ABOLIZIONE PROVINCE: PD, ”PROPOSTA ALTERNATIVA”

8 Novembre 2011 12:43

Pescara - Politica

PESCARA – Il Pd solleva la polemica, in Abruzzo, sul disegno di legge di modifica della Costituzione che prevede la soppressione delle Province e l’istituzione delle Città metropolitane in territori con una popolazione superiore ai 500 mila abitanti e l’attribuzione a esse delle funzioni delle Province, demandando alle legislazione delle Regioni l’istituzione delle Province nei restanti territori.

Un ordine del giorno per dire “no” a questo progetto è stato elaborato dal Pd e portato già all’attenzione del consiglio provinciale di Pescara, che lo ha votato all’unanimità, fatta eccezione per l’Idv, mentre negli altri tre consigli provinciali lo stesso ordine del giorno sarà votato prossimamente.





 

Lo hanno annunciato i rappresentanti del Pd nelle quattro Province e cioè Antonio Di Marco (Pescara), Enio Mastrangioli (L’Aquila),Ernino D’Agostino (Teramo) e Camillo D’Amico (Chieti).

Il Pd lancia, con questo documento, una proposta alternativa da trasmettere ai massimi rappresentanti di governo e parlamento, che prevede la riduzione delle Province e il loro accorpamento, la soppressione di enti intermedi di emanazione statale e regionale che producono costi elevati e il trasferimento delle funzioni alle Province o alle Città metropolitane, l’attribuzione alle Province di altre competenze su acqua, rifiuti, case popolari, sviluppo industriale, la riduzione della partecipazione delle Province a consorzi, aziende e società di capitali.





“Noi crediamo nelle Province – ha detto di Marco – e le riteniamo enti utili e soprattutto non riteniamo che il disegno di legge di modifica costituzionale possa davvero ridurre la spesa pubblica, considerato che i tempi sono lunghi”.

 

 

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