AVEZZANO – “Abbiamo paura”. A parlare sono alcuni testimoni di un processo a carico di un imprenditore marsicano che nei giorni scorsi hanno subìto, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, degli atti intimidatori.
Fanno un appello alle autorità, ieri è stata inviata anche una lettera ad Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, e chiedono l'intervento della magistratura.
In un caso, ricorda Il Centro, si tratta di un pestaggio messo in atto da due persone. In un altro, invece, su cui sono in corso accertamenti anche dei carabinieri del Nas di Pescara, c'è stato un tentativo di avvelenamento di un banchetto nuziale programmato in un ristorante marsicano. Sul cibo è stato cosparso del topicida.
Su entrambi gli episodi sono al lavoro i militari dell'Arma che stanno portando avanti un'indagine coordinata dalla Procura.
“In seguito ai due gravissimi episodi, ora gli altri testimoni temono per la loro incolumità e per quella delle loro famiglie, ma anche per le persone legate alle loro attività lavorative – sottolineano in un appello al Centro – ogni giorno usciamo di casa con la paura che queste persone, che fanno tutte parte di una stessa famiglia, possano farci del male. Davanti a episodi tipici del modo di fare mafioso non si può rimanere indifferenti e testimoniare senza essere condizionati in un processo così delicato”.
“Facciamo un appello alle autorità – continuano – affinché al più presto vengano assicurati alla giustizia i responsabili, prima che si verifichino episodi simili o addirittura più gravi”.
In mano agli inquirenti ci sarebbero diversi indizi e anche un filmato. Le telecamere di sorveglianza del ristorante, infatti, avrebbero ripreso un uomo coperto da un lenzuolo, ma durante un movimento si sarebbe intravista parte del volto.
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