PEZZOPANE (PD), ''TONINELLI CREA PANICO SENZA DARE SOLUZIONE''. SDP: ''AUTOSTRADE SICURE IN CONDIZIONI NORMALI, SI AUTORIZZI SPESA 192 MILIONI''

A24-A25: MINISTRO, ”CONDIZIONI ALLARMANTI DEI PILONI”, E’ SCONTRO SU FONDI MASTERPLAN

di Alessia Centi Pizzutilli

16 Ottobre 2018 16:27

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Alcuni piloni dei viadotti della A24 e A25, che ho potuto visionare con i miei occhi, sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti”. 

È il nuovo allarme del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, lanciato durante l'assemblea dell'Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), che si è svolta oggi a Roma, dopo il blitz del 6 ottobre scorso, che ha effettuato in prima persona, accompagnato da tecnici e ingegneri del Ministero, in alcuni viadotti delle autostrade A24 e A25, le due arterie che collegano il Lazio e l'Abruzzo, gestite dalla società privata del Gruppo Toto Strada dei Parchi.

Sullo stato di salute delle due autostrade, caratterizzate da 153 viadotti e ponti per uno sviluppo complessivo di circa 118,8 chilometri e 54 gallerie per circa 70,8 chilometri, cittadini e associazioni abruzzesi avevano chiesto trasparenza già all’indomani del crollo del ponte Morandi a Genova.

Le dichiarazioni shock del Ministro, dunque, creano nuovi timori e paure nella cittadinanza, ma, secondo la deputata Pd, Stefania Pezzopane, “la cosa più allarmante è Toninelli che fa dichiarazioni per creare panico fra cittadini, senza indicare con chiarezza qual è la situazione e come affrontarla. Cosa farà ora? Chiude Autostrade? Le possiamo percorrere? Il ministro venga a Montecitorio a riferire”, ha scritto su Twitter l’onorevole.

Tra i viadotti a rischio, la situazione più preoccupante si registra, secondo ambientalisti e rapporti eseguiti dagli ingegneri negli ultimi mesi: Bugnara, Cocullo, Isola del Gran Sasso, Bussi, ma anche il ponte di San Giacomo, in provincia dell'Aquila, dal quale nelle scorse settimane si sono staccati molti pezzi di intonaco, tanto che si è reso necessario l'intervento dei Vigili del fuoco prima, e degli operai di Strada dei Parchi poi.

E proprio a Macchia Maura a Bugnara (L'Aquila), il ministro si è recato nelle scorse settimane, dopo il servizio di Filippo Roma delle Iene, che hanno mostrato il degrado dei ferri dei piloni “che si sbriciolano come biscotti”, come denunciato anche da Nuovo Senso Civico in un video diventato virale sui social.  

“Allarmismo ingiustificato”, anche per Sdp, che in una nota risponde a Toninelli che ha utilizzato “parole irresponsabili” e che “la comprensibile preoccupazione dell'utenza hanno fatto sì che negli ultimi giorni il traffico sull'autostrada sia diminuito del 7 per cento”.





A completare il quadro, poi, ci pensa il vice presidente del Cda di Sdp, Mauro Fabris, che in serata afferma a Radio Vaticana Italia: “L'autostrada è sicura, sulla gestione in condizioni normali siamo assolutamente tranquilli”, tornando a chiedere allo stesso tempo che il governo autorizzi la spesa di 192 milioni già previsti nel decreto Genova.

Il primo cittadino di Sulmona (L'Aquila) Annamaria Casini, a nome dei sindaci del Centro Abruzzo, in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture chiede di avere una “adeguata comunicazione sia sullo stato di vulnerabilità statica e dinamica dei viadotti che sugli interventi previsti”. I sindaci nella lettera segnalano come prioritaria la mobilità che “nelle aree interne assume una valenza strategica di sviluppo” e che bisogna “scongiurare la chiusura dei tratti autostradali da mettere in sicurezza, una misura che rappresenterebbe un gravissimo danno per il territorio” ma anche “azioni normative finalizzate a snellire le procedure per la messa in sicurezza delle autostrade”.

“Noi abbiamo paura: se è lo Stato, attraverso il Ministero delle Infrastrutture a lanciare l'allarme, allora la situazione diventa ancora più grave”, spiega il sindaco di Aielli (L'Aquila), Enzo Di Natale.

“A questo punto – continua il primo cittadino, uni dei più attivi nel comitato che si sta battendo contro il caro pedaggi -, ci sono due possibili decisioni: la chiusura delle autostrade e la messa in sicurezza, oppure la misura straordinaria di bloccare i pedaggi, è infatti assurdo pagare e poi rischiare la vita percorrendo arterie non sicure”, continua Di Natale che annuncia di essere pronto, insieme ad altri colleghi e tutta la popolazione, “a scendere in piazza per chiedere immediati interventi alla concessionaria Strada dei Parchi”. 

Non si ferma, intanto, la polemica sui fondi del Masterplan Abruzzo, dal quale il Governo gialloverde ha prelevato proprio 200 milioni di euro per la copertura dell’intervento di messa in sicurezza di ponti e viadotti delle autostrade laziali ed abruzzesi.

Si infiamma, infatti, lo scontro tra la Giunta abruzzese, a guida centrosinistra, che ha minacciato di scendere in piazza se non fosse stato cancellato “lo scippo” e ripristinata la posta, e l’esecutivo nazionale che invece ha comunicato che la Regione aveva dato il via libera al “prestito” con apposita delibera. 

