SENTENZA DELLA CORTE D'ASSISE, MAROCCHINI FATTI ARRIVARE IN ITALIA CON FALSE PROMESSE DI LAVORO, PAGANDO FINO A 7 MILA EURO

AVEZZANO: FALSI VISTI E IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, 100 ANNI DI CONDANNE

29 Giugno 2019 10:41

L'Aquila - Cronaca

AVEZZANO – Promettevano una vita migliore e un buon lavoro a giovani marocchini. Li facevano arrivare in Italia,  con visti per fare gli agricoltori nella conca del Fucino, dal costo anche di 7 mila euro. Ma era solo una truffa, non c'era nessun lavoro. E gli immigrati a quel punto clandestini non restava altro che farsi schiavizzare sui campi per paghe da fame. O vivere di espedienti.

Un inquietante scenario che ha come protagonisti intermediari connazionali, ma anche a diversi imprenditori agricoli di Avezzano e Celano, che ha portato la Corte d’Assise dell’Aquila a impartire condanne per 100 anni di carcere, e multe fino a oltre un milione di euro, a carico di diciotto persone.

L’inchiesta è scoppiata nel 2012, quando vennero eseguite 32 ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere e 12 ai domiciliari.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’organizzazione era riuscita a far entrare in Italia numerosi marocchini, che avevano pagato ingenti somme di denaro.

Tra gli accusati, oltre a cittadini marocchini residenti nella Marsica, anche diversi imprenditori agricoli e il titolare di una società di “intermediazione”, compiacente.
L'indagine, coordinata dalla Dda de L'Aquila, è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Avezzano e dalla squadra mobile de L'Aquila.





Centinaia di pratiche per far ottenere a persone extracomunitarie il visto per l'ingresso sul territorio italiano. Pratiche che venivano inoltrate sulla base di falsi rapporti di lavoro nei campi grazie all'aiuto di aziende agricole compiacenti. Molto spesso, però, i marocchini che giungevano in Italia e che formalmente avevano tutte le carte in regola non riuscivano neanche a mettersi in contatto con gli intermediari e con i fittizi datori lavoro.

Sono stati condannati, a sette anni e sei mesi e un milione e 100 mila euro di multa, elenca il quotidiano Il Centro, Bouzecri Aaris, Abderraham Aaris, Driss Mothair, Mohamed Mothair

A sei anni e 10 mesi e un milione e 55mila euro di multa, Luigi D’Apice, M’Hammed El Yousfi, Smail Kaddour e Mohammed Kaddour.

A sei anni e 10 mesi e 200 mila euro, Rachid Errahmany e Boubker Errahmany.

A cinque anni e 11 mesi e 190mila euro di multa, Giampiero Paris, Vincenzo Ciccarelli, Simone Ciccarelli.





A cinque anni e 4 mesi e 40mila euro, Mbaker El Maharzi, Mohamed Brhaiberh, Hassan Brhaiberh.

A cinque anni e 30mila euro, Enrico Di Pasquale.

A tre anni e 4 mesi e 10mila euro, Fabio Sorgi.

Sono stati assolti Nicola D’Apice, Catella D’Apice, Federico Barbarossa, Giovanni Bianchi, Massimo Ciccarelli, Antonio Angelosante, Gabriella Angelosante, Mustafà Kannira, Haouari El Kannira, Said Oi-raq, Khalid Sellum e Ossman Sellum.

 

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