SULMONA: POLEMICHE FURIBONDE TRA DEPUTATA PEZZOPANE E SINDACO CASINI DOPO MANCATA PROROGA FINANZIAMENTO 700MILA EURO PER CELEBRAZIONI GRANDE POETA; LEGGE APPROVATA A DICEMBRE 2017 MAI ISTITUITO COMITATO

BIMILLENARIO OVIDIO: FONDI PERSI DOPO DUE ANNI DI NULLA DI FATTO, AL VIA SCARICABARILE

15 Gennaio 2020 08:26

Regione - Politica

SULMONA – La postura pensosa Ovidio in piazza Garibaldi a Sulmona, si arricchisce in queste ore di un nuovo significato.

La perplessità, mista a rassegnazione, del Sommo poeta, autore delle Metamorfosi, davanti all'incapacità politica dei posteri che sono riusciti a perdere 700mila ero di finanziamenti per celebrare il bimillenario a lui dedicato. E soprattutto per realizzare un museo e un parco letterario.

La parola fine per ora è stato il mancato inserimento nel decreto Milleproroghe di fine anno della legge a firma delle parlamentari Paola Pelino, sulmonese di Forza Italia e Stefania Pezzopane, aquilana del Partito democratico, approvata a dicembre 2017, firmata anche dall’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che prevedeva un finanziamento di oltre un milione di euro, poi scesi a 700mila euro.

Per grandi eventi che si sarebbero dovuti celebrare le 2018, essendo il poeta morto nel 18 dopo Cristo.

Al triste epilogo fa ora seguito una furibonda polemica politica, e un generalizzato scaricabarile in primis tra il sindaco ''civico'' di Sulmona, Annamaria Casini, espressione della cordata politica che fa riferimento all'ex assessore regionale Andrea Gerosolimo e la firmataria della legge Pezzopane, ora deputata.

La legge approvata a fine 2017, questo è un fatto, è rimasta lettera morta, complice il cambio di governo con l'avvento nel febbraio 2018 di Giuseppe Conte  e della maggioranza Movimento 5 stelle e Lega. E così l'ex sottosegretario ai Beni culturali, il pentastellato di Vasto Gianluca Vacca, ha prorogato a inizio dicembre 2018 la norma, per altri 12 mesi.





A seguire ancora mesi di inerzia. Poi su iniziativa della senatrice sulmonese del Movimento 5 stelle, Gabriella Di Girolamo, ad aprile 2019 è stato approvato dal premier Conte il regolamento che indica i compiti e le funzioni del Comitato promotore e comitato scientifico, su cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha apposto la propria firma sul nel giugno 2019.

Manco a dirlo, ancora un nulla di fatto, fino alla mancata seconda proroga, il che significa che i mitologici 700 mila euro sono perduti per sempre, a meno che, a babbo morto, si approvi un altra legge.

Tra le scuse ufficiali del mancato avvio della macchina organizzativa e dell' utilizzo dei fondi e la difficoltà il fatto che la legge sarebbe stata scritta malissimo. Prevedendo un iter lungo e farraginoso. In una città, su questa vicenda sull'orlo di una crisi di nervi, per altri la ragione è più semplice e tradizionale: la lotta intestina che si e scatenata tra varie cordate politiche e “culturali”, per gestire i fondi e soddisfare sé stessi, gli  amici e i parenti. 

Ad aprire le danze delle polemiche è ora la deputata Pezzopane.

“Ovidio si rivolta nella tomba! – ha tuonato dalle pagine del Centro – Vanificare gli sforzi e perdere la possibilità di un finanziamento per onorare Ovidio, tra gli autori più letti al mondo, vuol dire non avere la consapevolezza dell’importanza culturale e storica di Sulmona”. E punta il dito contro Casini: “Una volta approvata la legge non ho saputo più nulla, nessun incontro, nessuna riunione, nessun coinvolgimento”. E l'accusa “di aver sollecitato un intervento di salvare i fondi, dopo la prima proroga, solo a babbo morto, a legge di bilancio pressoché approvata, solo al Senato e alla Camera con la fiducia”.