“La pezza rischia essere peggio del buco, ma perché continuare a fare cassa con gli abruzzesi. Il rischio è di passare da l furto al furto con scasso. È tutto banalmente più facile, basta levare ogni riferimento ai fondi di Abruzzo e Lazio, cioè votare i nostri emendamenti”, afferma in una nota il deputato abruzzese del Pd, Camillo D’Alessandro.

“L’emendamento proposto dal Governo elimina il richiamo alla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) numero 26 del 2016 che finanzia il Masterplan della regione Abruzzo, ma mantiene il riferimento all’Abruzzo ed al Lazio nell’ambito però del complessivo Fondo per lo sviluppo e la coesione, demandando al Cipe la conseguente rimodulazione. Tuttavia, tale fondo finanzia sia il programma regionale che quello nazionale. Vale a dire sia il Masterplan che il Piano Operativo del Ministero delle Infrastrutture su cui lo stesso capo di gabinetto del ministro Toninelli aveva assicurato che dovessero gravare i costi della messa in sicurezza del tracciato autostradale. Il Governo dunque ha deciso di non decidere rimettendo la scelta in capo al Cipe”, aggiunge l'onorevole Pd.





L’esponente di centrodestra Fabrizio Di Stefano, punta l'indice contro la Giunta Regionale, ricordando però che nel 2013-2014, all'Abruzzo il Governo di allora riconobbe il Regime di Transizione, con la dotazione di 200 milioni di euro assegnati alla regione: “Sulla questione dei fondi spostati dal Masterplan alla messa in sicurezza delle autostrade, chiarisco subito e dico di essere d'accordo perché ritengo che la sicurezza delle strade venga prima di ogni altra cosa. Non si può rischiare un'altra tragedia come quella del Ponte Morandi, per cui bisogna lavorare sulla prevenzione”, spiega.

E proprio ieri all'Aquila si è svolta un'assemblea con i sindaci ed operatori responsabili delle opere cantieraili inserite nel Masterplan Abruzzo. Dopo  il vertice Pezzopane ha commentato: “Negli interventi degli esponenti del M5s è emerso chiaramente che si è trattato di un errore del ministero dei Trasporti, tant’è che hanno anticipato la volontà di risolvere il problema in Parlamento, restituendo le risorse scippate”.

La riunione alla quale hanno partecipato parlamentari e forze sociali e sindacali, è stata convocata dal presidente vicario, Giovanni Lolli, per non abbassare la guardia e chiedere con forza al Governo di cancellare “lo scippo” prima che il decreto Genova venga convertito in legge.  

La candidata alla Presidenza della Regione per il Movimento cinque stelle, Sara Marcozzi, in una nota ha replicato all'esponente del Pd: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La responsabilità è della delibera 499 della Giunta regionale”. “L’onorevole Stefania Pezzopane continua la mistificazione dei fatti e persevera nella propaganda del Pd sulle spalle degli abruzzesi: questa mattina abbiamo ribadito compatti come la responsabilità delle scelte effettuate sia da ricondurre esclusivamente alla delibera di Giunta 499 del 9 luglio scorso. Pezzopane finge ancora di non ricordare le sue stesse parole del 10 luglio scorso all’Ansa: 'Una soluzione fattibile la partita di giro con l’anticipazione da parte della Regione di fondi che resterebbero comunque inutilizzati in attesa che si ultimi l’iter progettuale di varie opere pubbliche finanziate del Masterplan. Un’operazione che è già stata fatta per sbloccare in Abruzzo altri interventi'. Queste le dichiarazioni di Pezzopane solo tre mesi fa”, ha sottolineato ancora Marcozzi. 

Nei giorni della polemica, poi, a Roma si è svolto l'incontro tra il vice presidente e i vertici del Dipartimento per la programmazione economica presso la presidenza del consiglio dei ministri (Dipe), sul rinnovo del Piano economico finanziario (Pef) relativo alla concessione delle autostrade laziali e abruzzesi, che prevede come azione principale la messa in sicurezza sismica complessiva con un mega progetto da realizzare in 8-10 anni per un investimento di circa 3 miliardi e 100 milioni di euro.  

Secondo quanto annunciato in una nota dalla stessa Sdp “sono stati fatti in questo senso degli importanti passi in avanti”, ma la società ha denunciato anche “il mancato sblocco dei circa 200 milioni di euro”.

Un concetto che tornano a ribadire anche oggi, alla luce delle nuove dichiarazioni di Toninelli: “In merito alle odierne dichiarazioni del ministro circa il presunto stato di ‘allarmante degrado’ dei piloni dei viadotti dell’autostrada A24-A25, la società concessionaria Strada dei Parchi suggerisce la lettura del Report redatto dopo i sopralluoghi avvenuti nelle date del 12 settembre e dell’8 ottobre scorsi ed elaborato da un gruppo di specialisti che, su indicazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e in base alla nuova normativa, ha effettuato controlli e sopralluoghi sull’intero tracciato, arrivando alla  conclusione che ‘non è pregiudicata la stabilità e la sicurezza dell’opera nelle normali condizioni di servizio’. Ergo, l’autostrada è sicura, fatti salvi i rischi che possono derivare da possibili eventi sismici, cosa che rende necessari e urgenti, come reiteratamente chiesto dalla concessionaria e certificato dallo stesso Mit, lavori per la messa in sicurezza antisismica”.

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