AUTOBUS: TRATTA GIULIANOVA-ROMA IN HOUSE, SINDACATI SPACCATI, SCONTRO IN COMMISSIONE REGIONALE

23 Luglio 2019 14:54

Regione -

L'AQUILA – Sindacati divisi come non mai, al pari del centrodestra e del centrosinistra in consiglio regionale, intorno al progetto di legge “Disposizioni in materia di servizi minimi del trasporto pubblico locale”, che intende sancire come trasporto pubblico essenziale, finanziato con soldi pubblici, quelli della società regionale dei trasporti Tua, le corse autobus Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma. Evitando così di dover competere con i privati, in regime di concorrenza, affidando la tratta alla società Sangritana, controllata dalla Tua. 

La norma, a firma di Umberto D'Annuntiis di Forza Italia, è approdata oggi in seconda Commissioni Territorio e Ambiente e nella quarta commissione Politiche Europee.

Per l'occasione sono stati ascoltate le organizzazioni sindacali del settore trasporti, il presidente della Tua Gianfranco Giuliante e il direttore generale Maximilian Di Pasquale.

La Cgil appoggia incondizionaltamente il mantenimento in house della tratta, insolitamente al fianco del centrodestra, mentre Cisl e Uil sono contrari, come il centrosinistra.  Per mancanza di copertura, che dovrà essere trovata, semmai,  in un taglio delle corse su atre tratte. Un taglio da 800mila a 1,2 milioni di chilomentri, è stato quatificato oggi in commissione. 





Giudica il provedimento invotabile Sara Marcozzi del Movimento 5 stelle, anche perchè “manca l’intesa, obbligatoria per legge dello Stato, e con il Cal ed enti locali”,  oltre alla copertura finanziaria”. 

“La Giulianova- Roma è una tratta essenziale per tanti cittadini e pendolari – ha detto prima di essere udito in commissione Domenico Fontana, segretario generale Filt-Cgil L’Aquila-Teramo – il regime privato significherebbe tagliare le corse, e poi il personale della società regionale dei trasporti Tua. Questa norma risponde a una esigenza primaria e fondamentale delle aree prive di alternativa di trasporto, e è una assunzione di responsabilità della politica regionale importante che, per una volta, si pone il tema di delle aree interne”. E aggiunge, “fa riflettere che sia a favore del servizio pubblico il centro destra, mentre invece è per la competizione privata il centrosinistra…”

Alessandro Di Naccio, responsabili regionale di Fit Cisl, Giuseppe Murinni, Uil Trasporti e Luciano Lizzi di Faisa Cisal, sono invece contrari alla norma perchè, spiega Di Naccio, “La Regione non ha i soldi per farsi carico di questo esbroso, non inferiore ai 2 milioni di euro l'anno, e si prevede  la contribuzione chilometrica ponendo a totale carico della Tua gli oneri di gestione relativi, ma la tua è già gravata da pesanti debiti”.

Sulla stessa linea il capogruppo del Partito democratico Silvio Paolucci

“Come potrà l’azienda garantire, senza un solo centesimo di risorse aggiuntive, da una parte maggiori chilometri di esercizio e dall’altra l’equilibrio economico-finanziario del bilancio? Sono previsti forse tagli sull’attuale programma di esercizio? Perché la Giunta e la struttura dell’esecutivo non hanno apposto la firma alla proposta? Immagino che procederanno, ritirandosi di buon ordine, magari con una nuova proroga. Se continuano su questa strada, però, il rischio di produrre un grave buco finanziario a Tua è più che concreto”. 





Paolucci annuncia che in caso di via libera si rivolgerà alla Corte dei Conti  Sulla stessa linea il parlamentare Pd Camillo D'Alessandro, che quando era sottosegretario in Regione aveva la delega ai trasposti. 

“Se passa questa norma – ha detto ieri –  non ci saranno più i presupposti dell’in house, se succederà ci saranno le gare per il capriccio di qualche politicante, dei sindacalismo micro territoriale in difesa di una quarantina di tessere, tutto a danno dell’utenza e di 1600 lavoratori. Stiano attenti Cda e dirigenti di Tua, questa legge non dà a loro la copertura di tagliare corse classificate come servizi minimi con legge regionale”. 

Duro il commento della pentastellata Marcozzi.

“La proposta di legge è semplicemente impossibile da votare nella forma e nel contenuto. Invotabile nella forma: le disposizioni in essa contenute avrebbero dovuto essere oggetto di provvedimento amministrativo e non di progetto di legge; manca l’intesa, obbligatoria per legge dello Stato, con CAL ed enti locali; manca la copertura finanziaria. Invotabile nel contenuto dal momento che, a seguito delle audizioni nella sessione odierna congiunta di II e IV commissione, abbiamo appreso dal presidente TUA che proprio la mancanza di copertura finanziaria comporterà una “dovuta razionalizzazione” che consisterà nel taglio da 800mila a 1,2 milioni di km sulle tratte del servizio di trasporto pubblico locale”. 

Aggiunge Marcozzi: “Alla mia domanda relativa alla individuazione di quali saranno le tratte oggetto di taglio, la risposta è stata generica e vaga e si è fatto accenno a un piano di razionalizzazione ancora in divenire. Duole constatare che le brutte abitudini della passata legislatura di centro sinistra persistono con il governo di centro destra: nessuna programmazione, sprezzo delle leggi vigenti e tagli ai servizi per i cittadini, già assai carenti”.

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