VIAGGIO NEL CRATERE/11. IL SINDACO CIRCI: ''SODDISFATTI I BISOGNI ABITATIVI''

CAGNANO: OLTRE LA RICOSTRUZIONE, PREOCCUPANO SERVIZI E RIFIUTI

di Elisa Marulli

21 Novembre 2010 10:48

L'Aquila -

L’AQUILA – Milleseicento abitanti, undici frazioni e un territorio compreso tra i 733 e i 1.805 metri sul livello del mare.

Sono questi i numeri di Cagnano Amiterno, il Comune lontano 22 chilometri dal centro dell’Aquila, ma vicino a questa nella sventura di aver vissuto quel maledetto 6 aprile 2009.

GUARDA LA FOTOGALLERIA

Come tutti i Comuni del “cratere”, infatti, anche Cagnano si trova oggi a combattere con i problemi legati alla ricostruzione delle case, e non solo.

Ma “tutto si affronta e si risolve”, come comunica l’atteggiamento pratico e positivo del primo cittadino, Donato Circi, che si dice orgoglioso di amministrare “uno dei pochi Comuni che può vantarsi di aver soddisfatto le esigenze della cittadinanza”.

Quante vittime e quali danni ha fatto il terremoto?

Nessuna vittima, fortunatamente. Per quanto riguarda gli edifici, possiamo dire che ci sono parecchie case inagibili, sia di tipo “A” e “B” sia di tipologia più grave, “E”, soprattutto nei centri storici delle 11 frazioni che fanno parte del Comune.





Com’è stata risolta l’emergenza abitativa?

Le persone che avevano casa “E” sono state collocate nei Map di Pizzoli, perché quelli di Cagnano non sono mai stati completati in quanto le piastre erano state realizzate in una zona a rischio alluvioni.

Questo però non ha creato troppi problemi: agli sfollati è stata comunque trovata una soluzione abitativa alternativa.  Per quanto riguarda le case parzialmente inagibili di tipo “B”, queste sono state tutte ristrutturate, mentre le “A” stiamo procedendo a sistemarle.

Quali sono le condizioni della “zona rossa”?

La “zona rossa” l’abbiamo limitata al massimo. Ci sono alcuni aggregati in cui abbiamo vietato l’accesso, però possiamo dire che al 90 per cento è tutto transitabile perché messa in sicurezza.

Quali sono le idee per la ricostruzione?

Facendo una camminata tra le frazioni del Comune, si può notare come la ricostruzione sta procedendo bene.

Stiamo andando molto velocemente con la riparazione delle case “A” e “B”, infatti in tantissimi sono potuti già rientrare in casa. Possiamo dire di essere uno dei Comuni  che hanno soddisfatto abbastanza bene le esigenze della cittadinanza. Naturalmente la ricostruzione pesante ancora non è iniziata, ci sono molti problemi da risolvere.





A oggi, qual è il problema più urgente che Cagnano deve affrontare?

Il problema più urgente, tolto appunto quello della ricostruzione, secondo me sono i servizi. Abbiamo grosse difficoltà, per esempio, nella raccolta dei rifiuti.

I due autisti che abbiamo da soli non riescono a soddisfare le esigenze di un territorio così vasto, ricordo che sono ben 11 le frazioni, e non abbiamo disponibilità economica per assumere nuove persone.

Cosa vorrebbe dire al commissario per la Ricostruzione?

Di starci vicino! Abbiamo bisogno del suo aiuto perché confidiamo in lui e soprattutto nel vice commissario Antonio Cicchetti, che ho avuto modo di conoscere, apprezzando la sua intelligenza e la sua preparazione.

Se ci starà vicino, potremo sicuramente risolvere tutte le problematiche che dobbiamo affrontare.

Secondo lei, quanto ci vorrà per ricostruire Cagnano e le sue frazioni?

Se dovessero uscire normative chiare e se ci sarà disponibilità di fondi, credo che nel giro di 2 o 3 anni potremo raggiungere obiettivi molto ambiziosi nel processo di ricostruzione.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: