CHIETI: CONFCOMMERCIO INSORGE CONTRO I LICENZIAMENTI DI ALLEGRINO

6 Settembre 2013 15:13

Chieti -

CHIETI – Confcommercio Chieti scende in piazza per dimostrare solidarietà nei confronti dei sei dipendenti licenziati ad agosto dall’associazione di categoria, ancora retta, fino alle prossime elezioni di ottobre, da Angelo Allegrino.

I sei licenziamenti (cinque erano contratti a tempo indeterminato e uno di consulenza) hanno sollevato la solidarietà dei dipendenti, dei commercianti, delle altre associazioni di categoria e delle istituzioni.

Alla manifestazione di questa mattina sono intervenuti infatti anche il sindaco Umberto Di Primio, il consigliere comunale Emiliano Vitale (che ha presentato un ordine del giorno a riguardo in Consiglio comunale), il consigliere regionale Antonio Prospero e i rappresentanti di Confartigianato Daniele Giangiulli, Cna Letizia Scastiglia e Upa Rita Rosino.

Tra i manifestanti c’era anche uno dei dipendenti licenziati, il sessantunenne frentano Francesco Peri, che all’inizio d’agosto, dopo 36 anni in Confcommercio, si è visto arrivare a casa una lettera di licenziamento.





“Ci hanno detto che i licenziamenti erano causati da motivi economici – ha detto Peri – ma abbiamo fondate ragioni per pensare che non sia così. Tanto è vero che qualcuno sembra sia già stato rimpiazzato. I dipendenti di Confcommercio hanno scritto una lettera alla direzione nazionale dell’associazione di categoria chiedendo di essere ascoltati circa quanto stava succedendo”.

La direzione nazionale romana ha, comunque, avviato un’indagine interna, dovuta anche al fatto che Allegrino è stato formalmente sfiduciato dal suo consiglio, con le dimissioni della maggioranza dei membri del consiglio provinciale.

Tra i membri dimissionari c’è anche Marisa Tiberio, che è stata vice presidente vicario e presidente della delegazione teatina. La Tiberio è attualmente l’unica candidata alla successione di Allegrino, dopo che è stata annullata la precedente assemblea per eleggere la nuova dirigenza. L’assemblea, infatti, è stata caratterizzata da un clima di forte scontro interno, tanto è vero che sono dovuti intervenire anche i carabinieri.

La lista rivale a quella della Tiberio era capeggiata dal frentano Gianfranco Suriani, personaggio molto vicino ad Allegrino.





La Tiberio stamane era insieme ai dipendenti e ai soci di Confcommercio Chieti a manifestare la propria solidarietà nei confronti del personale licenziato. È tornata, inoltre, a parlare di una “gestione personalistica e patronale” di Allegrino, criticandolo duramente.

Parole molto dure anche dal consigliere Vitale: “L’ex presidente Allegrino – ha detto – ha avuto un comportamento da regime sovietico, visto che nel caso dei licenziamenti non si è confrontato né con i sindacati né con le persone interessate”.

La Cgil, invece, con un volantinaggio ha chiesto se il presidente uscente, “in attesa della nuova elezione fosse abilitato a prendere provvedimenti di questo tipo”, considerando anche il fatto che tra i licenziati ci sono anche due rappresentanti sindacali. Il sindacato è tornato anche a ricordare che quasi tutti i dipendenti di Confcommercio Chieti sono in arretrato con lo stipendio di circa sei mesi.

“I licenziamenti – ha detto il sindaco Di Primio – sembrano essere la conseguenza di beghe interne all’Associazione, una decisione unilaterale presa dalla dirigenza, su cui si addensano più ombre che luci, senza il preventivo confronto con le organizzazioni sindacali. Per questa ragione, ho garantito che lunedì 9 settembre, alle ore 13, accompagnerò i lavoratori dal signor Prefetto auspicando che il suo intervento possa contribuire a dare soluzione alla vicenda”. (ar.ia.)

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