LA CONCESSIONARIA RIFIUTA ''SOLUZIONI CHE SCARICANO DI NUOVO SULLA SOCIETA' L’ONERE DELLE TARIFFE, MINISTERO NON HA APPREZZATO PROPOSTE''

A24-A25: DELRIO, ”CALMIERARE AUMENTI, AL MASSIMO 4%”, mA STRADA DEI PARCHI DICE NO

di Alberto Orsini e Alessia Centi Pizzutilli

9 Gennaio 2018 19:53

Regione - Politica

L'AQUILA – Sconti fino al 20% per i pendolari, coperti da risorse regionali e nazionali, e un Piano economico per l'autostrada di 5 anni che permetta di calmierare le tariffe ‎in modo strutturale, grazie a una contribuzione pubblica per la messa in sicurezza della infrastruttura, ora a rischio sismico.

Sono le soluzioni per l'aumento dei pedaggi dell'A24-25 illustrate dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio dopo un tavolo con i governatori di Lazio e Abruzzo.

“Gli incrementi tariffari dell'A24 e a25 – ha spiegato Delrio – sono stati autorizzati dal ministero sulla base di sentenze giudiziarie, ricorsi vinti, e sono a decisione del concessionario. Noi abbiamo però chiarissimo che sono incrementi che vanno in tutti i modi calmierati”.

“Per fermare questo incremento e limitarlo al minimo abbiamo deciso di mettere insieme, Regioni e ministero, risorse per consentire sconti sostanziali ai pendolari, chi usa abitualmente l'autostrada, sconti fino al 20 per cento – ha proseguito – Abbiamo poi detto ai presidenti che il Mit sta lavorando al nuovo Piano economico finanziario dell'autostrada che deve cercare di mantenere le tariffe entro incrementi contenuti, mai superiori al 4 per cento, come concetto”.

Il ministro ha svelato che “è un piano, che stiamo discutendo con Bruxelles da un anno e mezzo, e che prevede la messa in sicurezza totale dell'autostrada che è ad altissimo rischio sismico, e che prevede una contribuzione pubblica degli investimenti eseguiti, perché questi non si scarichino sulle tariffe”.

“‎Gli interventi per l'alta pericolosità sismica sarebbero accollati allo Stato. Il Piano economico finanziario per i prossimi 5 anni cercherà di calmierare in modo strutturale le tariffe mettendo un contributo statale – ha concluso – vista la peculiarità di questa autostrada di montagna e strategica per l'accesso a Roma”.

LA NOTA DEI SINDACI: ''DELRIO CHIEDERA' DI SOSPENDERE GLI AUMENTI''

“Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio convocherà il concessionario per avanzare formalmente la richiesta di sospensione del rincaro, subordinata alla condivisione di un nuovo piano di lavori autorizzati”.

Questo, come spiegato ad AbruzzoWeb dai partecipanti, il risultato ottenuto oggi a Roma da sindaci e amministratori abruzzesi in rivolta per la stangata del 13% imposta ai pedaggi delle autostrade A24 e A25 dalla concessionaria Strada dei Parchi, società del gruppo Toto che le gestirà fino al 2030.

Sei fasce tricolori, tre abruzzesi e tre laziali, hanno preso parte al tavolo presso il Mit che vedeva oltre al ministro la presenza dei presidenti delle Regioni Abruzzo e Lazio, Luciano D’Alfonso e Nicola Zingaretti.

Alla fine del vertice, i partecipanti hanno parlato di “parziale soddisfazione per gli impegni assunti dal tavolo, al quale è stato consegnato il documento sottoscritto a Carsoli” nella protesta di ieri

Documento nel quale, è stato ricordato, “come richiesta principale vi è la sospensione del pedaggio e l'apertura di un tavolo per trovare una soluzione strutturale”; tra le prospettive, “favorire gli investimenti e abbattere i costi del pedaggio”.

