BILANCIO REGIONE: MARCOZZI, ”DA CORTE CONTI NUOVA DIFFORMITA’, EREDITA’ PESANTE”

18 Agosto 2018 17:29

Regione - Politica

L'AQUILA – “Una situazione insostenibile che denunciamo da anni”.

Così in una nota la consigliera regionale del Movimento cinque stelle Sara Marcozzi denuncia come la Corte dei Conti abbia contestato alla Regione Abruzzo la procedura di parifica su rendiconto 2013.

“Regione Abruzzo è ferma alla parifica del Rendiconto 2012. Il Rendiconto 2013 è stato parificato solo parzialmente, ponendo così l'ente in una situazione drammatica rispetto ai conti. Unica Regione in Italia con la parifica ancora ferma al Rendiconto 2012”, fa osservare la pentastellata.





“A leggere la delibera della Corte dei Conti sembrerebbe che Regione Abruzzo abbia sbagliato anche la procedura. La Sezione regionale di controllo, infatti, contesta all'ente anche le modalità suggestive con cui si tenta di innestare delle modifiche sul procedimento relativo alla parifica del Rendiconto 2013. Tanto che nelle risultanze finali del giudizio – spiega la Marcozzi – la Corte dichiara 'l'irricevibilità della richiesta di riapertura del giudizio di parifica relativo al Rendiconto 2013 e la contestuale estinzione del giudizio sospeso'”.

“Si tratta dell'ennesima delibera in cui l'organo di controllo censura l'operato di questa amministrazione regionale che, in oltre quattro anni di governo, non è riuscita a parificare neanche un rendiconto”.

“Sono profondamente preoccupata per il futuro della nostra regione”, dice ancora Sara Marcozzi, “alcuni passaggi riportati nella delibera mettono a nudo quanto (non) fatto dalla maggioranza di questo governo. Una programmazione seria dovrebbe essere basata su cifre e risorse attendibili e precise. Mi domando come abbiano fatto le diverse amministrazioni che si sono susseguite fino ad oggi a programmare il futuro della nostra regione con i bilanci in queste condizioni”.

“Un passaggio chiave, quello dell'incertezza dei conti, che viene evidenziato anche nell'ultima delibera e che prende spunto dalla sentenza della Corte Costituzionale – fa osservare la consigliera regionale – '[…] La legge sopravvenuta ( si fa riferimento al Rendiconto 2013), oltre a non aver un legame diretto con le norme impugnate non assicura chiarezza e stabilità ai conti regionali peggiorando anche la situazione dell'ente territoriale anche per l'assenza di punti di riferimento sicuri quali la continuità con le risultanze degli esercizi pregressi e l'esatta contabilizzazione dei crediti e dei debiti esistenti'. Abbiamo bisogno di un governo regionale nel pieno delle sue funzioni e legittimato dai cittadini”, dice ancora la Marcozzi.





“il livello di indebitamento della Regione si attesta intorno a 1,1 miliardi, di cui quasi la metà dell'intero importo è costituito da n.3 prestiti obbligazionari sui quali Regione Abruzzo ha strutturato delle operazioni in derivati. A questo si aggiunga che il deficit, stando alle notizie che filtrano nei corridoi del palazzo, dovrebbe raggiungere una cifra ricompresa fra i 550 e i 700 milioni di euro”.

“Purtroppo la mancata parifica dei Rendiconti 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 non permette a nessuno di avere dati certi relativamente al deficit. Come se non bastasse, il ritardo rispetto al riaccertamento dei residui attivi e passivi relativi relativi all'annualità 2017, pone ulteriori incertezze sulle reali disponibilità dell'ente”.

“È evidente che sia il centrodestra, quanto il centrosinistra – fa notare la Marcozzi – abbiano miseramente fallito in merito al riordino dei bilanci. Quello dei conti, qualora i cittadini ce ne daranno l'opportunità, sarà il primo obiettivo di un eventuale governo del M5S, per ristabilire ordine e chiarezza nei bilanci. Mi domando come abbiano fatto in questi anni a governare senza avere contezza delle reali risorse di cui l'ente dispone”.

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