GRANDI MANOVRE SUL NUOVO ENTE CAMERALE CHE NASCERA' DOPO FUSIONE TRA L'AQUILA E TERAMO: IN CORSA CIONI E FRACASSI; ECCO TUTTI I PAPABILI: FUORI DAL CONSIGLIO SANTILLI, RAINALDI E MASTROPIETRO

CAMERA GRAN SASSO, GUERRA POLTRONE: SFIDA CONFCOMMERCIO-CONFINDUSTRIA

14 Luglio 2020 08:48

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Il 22 luglio prossimo il Tar Abruzzo stabilirà se accogliere il ricorso della Camera di commercio di Teramo contro la fusione con l'ente aquilano, per la nascita della Camera di commercio del Gran Sasso d'Italia. 

Ma la strada, finora piena di asperità, verso la nuova Camera è ormai tracciata dopo che il Consiglio di Stato, il 23 giugno scorso, ha dichiarato legittima la riforma degli enti camerali, dando di fatto il via libera alle fusioni in tutta Italia. Intanto, nella corsa alla presidenza sono nel pieno le grandi manovre con le associazioni di categoria che spingono per ottenere un posto al sole e, soprattutto, la guida della nuova struttura interprovinciale, che avrà un peso gestionale ed economico notevole sul piano regionale, considerando il numero di imprese iscritte e l'estensione territoriale.

Dopo il pronunciamento del Tar, la Regione, sulla base dei nominati forniti dalle associazioni datoriali, convocherà il nuovo consiglio, che dovrà eleggere il presidente. Entro settembre, se non ci saranno ulteriori proroghe in un percorso lunghissimo e ad ostacoli, che ha visto contrapposte le Camere di commercio di Teramo e L'Aquila tanto da arrivare alle diffide in sede legale, la Camera del Gran Sasso avrà il suo presidente.

Ed è su questo importante punto che non si trova l'accordo con Confcommercio e Confindustria che scalpitano per agguantare la poltrona presidenziale, ad anni di distanza dal vecchio “patto di alleanza”, noto come “patto dell'ossobuco”, che ha garantito nel 2016 la riconferma alla presidenza dell'Aquila di Lorenzo Santilli (ex espressione Confcommercio), in cambio del passaggio di testimone a Confindustria nel successivo mandato. 

In pole position, nella corsa alla guida della Camera di commercio del Gran Sasso, ci sono Celso Cioni, ex direttore della Confcommercio in pensione e amico di vecchia data dell'attuale presidente Santilli, che in lui vede una sorta di ulteriore prosecuzione del mandato, e Marco Fracassi, ex presidente di Confindustria L'Aquila e attuale presidente di Confindustria Abruzzo, che ha stipulato l'accordo dell'ossobuco con Santilli e Cioni.





L’imprenditore marsicano, da qualche mese alla guida degli Industriali regionali, avrebbe dovuto cedere il passo, nella corsa alla presidenza, al suo alter ego di Teramo, il presidente Cesare Zippilli, da molti indicato come la futura guida della Camera unificata.

Ma, negli ultimi mesi, le mire e le ambizioni di Fracassi sembrano essersi spostate anche sulla Camera di commercio del Gran Sasso d'Italia, della quale vorrebbe assumere il timone.

Dal fronte Teramano, insieme a Zippilli premono per la presidenza anche Gloriano Lanciotti, attuale presidente dell'ente teramano e Antonella Ballone, figlia di Agostino Ballone, ex presidente di Confindustria Abruzzo, che potrebbe avere qualche chance in più anche in virtù delle quote rosa. Ma da Confcommercio spunta un altro nome, quello di Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi Abruzzo, l'associazione albergatori di Confcommercio, che si contende il posto di presidente con Cioni.

Le due anime territoriali della Confcommercio, aquilana e teramana, non sono mai andate perfettamente a braccetto.

Escluso dalla corsa, invece, sembra l'attuale presidente della Camera aquilana, Santilli, nel corso del suo secondo mandato al centro di roventi polemiche da parte di alcune associazioni di categoria, che ne hanno aspramente criticato la gestione definita troppo personalistica.

Santilli non sarebbe stato riconfermato tra i candidati anche perché senza “casa” dopo nel luglio 2019, ha lasciato la Confcommercio, che lo aveva portato ad ottenere la presidenza: tutto ciò per contenziosi economici con la associazione di categoria in seguito alla richiesta di pagamenti arretrati per l'utilizzo del megaparcheggio di Collemaggio da parte della società, la M&P, di cui Santilli è uno dei proprietari, che fino allo sorso anno, prima della revoca deciso dal Comune dell’Aquila, gestiva la struttura pubblica.





Proseguendo nel fare il punto sulla grandi manovre, a sorpresa, risulterebbe fuori dai giochi anche Ezio Rainaldi, tra i favoriti nella corsa alla presidenza e nome forte di Confindustria, nonché nipote dell'ex presidente della Camera di commercio dell'Aquila, Giorgio Rainaldi. Confindustria non lo ha proposto tra i nominativi per la composizione del nuovo consiglio. Anche il noto imprenditore aquilano, il gioielliere Ugo Mastropietro, legato da un forte rapporto di amicizia con Cioni e Santilli, non sarà tra i consiglieri camerali.

La Confcommercio ha preferito non indicarlo, tanto che lo stesso Mastropietro, da pochi mesi dentro l'associazione, se ne è andato sbattendo la porta e ha costituito un nuovo sindacato.

Ma a sgomitare per la presidenza, all'Aquila, è anche l'Ance con due cavalli in corsa “pesanti”: gli ex presidenti dei Costruttori, Ettore Barattelli e Gianni Frattale, che si stanno giocando un posto in giunta e la guida dell'ente.

Le associazioni di categoria avranno poche settimane di tempo per ricomporre equilibri interni e alleanze e per dare seguito all'accordo tra la Camera di commercio dell'Aquila e quella di Teramo che prevedeva la sede legale nel capoluogo di regione e la presidenza ai teramani.

Ma tutto, a questo punto, secondo alcuni rumor, potrebbe essere rimesso in discussione.

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