”SCHIAFFI E PAROLACCE” IN CLASSE: PROF SI DIFENDE, ”MAI ALZATO LE MANI”

9 Giugno 2019 19:47

Teramo - Cronaca

TERAMO – Non si è sottratto all'esame dell'imputato Cosimo Di Michele, 63 anni, l'insegnante di educazione tecnica di una scuola secondaria di primo grado della Val Vibrata, attualmente in servizio, accusato di aver commesso gesti violenti nei confronti di alcuni suoi alunni e di aver detto parolacce in classe.

“Insegno da circa 14 anni nella scuola media e l'ho sempre fatto con la porta aperta”, ha spiegato.





Il suo racconto di quegli episodi, che per l'accusa sarebbero presunti abusi di mezzi di correzione, ricostruiscono una dinamica quotidiana che racconta una scuola fatta di classi con alunni “vivaci, ma davvero vivaci”, da tenere a bada, come racconta il quotidiano Il Messaggero.

Ragazzi che disturbano le lezioni e che, a sentire l'insegnante, verrebbe voglia di cacciarli fuori uno dopo l'altro.

Di Michele si presenta come un professore calmo e pacato. Parla sì, di quelle contestazioni che gli vengono mosse, ma poi dice: “All'ennesima volta che stava disturbando, l'ho portato fuori, accompagnandolo col braccio”. C'è un ragazzino cinese, che all'epoca non parlava italiano, che ha riferito di aver ricevuto uno schiaffo. Per il professore avrebbe mal interpretato. “Quel giorno il ragazzino era riuscito per la prima volta a parlare un po' in italiano grazie a una compagna che gli aveva fatto da interprete, glielo avevo chiesto io. Si trovava alla cattedra. Per congratularmi con lui, gli diedi una pacca sulla spalla”.





Ma di episodi contestati ce ne sono altri, senza nessuna parte civile a processo. Ed è quindi in aula che il pm gli domanda se non sia stato lui, forse, ad avere una percezione diversa proprio di quegli episodi che si sono verificati in classe.

A difenderlo l'assistente educativa che passava con lui due ore a settimana: “Mai sentito dire parolacce o visto picchiare i bambini”. E ancora altre le testimonianze raccolte da Il Messaggero, come quella di un altro docente della stessa scuola che ha confermato che Di Michele “faceva sempre lezione con la porta aperta”.

“È un ottimo docente ha riferito il papà di un ragazzino che frequentava la classe insieme al bambino cinese – Mio figlio mi ha confermato che non è mai successo niente. Quell'anno lui ha avuto un blocco e solo grazie al suo professore di educazione tecnica è riuscito a superarlo perché è un bravo docente”.

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