di cavalli,  per rispetto degli animali e per motivi di sicurezza. Si è infatti pensato di riproporre il Palio come gara podistica riservata a coppie, un uomo e una donna legati da una specie di briglia, in rappresentanza dei vari quartieri della città, mantenendo inalterato il percorso storico”.

Il Palio, detto anche  “corsa dei cavalli barberi” o “carriera” è molto antica, si collocava infatti nel programma dei festeggiamenti per le feste del santo patrono Giustino, ed è documentata già a partire dalla meta del XVII secolo.

I cavalli senza fantino venivano sistemati dietro uno steccato e fatti partire fino ad arrivare davanti a quella che oggi è è l'ex pescheria, dove venivano letteralmente “riacchiappati” da un grosso panno bianco.





La risonanza della corsa nei secoli trova espressioni nel linguaggio corrente tutt'oggi: la più famosa è “Lu cavalle bbone se vede a lu ricchiappe”.

La manifestazione nata da un’idea di Pietro Marchesani, ha coinvolto successivamente gli altri organizzatori che sono: Concetta de Santis, Maurizio Formichetti, Luca Cipollone, Paolo Rapposelli e il citato Stefano Marchionno.  Mossiere e Governatore del Palio sarà Alceo Esposito.

Al vincitore del Palio verrà donato un dipinto della pittrice teatina Antonella Di Cristofaro.

 

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