CAMERA COMMERCIO AQ: PIU’ TASSE ALLE IMPRESE, CONFINDUSTRIA VS SANTILLI

29 Aprile 2017 20:01

L'Aquila - Economia

L’AQUILA – Più tasse alle imprese della provincia dell’Aquila per finanziare le destination management company (Dmc), società private di recente costituzione finalizzate ai servizi sul turismo che usufruiscono di anche di contributi pubblici.

E scoppia la polemica tra gli imprenditori. La Camera di commercio del capoluogo ha approvato una delibera di Giunta, ratificata venerdì scorso dal Consiglio camerale, con il voto contrario di Confindustria che si è opposta al provvedimento, che stabilisce un aumento del 20 per cento del diritto camerale a carico del sistema imprenditoriale.

L’aumento servirà a finanziare un progetto su scala regionale, elaborato dalla Camera aquilana e approvato dal sistema camerale regionale, guidato fino al mese scorso da Lorenzo Santilli, attuale presidente dell’ente camerale aquilano, del valore di 300 mila euro per il marketing territoriale.

In buona sostanza, dovranno essere le imprese locali a mettere mano al portafogli e pagare, di tasca propria, una campagna promozionale indirizzata al rilancio del territorio, messo a dura prova dalle ultime catastrofi.

E questo nonostante sull’argomento ci siano altri sostanziosi finanziamenti anche comunitari, gestiti dalla Regione.

L’aumento toccherà marginalmente le piccole imprese artigiane e commerciali, ma si tradurrà, per i grandi gruppi industriali e le aziende medie, nell’esborso di cifre importanti di oltre 5 mila euro.





I fondi serviranno a finanziare il bando regionale “Progetto Abruzzo” per la valorizzazione dei territori, tipicità, eccellenze e borghi.

Quanto a chi andranno e come saranno gestiti, il prospetto delle spese, allegato alla delibera di Giunta, è chiaro.

Il budget interno, per le spese del personale ammonta a 56 mila euro così suddivisi: 5.770 euro per la formazione del personale camerale, 11.350 euro per la formazione degli operatori turistici locali, 11.350 euro per la formazione di web master, 11.350 euro per elaborazione di contenuti e traduzioni.

La fetta più sostanziosa dei contributi andrà alle Dmc, ben 35 mila euro per l’elaborazione di itinerari turistici.

E ancora, le strategie di intercettazione dei turisti esteri costeranno 58 mila 500 euro l’anno, sempre a carico delle imprese.

L’attività di incoming con giornalisti del settore 47 mila euro, mentre la campagna di comunicazione 28 mila per un totale di 209 mila 953 euro solo per le spese esterne.





Un provvedimento che ha già provocato malumori e che è destinato ad altre polemiche, anche in seno al sistema delle associazioni datoriali.

Le proteste sono scatenate soprattutto, attaccano i critici, in particolare Confindustria che ha già votato contro, per la metodologia di redazione del progetto, che è stato presentato da Santilli alla Giunta e al Consiglio solo in sede di riunione, senza condivisione preventiva.

E non sono sfuggiti alcuni collegamenti: il fatto che l’attività promozionale sia già prevista nello Statuto Dmc, mentre un analogo progetto è già in piedi da parte della Regione.

Insomma, tuonano ancora i critici che per ora rimangono anonimi, una sorta di copia-incolla che dovranno pagare le aziende della provincia dell’Aquila per finanziare progetti e appalti esterni.

Fa discutere anche un ultimo aspetto della iniziativa a beneficio delle Dmc: il presidente Santilli è anche componente del Comitato esecutivo della Bcc Roma e presidente del Comitato locale della banca, di cui fa parte anche l’ex manager pubblico, Alfonso D’Alfonso, già presidente dell’Arpa e vice direttore della Sangritana.

I due hanno condiviso un lungo percorso politico nell’ex Democrazia cristiana. Oggi D’Alfonso è presidente di una delle Dmc più virtuose, la Gran Sasso. (b.s.)

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