BENVENUTA PRIMAVERA! CON LA BELLA STAGIONE TORNANO GIOIA E OTTIMISMO

di Cristina Alexandris

21 Marzo 2014 08:02

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Era già nell'aria da alcune settimane e ha varcato ufficialmente le soglie ieri alle 17.57 italiane, in concomitanza con l'equinozio, ma oggi alla primavera possiamo dare il nostro più caloroso benvenuto ufficiale.

Preceduta dalla seconda giornata mondiale della felicità (non è di certo un caso), quella che in Giappone è addirittura festa nazionale, vedrà la nostra stella sorgere perfettamente a Est e tramontare perfettamente a Ovest.

Siamo infatti all'inizio della metà luminosa dell'anno, quando le ore di luce superano le ore di buio, e dovremmo essere tutti più predisposti alla gioia e all'ottimismo.

È tempo di nuovi inizi, di personali resoconti di percorso e di piccoli viaggi fuori porta ma anche di pulizie e di space clearing fisico e mentale, indispensabile per liberarci da tutte le cose inutili e prepararci al meglio cui siamo naturalmente più predisposti con la bella stagione.

La storia è costellata da miti e tradizioni legati a questo periodo dell'anno e molti di questi si basano proprio sul concetto di sacrificio e successiva rinascita.

Nel mondo ellenico dopo l'equinozio si svolgevano le Adonìe, feste della resurrezione di Adone, il bellissimo giovane amato dalla dea Afrodite che venne ucciso da un cinghiale. Questa festività a sua volta ricalcava quella assiro-babilonese dove la figura di Adone era rimpiazzata dal dio Tammuz e quella di Afrodite dalla dea Ishtar.





In tutti questi miti campeggia l'unione di un simbolismo celeste con uno terreno, matrimonio fra una divinità maschile, celeste o solare, e una femminile, legata alla terra o alla luna. La primavera era infatti la stagione degli accoppiamenti rituali, delle nozze sacre in cui il dio e la dea si univano per propiziare la fertilità. In effetti erano numerosi i fuochi rituali che venivano accesi sulle colline e che secondo la tradizione più a lungo rimanevano accesi, più fruttifera sarebbe stata la terra.

Come molte delle antiche festività pagane, anche questa giornata fu successivamente “cristianizzata”: la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l'equinozio (data fissata nel IV secolo d.C.), infatti, i cristiani celebrano la Pasqua (Easter, per i popoli nordici la dea Eostre o Ostara ovvero “la stella dell'Est”, Venere).

Ma ritorneremo su questo. Per il momento vi ricordiamo che anche quest'anno sono tornate le giornate del Fai: sabato e domenica ci sarà l'imbarazzo della scelta tra le oltre 750 visite straordinarie in programma su tutta la nazione.

Vi rimandiamo al sito giornatefai.it per ulteriori dettagli e vi lasciamo con le seguenti mete per la riscoperta delle bellezze d'Abruzzo.

CHIETI
Contrada Salara – Casacanditella.
Archeologia industriale: mulino ad acqua del 600 e centrilina elettrica, edifici storici Orsatti.
Percorso romano: terme, tempietti, teatro.

LANCIANO
Casa museo “Federico Spoltore”.
Mostra bozzetti comici di Francesco Paolo Michetti.

MONTENERODOMO
Parco Archeologico e museo di Juvanum.





ORTONA
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria e oratorio del crocifisso miracoloso.

VASTO
Giardino di palazzetto Nibio e della Rovere.
Giardino di palazzo Cardone.
Giardino di palazzo Ciccarone già de Nardis
Giardino di palazzo de Mutiis.
Giardino di palazzo Invitti.
Giaridno di palazzo Marchesani.

L'AQUILA
Convento di San Giuliano.

SULMONA
Santo Spirito Morronense.

PENNE
Porta di Teramo o di Santa Croce, cortile di San Ciro all'interno di palazzo Margherita d'Austria, chiesa di Santa Chiara.
Chiesa di San Domenico, piazza Luca da Penne.
Chiesa dell'Annunziata, chiesa di San Giovanni Battosta, porta dei Conci.
Chiesa di San Massimo o Duomo di Penne, palazzo del Bono, museo di arte moderna e contemporanea – palazzo Ferdinando Castiglione.
Porta di San Francesco, palazzo del capitano Regio.

TERAMO
Area archeologica di Largo Madonna delle Grazie.
Area archeologica di piazza Sant'Anna.
Castello della Monica (visita al giardino).
Chiesa di Sant'Anna.
Convento di Sant'Agostino (attuale sede dell'archivio di Stato).
Teatro romano.
Torre bruciata.

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