AQUILANO MORTO DURANTE BATTUTA CACCIA: AMICO CHE HA SPARATO ASCOLTATO DI NUOVO

14 Gennaio 2020 13:21

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Sarà ascoltato nuovamente nelle prossime ore l'amico che ha sparato a Luca Pulsoni, il 29enne originario dell'Aquila, maresciallo della Guardia di Finanza, morto il 12 gennaio scorso per le ferite riportate nel corso di una battuta di caccia nelle campagne del comune di Maierato, in provincia di Vibo Valentia.

A sparare, probabilmente per un errore, potrebbe essere stato, come riporta Il Messaggero, un suo collega.





La salma intanto è stata trasferita nel frattempo nella camera mortuaria dell'ospedale di Vibo Valentia, in attesa che l'autorità giudiziaria dia il via libera all'esecuzione dell'autopsia, necessaria per capire l'esatta dinamica di quello che al momento appare a tutti gli effetti un incidente di caccia. 

Secondo una prima ricostruzione, il sottufficiale della Finanza sarebbe stato colpito accidentalmente da alcuni pallettoni esplosi da una delle persone quale del gruppo con il quali era uscito. 

I proiettili hanno raggiunto la vittima alla spalla ma la ferita si è rivelata più grave del previsto, tant'è che il 29enne è deceduto in pochi minuti per dissanguamento. 





Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Maierato e della Compagnia di Vibo Valentia che hanno avviato gli accertamenti sull'accaduto. Il corpo del ventinovenne, che era in un dirupo è, stato recuperato dai vigili del fuoco. 

Gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro che costatarne dell'uomo a causa delle ferite riportate. Il papà del giovane, Massimo Pulsoni, luogotenente dei carabinieri, responsabile della centrale operativa del Corpo e la moglie, che fa l'insegnante, sono immediatamente partiti per la Calabria. 

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