Rabbiosa la reazione di Casini. “E’ evidente che la parlamentare del Pd Stafania Pezzopane non ha saputo far valere il suo ruolo presso il Governo, concretizzando la legge sul Bimillenario ovidiano, e per questo suo fallimento non può scaricare le colpe sul sindaco della città con un insolito sgarbo istituzionale. Oltre il danno, la beffa. Si attivi per rimediare presso il Ministro dei Beni Culturali del suo stesso partito, dimostrando di tenere a questa legge e a questo territorio come dice, al di là delle numerose passerelle di cui è sempre stata molto prodiga in città”. “Ho fatto tutto quanto era nelle possibilità di un sindaco – afferma Casini -, sollecitando i Ministeri competenti per l’attuazione della legge nonché per la proroga della stessa sin dall’aprile 2019. E’ una legge fatta malissimo, complessa e farraginosa, con un iter assurdo che non ha consentito l’avvio delle attività legate al Bimillenario entro ben due anni dall’approvazione. La mancata operatività della legge dipende dal fatto che il Miur non ha mai nominato i 50 studenti e il nuovo Governo non ha neanche individuato i rappresentanti del Miur e del Mibact per il Comitato Promotore che non si è mai riunito. Ora trovo fuori luogo che una parlamentare, che non è riuscita a concretizzare la legge in tutto questo tempo a favore di questo territorio, dimostrando scarsa attenzione, adesso accusi il sindaco. A Sulmona non ci sarebbe stata nessuna celebrazione del Bimillenario se stavamo ad aspettare l’onorevole Pezzopane”.

E aggiunge: “Al mio insediamento, a giugno 2016, nelle casse comunali non abbiamo trovato nessun programma né risorse per il Bimillenario. In pochi mesi, entro dicembre 2016, siamo riusciti a individuare finanziamenti adeguati e ad attuare rapidamente un nutrito e variegato programma, durato due anni, per un valore di circa 200 mila euro, per celebrare la figura di Ovidio, reso possibile dalla legge regionale, con lo stanziamento di 100 mila euro, promossa dall’allora assessore regionale Andrea Gerosolimo, oltre che dalla Fondazione Carispaq, dalla società Tosinvest-San Raffaele, da altri sponsor privati e dal Comune di Sulmona. La promozione culturale per Sulmona è una risorsa importante – conclude il sindaco – e l’onorevole Pezzopane, anziché prendersela con il sindaco di Sulmona per azioni che spettano al Governo, si attivi con impegno, come si è attivata per far finanziare milioni la sua L’Aquila dimenticandosi troppo spesso di Sulmona”.





A lanciare l'allarme e mettere le mai avanti era stata anche Di Girolamo, a inizio dicembre.

“Il bimillenario della morte di Ovidio ricorre, notoriamente, nel 2018 e ci troviamo ancora oggi, alle porte del 2020, a discutere dello stanziamento dei 700mila euro. Le oggettive cause di tale ritardo sono riassumibili fondamentalmente in due ragioni: la complessità dell’applicazione della norma ed il susseguirsi di due governi negli ultimi 2 anni”.

E aveva concluso: “ho il gravoso onere di informare, e con grosso rammarico, che l’attuazione della legge in questione è fortemente in dubbio e che potrebbe perdersi, in tal modo, un’ottima occasione per la città e per tutto il territorio il quale, ancora una volta, non ottiene il giusto risalto che merita”.

Non è detta l'ultima invece per  Fabio Spinosa Pingue,  presidente della DMC Terre d’Amore in Abruzzo.

Il buon senso  insegna che non si lasciano “incustoditi” a Roma 700 mila euro senza un presidio quotidiano. Ma tant’è. Ora devono prevalere senso di responsabilità e nervi saldi. C’è un importante lavoro  che si sta compiendo  per non perdere i fondi del bimillenario che, voglio ricordare, sono finalizzati alla costituzione del  Museo, per il parco letterario ed altri importanti  progetti e non certamente per fare le celebrazioni – spiega Pingue -. Queste accuse reciproche, dettate probabilmente dalla tensione del momento,  rischiano di compromettere il preziosissimo lavoro  che si sta portando avanti con l’ausilio di tanti rappresentanti delle istituzioni e parlamentari”.

(f.t.)

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