“Il ministro e le Regioni si sono impegnati anche a finanziare nuove agevolazioni per i pendolari almeno fino al 20%”, hanno concluso i sindaci che, comunque, hanno “deciso di mantenere la mobilitazione fino alla concretizzazione degli impegni presi”.

LE REAZIONI

STRADA DEI PARCHI, ''NOSTRE PROPOSTE NON HANNO INCONTRATO IL FAVORE DEL MINISTERO''





 “La società Strada dei Parchi da sempre si dice pronta ad affrontare il tema delle tariffe in una logica strutturale, tanto da aver avanzato diverse proposte di Piano economico finanziario capaci di tenere sotto controllo proprio l’incremento tariffario”.

Così in una nota diffusa in serata, Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25 che collegano l'abruzzo e il lazio, sulle iniziative per ridimensionare l'aumento dei pedaggi. 

“Proposte – continua la nota – che finora non hanno incontrato il favore del ministero. La concessionaria di A24 e A25, comunque, non è disposta ad accogliere soluzioni che scaricano di nuovo sulla società l’onere delle tariffe”. 

L'azienda sottolinea che “in attesa di conoscere ufficialmente l’orientamento emerso nell’incontro tra il ministro Delrio e i due presidenti delle regioni Lazio e Abruzzo, il concessionario ritiene opportuno ribadire la sua posizione soprattutto, alla luce delle notizie che stanno emergendo circa le determinazioni assunte nelle riunione di oggi”.

I SINDACI LAZIALI: ''BENE DELRIO, MALE CASAPOUND''

I sindaci, assicura Fiorenzo De Simone, primo cittadino di Vicovaro (Roma), sono “soddisfatti a metà. C'è stata grande attenzione da parte dei due presidenti di Regione e del ministro Delrio, ma la nostra mobilitazione andrà avanti finché le promesse fatte a questo tavolo non troveranno attuazione completa”.

Oltre all'impegno di Delrio a chiamare il gestore per chiedere la sopensione dei rincari, “abbiamo chiesto e ottenuto di poter chiudere nelle prossime settimane il nuovo piano di investimenti che riguardano l'asse autostradale, anche se ancora non abbiamo una cifra certa, parallelamente i sindaci si impegneranno per mettere in piedi delle agevolazioni per i pendolari a prescindere dalla sopensione o meno degli aumenti”.

“Abbiamo consegnato al ministro quasi 100 mila firme di cittadini che hanno scelto di opporsi a questa scelta di aumentare i pedaggi e non ha potuto far altro che prenderne atto”, ha rimarcato.

Critico, De Simone, sul blitz di Casapound: “Il nostro lavoro ci è stato riconosciuto a 360 gradi, grazie alla nostra mobilitazione siamo riusciti a farci ascoltare, anche se abbiamo rischiato di veder vanificato tutto il lavoro e l'impegno a causa della manifestazione di Casapound – la sua contestazione – che ha tentato di delegittimare e indebolire l'azione di tutti noi, quella stessa azione che si è rivelata la chiave giusta”.

Per Maria Iovannilli, assessore alla Viabilità del Comune di Tivoli, ci sarà “un nuovo incontro a breve giro con il ministro dei Trasporti, molti sindaci adesso si sono spostati a Mandela proprio per stilare un dovumento, una piattaforma che riepiloghi tutte le nostre richieste e i problemi che i pendolari e i cittadini devono affrontare sul fronte dei pedaggi autostradali”.

“Noi non ci fermiamo, vogliamo vedere come procederà in futuro Delrio, la risposta delle Regioni e del governo ci fanno ben sperare, c'è stato l'impegno di tutti, ma l'attenzione resta, presto si dovranno tirare le somme”, ha concluso l'amministratrice.

D'ALFONSO E ZINGARETTI: STRADA DEI PARCHI BLOCCHI LA STANGATA

Alla luce delle “novità importanti” comunicate dal ministro Graziano Delrio “ora chiediamo al gestore di sospendere gli aumenti”.

Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al termine dell'incontro sulla questione degli aumenti dei pedaggi sull'A24-A25.

Anche il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, si è unito alla richiesta: “Chiederemo la sospensione degli aumenti per far si che ci sia una trattativa. Questa è una autostrada che si regge solo sui pendolari”.





“Rispetto agli appelli di sindaci e cittadini abbiamo messo in campo una proposta di soluzione credibile – ha aggiunto Zingaretti – che va incontro alle esigenze dei pendolari e aiuta anche il gestore nella sicurezza della infrastruttura”.

RAMADORI (STRADA DEI PARCHI): ''DISPONIBILI ALLE AGEVOLAZIONI''

“Siamo stati i primi a preoccuparci per i pendolari e a introdurre apposite soluzioni e siamo naturalmente favorevoli a un confronto sulla continuità territoriale che possa prevedere agevolazioni”.

È quanto annunciato da Cesare Ramadori, amministratore delegato di Strada dei Parchi spa, società del gruppo Toto che gestisce fino al 2030 le autostrade A24 e A25, nel corso della trasmissione Mi mamda Rai Tre di stamani che ha affrontato il caro pedaggi del 13% imposto dalla società sulle due tratte.

Ramadori ha fatto un appello alle istituzioni, qualche ora prima del vertice pomeridiano che ha avuto come risultanza la richiesta del ministro dei Trasporti Graziano Delrio di sospendere la stangata.

“È importante che i cittadini sappiano che, sul caso dell'aumento del 12,89% dei pedaggi delle autostrade A24 e A25, noi non abbiamo responsabilità alcuna – si è giustificato – Se il ministero avesse approvato il nuovo piano finanziario non sarebbe arrivato un tale aumento. Non è questo il tempo delle polemiche, però”.

“Facciamo un appello a tutte le istituzioni coinvolte, ai Comuni abruzzesi, ai presidenti delle Regioni Lazio e Abruzzo, al ministero: sediamoci subito attorno a un tavolo e troviamo una soluzione per non causare pesanti ripercussioni in un territorio già martoriato dal terremoto”, ha aggiunto.

Strada dei Parchi non era presente al vertice al ministero, ma verrà convocata a breve da Delrio secondo quanto annunciato.

“Le nostre autostrade non sono paragonabili ad altre: si snodano in un territorio di montagna, a rischio sismico – ha concluso – Con un traffico elevato ma molto inferiore a quello di altre tratte e con notevoli costi manutentivi”.

L’EQUIVOCO CON CASAPOUND

Paradossalmente, la partecipazione all’incontro dei primi cittadini è rischiata di saltare per via di un blitz dei militanti dell’associazione di estrema destra Casapound proprio a loro sostegno.

A raccontare dell’imprevisto ad AbruzzoWeb è stato il sindaco di Aielli (L’Aquila), Enzo Di Natale.

“Siamo a Roma, ma ancora non sappiamo se verremo ricevuti, perché ci sono attimi ci concitazione, dovuti all’arrivo di un gruppo di Casapound”, ha  detto prima che la situazione si sbloccasse.

Alla fine sono stati ammessi a salire sei amministratori, tre laziali e tre abruzzesi (Aielli, Carsoli e L’Aquila).

Tra i più attivi anche il vice sindaco del capoluogo, Guido Liris, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Presenti anche i consiglieri regionali Camillo D’Alessandro, Maurizio Di Nicola e Pierpaolo Pietrucci, il sindaco di Celano, Settimio Santilli, l’assessore di Avezzano Felicia Mazzocchi.

Assenti i due sindaci dell’Aquila e Avezzano, Pierluigi Biondi e Gabriele De Angelis, che nei giorni scorsi in una nota hanno evidenziato la necessità di cercare il dialogo con la concessionaria.

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