BAGARRE POLITICA A POCHE ORE DA INSEDIAMENTO DG CIAMPOLI, NUOVA FIGURA, CON INCARICO DA TRE ANNI, DOVRA' COORDINARE STAFF AZIENDALE; PD, ''INUTILE'', M5S, ''UNO SPRECO DI SOLDI''

ASL PESCARA: ALTRO MANAGER DA 100.000 EURO OPPOSIZIONI, ‘MARSILIO MOLTIPLICA POLTRONE’

8 Luglio 2020 18:33

Regione - Politica

PESCARA – A poche ore dalla definitiva ratifica della nomina di Vincenzo Ciampoli a nuovo direttore generale della Asl di Pescara esplode la polemica politica per la selibera della stessa Asl firmata ieri, che  introduce una nuova figura apicale, un super manager che avrà poteri straordinari e che quadagnerà 100mila euro l'anno, e con poteri speciali affiancherà il dg.

A salire sugli scudi le opposizioni del centrosinsitra e del Movimento 5 stelle in consiglio regionale. 

La nuova fiugra è si legge nella delibera, un “dirigente medico Specializzato con esperienza quinquennale nella gestione apicale di aziende sanitarie pubbliche da destinare al coordinamento staff dell'azienda USL di Pescara di supporto alla Direzione Sanitaria La durata dell’incarico sarà di 3 anni”.





“Ancora una volta il centro destra abruzzese pensa ad accrescere le poltrone dirigenziali mentre i reparti sono in carenza di personale per quelle figure in prima linea, che proprio nel corso dell’emergenza Covid hanno dimostrato di essere ingranaggi indispensabili per il nostro sistema sanitario regionale”, tuonano Silvio Paolucci e Antonio Blasioli  

“Aumentano lo stipendio ai manager per avere figure di qualità e poi creano tutor per elargire poltrone, mentre negli ospedali servono servizi e personale. La sanità secondo Marsilio taglia servizi e non integra il personale nei presidi, ma è efficientissima quando si tratta di creare poltrone e poltronissime, come quella prevista dalla delibera della ASL n. 829 firmata nella giornata di ieri per reperire una figura di affiancamento al manager appena nominato”, 

“Una manovra di potere, niente altro che questo – incalzano i consiglieri – Uno dei primi atti sul fronte sanitario della maggioranza di centrodestra al governo della Regione è stato l’aumento degli stipendi dei manager, giustificato all’epoca con l’esigenza di attrarre management di qualità, ora, però, arriva l’esigenza di una figura ulteriore che con la qualità ricercata col primo provvedimento ha poco a che fare, ma ha molto a che vedere con spartizioni di potere che non risolvono i problemi reali della sanità e degli abruzzesi. In altro modo non si spiega il bisogno di creare, il giorno dopo l’individuazione del manager della Asl di Pescara, dove peraltro le figure apicali della Asl sono oggi tutte rappresentate, una figura del tutto nuova, di Dirigente medico Specializzato con esperienza quinquennale nella gestione apicale di aziende sanitarie pubbliche che sarà a capo dello staff dell'azienda di supporto alla Direzione Sanitaria. Intanto i servizi chiudono, i concorsi languono e le risorse vengono sperperate in modo spregiudicato e inutile. Alla sanità abruzzese manca programmazione, governance, personale e mezzi, ma non dirigenti. Ecco il modo di governare del centrodestra, lento a risolvere, lesto a provvedere alle esigenze della politica”.

Duro anche Domenico Pettinari, del Movimento 5 stelle.





“Altro che infermieri, OSS o medici, nella Asl di Pescara la Regione a trazione Lega, FDI e Forza Italia istituisce un avviso pubblico per dar vita al “Super manager”, una figura dirigenziale che avrà poteri straordinari e che ci costerà circa 100mila euro l'anno di soldi pubblici”.

E si chiede: “Ma se abbiamo già il Direttore Generale, il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo a cosa serve questa ennesima figura? Non era meglio utilizzare i fondi per l’assunzione a tempo indeterminato di personale utile nei reparti e in corsia? Siamo davanti a sprechi inutili e su cui vogliamo risposte. Sprechi su sprechi, perché mentre si pensa ad ampliare lo staff dirigenziale, con le delibere 766 e 801 rispettivamente del 23 e del 30 giugno si affidano le assunzioni a tempo determinato per soli pochi mesi per i presidi di Penne e Popoli ad un’agenzia interinale e si aumentano le ore di lavoro dei medici della disciplina di anestesia e rianimazione con il principio della reperibilità. Questo è un metodo che non possiamo condividere perché il personale così, oltre a costarci molto di più, è vittima di un ricambio periodico che impedisce alla forza lavoro dei singoli presidi di generare valore aggiunto per la Asl e aumenta il precariato”.

“Il personale sanitario, la sua stabilità e competenza è indispensabile per garantire un servizio sanitario adeguato. Alimentare personale precario all’interno delle ASL dimostra la poca attenzione che si mostra verso la sanità regionale e dimostra altresì come non si voglia realmente potenziare le strutture declassate negli anni, per me potenziare significa assumere personale sanitario a tempo indeterminato, riaprire i reparti chiusi, istituire primariati, rinnovare e aumentare la strumentazione. Le agenzie interinali non consentono alle ASl di selezionare il personale, il compito spetta all’agenzia interinale che sceglie su basi proprie. Insomma assunzioni che durano il tempo di uno slogan per il Presidente Marsilio e per l’Assessore Verì ma che sono ben lontane dal risolvere quelle carenze che ormai da anni denunciamo sui presidi sanitari minori. Chiederemo conto di questo, e non solo, in ogni occasione utile” assicura in conclusione Pettinari.

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